E dopo programmi e prenotazioni, libri letti e informazioni
acquisite, tabelle di marcia e i soliti incarichi sapientemente dispensati (per
annaffiare le piante, dare un’occhiata a casetta ogni tanto e controllarci
gentilmente lo stato dei voli per il
ritorno), ecco che arriva il momento tanto atteso della preparazione dei
bagagli!!
Quello che fa vibrare di eccitazione, sussultare di
friccichio adrenalinico, saltellare dall’ansia e si condensa, lì per lì, in una
voglia unica e sovrana: scappare via solo con il bancomat, i biglietti aerei e
il passaporto.
Niente altro.
Uniformarsi allo spirito pragmatico ed estremamente spartano
dell’amato bene e lasciare tutto a casa, non portarsi dietro manco un cambio.
Che preparare i bagagli mica è affare così semplice.
Genera ansia (oddio e
se mi scordo qualcosa?- senza volersi convincere che a parte soldi e
documenti niente è fondamentale….ma il lucidalabbra sì!); pone quesiti amletici
e di importanza vitale (mi porto solo una
felpa pesante…o due?); fa riemergere paure ataviche (basterà una sola scatola di paracetamolo 1000 o meglio che rovesci
direttamente nel trolley l’armadietto dei medicinali?); scatena crisi di
coppia ( Amò, considerando che hai le birken
e che useremo perlopiù scarpe da trekking, cinque paia di infradito non ti
sembrano eccessive?!).
E tra scarta questo e scarta quell’altro, in casi simili
meglio allora procedere per esclusione prendendo coscienza prima di tutto di
Quello che tocca per
forza lasciare a casa
- il rossetto rosso Marilyn
- i sandali con la zeppa
- lo smalto tangerine
- il vestitino prendisole, amico di tutta l’estate
- il coprispalle bianco di filo di scozia, tanto caruccio
- il profumo
- il balsamo ai fiori di ciliegio
- la crema doposole al cocco
- la maschera all’argilla
- la tracollina di perline
- anelli, braccialetti, orecchini, tutti i fili di collane e
catene
(Alcune)Cose da
portarsi dietro:
- Una felpa pesante (a 1800 metri di altitudine
la temperatura potrebbe essere bassina) e qualche top (per i 30 e passa gradi
del Kruger durante il giorno)
- Un K-Way (per la pioggia, per il vento ….e per il freddo)
- Marsupio a scomparsa dove nascondere soldi e documenti
- Marsupio normale dove tenere pochi spicci (e le caramelle,
gli occhiali da sole, i fazzoletti, il cellulare brutto, le gomme, il gel
lavamani, le salviettine rinfrescanti, il taccuino, la penna………….)
- Scarpe da trekking
- Infradito (almeno un paio!) per quando è possibile e soprattutto
per la doccia
- Tutto l’armamentario per le zanzare (compresi scafandro e
tuta ignifuga)
- La scorta di medicinali (a prova di cani poliziotto della
dogana)
- La fida Columbus card della Telecom, compagna di ogni
viaggio, per chiamare anche dai telefoni pubblici (casomai se ne trovino) e
risparmiare così un sacco di soldi
- I codici della succitata columbus card per chiamare da lì
(perché è capitato pure di partire con la carta ma senza codici, diversi per
ogni paese, da cercarsi e appuntarsi preventivamente in autonomia…)
- Torcia elettrica per poter andare in bagno di notte
(casomai cogliesse l’uzzo e soprattutto l’animo) visto che nella maggioranza
dei casi è ubicato in un non meglio
specificato luogo “a cielo aperto”.
- Binocolo
- Un pareo multitasking da usare per le occasioni più
disparate: metterselo intorno al collo se fa troppo freddo, stendere sulle brande nel caso di
sistemazioni particolarmente disagiate, coprire bagagli visibili in macchina,
legarlo a quattro paletti e usarlo come parasole di giorno.
- Presa multipla per ricaricare dispositivi vari ogni volta
che incontreremo dispensatori di energia elettrica (e creare così estemporanei
alberi di natale di fili e trasformatori).
- Ovviamente moka, fornelletto elettrico e caffè.
- Zaino di emergenza (come bagaglio a mano) completo di
almeno 1 cambio (e lenti a contatto sufficienti) qualora si smarrissero le
valigie
- Un libro
- Un taccuino e una penna
- Gli occhiali da sole e da vista
- la chiavetta con una selezione di musiche da ascoltare
negli spostamenti in macchina
….Questa la mia valigia (in piccola parte).
Valigia dell’amato bene: mutande/calzini/bermuda/felpa con
cappuccio. STOP.
Cose da comprare in
loco:
- Sim card locale per evitare salassi nel caso si volesse
usare anche il cellulare.
- Nuovo adattatore universale di corrente (che quello che
già abbiamo, con solo 12 attacchi
diversi, lì non va bene…)
- Scorta di bottiglie di acqua (e biscotti, tonno, legumi…)
da caricare in macchina all’arrivo.
- Pass per i parchi
…questa la mia piccola lista.
Lista dell’amato bene: pieno di benzina per la macchina.
STOP.
Se all’aeroporto doveste incrociare una coppia composta da
un Lui con uno zainetto leggerissimo sulle spalle che si trascina dietro una
lei arrancante sotto il peso di un trolley ricolmo, più uno zaino, più una
tracolla giusto per le cosette da tenere a portata di mano, non abbiate dubbi:
quelli siamo noi!
@@@@@@@@@@@@
Non si può dire che quest’estate non abbia fatto il pieno di
verdure di stagione. E che non abbia usato il forno.
Probabilmente quest’ultimo ha lavorato più nell’ultimo mese
che in tutto l’inverno…ma queste, gratinate, profumate di basilico, morbide di
succo di pomodoro, sono in assoluto le mie melanzane preferite.
Certo da buttare in forno, ma ne vale proprio al pena. Le
dosi sono a occhio, secondo gusti e ospiti a tavola.
Ingredienti
Melanzane lunghe viola (preferibilmente piccole)
Pomodori rossi a grappolo
Pangrattato (meglio se ricavato da pane raffermo fatto
abbrustolire e poi tritato)
Una generosissima manciata di foglie di basilico
1 spicchio d’aglio
Olio extravergine d’oliva
Acqua
Sale
Peperoncino
Procedimento
Lavare e asciugare le melanzane, eliminare il picciolo e
tagliarle a metà nel senso della lunghezza. Praticare sulla loro superficie dei
tagli trasversali e salarle leggermente.
Mettere il pangrattato in una ciotola e condirlo con il
basilico, i pomodori tritati con tutto il loro succo, sale, peperoncino, un po’
di olio, mescolando molto bene per amalgamare il tutto. Bagnare quindi il
composto con un po’ d’acqua per inumidirlo bene senza doverlo appesantire
troppo di olio.
Aggiungere lo spicchio d’aglio tagliato a metà e mescolare
con le mani lasciandolo un po’ lì a insaporire il tutto prima di eliminarlo (a
chi piace può tritarlo e aggiungerlo direttamente al composto)
Disporre su ogni melanzana un bel pugno di condimento
premendo un po’ per farlo aderire. Sistemare le melanzane in una teglia antiaderente leggermente oliata,
quindi infornare a 180° per circa ½ ora- 40
minuti, gli ultimi 5 in
funzione grill.
ahaha i tuoi post mi fanno semrpe morire dal ridere.. cerco di immaginarti nel momento in cui avvengono le cose che scrivi.. ed è tutto così divertente! ahaha sei na forza!!! Buone le melanzane invece.. Riccardo non le mangia.. io soffro.. grrrrr smack e buona settimana
RispondiEliminala prossima volta vieni da me allora che le mangiamo insieme!!!
EliminaGrazie bella, tanti baci a presto!
Ahahaha quanto mi hai fatto sorridere con questo post! Anche per me preparare la valigia è una cosa bella/brutta. Bella perchè significa che sto per andare finalmente via e poi in tutta sincerità mi piace fare la lista e sistemare per benino le mie cose. Brutta perchè inizio a ficcare in valigia cose che non utilizzo nemmeno quando sono a casa e che non ho idea di come potrebbero servirmi in viaggio e che in quel momento mi sembrano indispensabili (santo cielo, che mente malata) e perchè ho sempre paura di aver dimenticato qualcosa. Dimmi come dovrei fare se svuoto tutta la casa!! Ti auguro buon viaggio, poi voglio vedere le foto :) A proposito, complimenti anche per queste melanzane, mi piacciono un sacco in questo modo!
RispondiEliminahttp://ledeliziedelmulino.blogspot.it/
Brava è esattamente questa la stranezza su cui mi interrogo prue io (quindi le menti malate qui sono almeno due!): perchè ficcare in valigia cose che non uso mai nemmeno a casa?!
EliminaGrazie, ti abbraccio forte, ci rileggiamo al ritorno!
sai una cosa io preparo la mia roba...e maritozzo fa le valigie perchè lui sempre detto che nessuno sa farle come lui.... e siccome io le faccio meglio ma mi scoccia, gli ho detto ormai da oltre 40 che ha ragione ehehehehehehe.
RispondiEliminaOra in roulotte/caravan ci penso io altrimenti come stiva lui non porto via niente rischio la nudità ahahahaha
Buona questa ricetta segnata buona settimana ciaoo
Il mio invece è convinto di saper fare la valigia in 5 minuti, infatti aspetta proprio l'ultimo momento per riempirla...e infatti lo trovo che a notte fonda è ancora lì a decidere cosa mettere e cosa lasciare. perchè è vero che fa bagagli leggeri, ma è vero anche che poi le cose da portarsi vanno sistemate in qualche modo e distribuite tra bagaglio a mano e bagaglio da stiva..tenendo conto dei liquidi...degli oggetti delicati come macchina fotografica e obiettivi...insomma, per foprtuna che ognuno qua si fa le proprie valigie, in completa autonomia (più o meno...perchè io la mia la preparo almeno due giorni prima visto che poi per la sua tocca indire una tavola rotonda per decidere QUANTE magliette portare; COME piegarle per occupare meno posto; QUALI scegliere............)
EliminaTanti bacioni Edvige, buona settimana a te!!
ahahahahaah......quanto mi fai ridere!!!!
RispondiEliminaSiete già partiti????
Ad ogni modo buon super viaggio bellezza mia.
p.s. Mi piace il tocco glamour per i 40+1!!!
..L'uno in più andava sdrammatizzato in qualche modo, che già quel 4 davanti è irritante!!
EliminaAncora a casetta: partiamo domani!
Grazie fede bella, bacioni enormi a te e al piccoletto dolce.
sono emozionata per te!!!! sarà un viaggio bellissimo!!!!!!!
RispondiEliminae mentre mi diverto ad immaginare i vostri differenti bagagli :))))) ( solo tu sai raccontare così bene!!!!)
vi auguro buon viaggio!!!!!!
p.s. ora in aeroporto mi troverò spesso a ridere da sola...pensando a te e ai vostri bagagli ;)
Grazie chiaretta mia, abbracci stritolosi!!!!
EliminaChe emozione ...ma quando torni? ah il lucidalabbra è fondamentale ....vorrai mica farti vedere dai leoni sciatta e senza un filo di trucco?
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