La scelta di Colonia è avvenuta per mere ragioni di prezzo:
a fine settembre, cercando un volo per capodanno, abbiamo puntato il dito sul
più economico e prenotato senza pensarci.
E a tutti quelli che ci chiedevano “dove andate a capodanno?”
toccava ripetere almeno due volte la destinazione e rispondere all’immancabile
domanda “’ndo sta?”, con la variante meno diffusa: che c’annate a fa’?”
Di certo non è una delle mete più gettonate e sarà stata
probabilmente l’assenza di aspettative a farcela apprezzare tanto.
Un duomo imponente
(la cattedrale gotica più grande della
Germania, patrimonio mondiale dell’umanità) che svetta su tutto il panorama (e
ospita al suo interno le reliquie dei Re Magi); un centro storico (situato
sulla riva sinistra del fiume) accogliente e grazioso riservato ai soli pedoni
in cui è un vero piacere passeggiare ammirando le (tante) vetrine
o infilandosi
in uno degli innumerevoli centri commerciali;
sfilze di importanti musei; ben 4
mercatini di Natale di cui uno dedicato al mondo delle fiabe e aperto fino
all’Epifania;
dodici chiese romaniche le cui campane suonano all’unisono in un
concerto che suscita perplessità all’inizio, ma finisce ben presto per coinvolgere
e travolgere del tutto; il Reno a dividere in due la città e determinarne la
fisionomia e il fascino.
Colonia ci ha conquistati subito, a cominciare da quella
cattedrale imponente la cui facciata si staglia contro l’immensa vetrata della
stazione centrale.
È il biglietto da visita della città ed è la prima cosa che
si vede uscendo dai binari e poi da ogni altro punto, come un faro che riporta
sempre al centro.
Case strette e colorate addossate le une alle altre
e chiese
che svettano al di sopra dei loro tetti.
Una miriade di antiche fontane e quartieri dall’atmosfera
calda e rilassante, tra librerie, gallerie d’arte, caffè storici, irresistibili
pasticcerie dalle mille tentazioni.
È nel mercato tuttavia che si fa proprio fatica a resistere
alle tentazioni,
difatti senza nemmeno porci il problema, abbiamo direttamente
assaggiato tutto, pranzando e cenando lì durante tutti e 4 i giorni di
permanenza.
Dai bracieri con infinita scelta di wurstel (ma il nostro
preferito rimane il Bratwurst, bianco alle erbe), alle tazze di Gluhwein (in
ceramica, il cui deposito verrà restituito al termine delle bevute…); dai
dolcetti di pan di zenzero al pane cotto nel forno a legna e ripieno di
formaggio fuso;
dalle frittelle di patate e cipolle accompagnate da salsa di
mele,
ai waffel ricoperti di panna e topping a piacere, passando per cartocci
di chips fritte e mangiate così: ustionanti e col sale che corrode le labbra.
Ogni bancarella in legno ha il suo piccolo patrimonio
gastronomico da offrire,
servito da personaggi in costume che fanno da
contraltare a musicanti e giocolieri che passano tra la folla, ruotante attorno
alla pista di pattinaggio sul ghiaccio, dispensando saluti e sorrisi.
Ma è su un dolce tipico che abbiamo concentrato tutta la
nostra attenzione, prendendolo praticamente ogni giorno e ogni giorno sempre e
solo ricoperto di zucchero, senza altri orpelli tipo cocco o cacao, ma
concedendo una piccola deroga solo l’ultima sera con la variante alle nocciole.
Lo stesso dolce che avevamo assaggiato a Praga
innamorandocene all’istante e non dimenticandolo più, solo che lì si chiamava Trdlo (senza vocali da poter comprare
per pronunciarne il nome...) e qua Baumstriezel,
ma l’aroma inconfondibile di zucchero, cannella e vin brulè è lo stesso di
entrambi.
Strisce di pasta lievitata vengono avvolte su un cilindro di legno
che è messo poi a girare sul fuoco per cuocere lentamente facendo caramellare
lo zucchero che lo ricopre e formando così una golosa crosticina croccante.
Il modo per smaltire tanta goduria è fare da parte a parte
la riva destra e quella sinistra del Reno, passando e ripassando pure sul bel
ponte che le collega e sul quale ritroviamo tracce del nostrano Ponte Milvio.
Tracce lontane però, perché mentre a Roma a un certo punto i
lucchetti hanno dovuto rimuoverli dal momento che il peso di tutto quel ferro
affastellato rischiava di minare la stabilità della struttura, sul ponte
tedesco i lucchetti sono disposti ordinatamente in fila e quasi suddivisi per
colore
o fantasia.
Si fatica a mettere a fuoco all’inizio: sembrano pannelli
colorati, quadri dipinti; si è portati a credere poi che si tratti solo dei
primi 20 metri ,
mentre in realtà i riquadri di lucchetti ordinatamente disposti in file
parallele, prosegue lungo tutto il percorso del ponte, dall’inizio alla fine,
regalando un colpo d’occhio davvero originale e molto bello.
E per andare sul pratico:
Si vola Ryanair, si arriva all’aeroporto di Colonia-Bonn,
da dove ogni mezzora partono treni che in 15 minuti portano in centro città (Hauptbanhof).
da dove ogni mezzora partono treni che in 15 minuti portano in centro città (Hauptbanhof).
2.80€ la corsa, inutile fare cenno alla puntualità…
Un albergo carino, pulitissimo, funzionale, situato proprio
al centro, a due passi dalla stazione e dal duomo:
Hotel Cristall, Ursulaplatz 9: 50 euro a notte la doppia,
compresa la notte di capodanno con colazione pantagruelica inclusa.
Una delle poche mete tedesche che mi mancano: adoro la Germania, amo i tedeschi con il loro senso civico e la loro rilassatezza, mi piace la sonorità della lingua e la parlo tanto volentieri. Anche Questa entrerà nella mia lista dei posti da visitare, ne sono certa... grazie per questo bel reportage!
RispondiEliminaUn bacio :)
Io mi ci sto riconciliando piano piano, con la germania e con i tedesci, dopo averci vissuto per tanti anni. ma devo dire che sempre di più scopro di amare e agognare a quel senso civico e quella rilassatezza di cui parli anche tu...grazie a te, tanti baci e buon anno!
EliminaA me sembra sia stato proprio un bel viaggetto! Sono molto colpita dalle tue foto! Bellissime! Proprio un bell'inizio d'anno! a proposito buon anno!
RispondiEliminaGrazie marina!! In effetti sì lo è stato e ci voleva proprio!!
EliminaBuon anno a te, che sia splendido!
Il dolce Baumstriezel si chiama in realtà Kurtőskalács ed è il dolce più antico dell'Ungheria. Viene di solito sempre ai mercatini e se hanno lo stand piccolo usano il fornetto elettrico altrimenti viene cotto sulla brace. Se ti interessa lo trovi sul mio blog sotto il nome ungherese.
RispondiEliminaBelle le foto buone le fritelle di patate maritozzo ne va matto e quando siamo in Austria ne fa delle scorpacciate. Esistono anche surgelate già pronte le trovo anche a Trieste presso la Lidl e non solo. Alle volte le faccio io... Belle le foto di Colonia. Un abbraccio e buona giornata.
Sapevo che proprio tu avresti potuto darmi informazioni più precisesu questo fantastico dolce, edvige!! Ho scoperto che è di origine ungherese proprio l'altro giorno, volendone sapere di più, ma pensa che a budapest invece, pur essendoci stata sotto natale non l'ho proprio visto.
EliminaStranamente mi è sfuggito!! ma per fortuna ho recuperato bene scovandolo sia a praga sia in germania,. pur con nomi diversi.
Vengo subito a sbirciare nel tuo blog, grazie!!!
Ma davvero le frittelle di patate si trovano surgelate alla lidl? devo vedere se le vendono anche qua: troppo buone, anche se lì la frittura lasciava un p' a desiderare, erano molto untuose. mi è piaciuto tanto invece l'accostamento con la salsa di mele. ma scusa se le fai in casa magari avrai anche pubblicato la ricetta...vengo a vedere anche questo!!
Tanti baci cara edvige, e grazie sempre di tutte le dritte e i consigli!<3
Ecco, ho visto. ammazza avevi fatto un post lunghissimo su quel dolce, ma evidentemente me lo ero perso!! Ho letto che è chiamato anche "manicotto di boemia" e in effetti oltre che a un camino, assomiglia anche a un caldo manicotto in cui mettere a scaldare le mani!
EliminaMi piacerebbe provare a farloa casa...devo studiarmi bene tutti i linik ai vari video e blog che hai aggiunto: fantastica, grazie!!!
Una meta a me sconosciuta.. ma una città da visitare senz'altro!!!!! con i mercatini di Natale.. cattedrale... la robetta buona da mangiare.. e quell'effetto sul ponte dato dai lucchetti colorati.. Piacerebbe davvero anche a me.. Un abbraccio e grazie per questo viaggio virtuale.. Ancora buon 2015!!!!!
RispondiEliminaCiao claudietta!!!! Grazie, allora spero che tu possa realizzare presto il desiderio di andarci: un augurio per il 2015, insieme a quello che si avverino tutti gli altri tuoi sogni, lavoro in primis (come ti capisco!!).
EliminaTanti baci e buon anno a te!!!<3
Nelle mete sconosciute sono i viaggi migliori!!!!!
RispondiEliminaBelle foto.
Kiss bellezza
Ben detto!!!!
EliminaGrazie bellezza, baci a te!!!
davvero una bellissima città !!!! e complimenti per le foto....un abbraccio....
RispondiEliminaGrazie mammalorita, bacioni!
Eliminacredo che viaggiare sia la cosa più bella che ci sia per tutte le cose che con un viaggio puoi conoscere, scoprire, vedere...io e mio marito adoriamo viaggiare anche se negli ultimi 7 anni abbiamo dovuo rallentare un po' causa figli. e credo anche che il posto che si sceglie non debba essere per forza una meta inflazionatissima. per me meno è turistica meglio è.credo che ogni posto per quanto poco conosciuto abbia emozioni da regalare! p.s.io sogno attraverso questi post e comincio a fantasticare sulle prossime vacanze quando l'ultimo arrivato avrà un paio d'anni circa. baci Angela
RispondiEliminaBeh rallentare per i figli mi sembra un'ottima ragione, che non impedisce infatti di sognare e progettare per quando i tuoi bimbi saranno abbastanza grandi da poter azzardare un viaggetto.
EliminaPoi al germania per viaggiare con bambini al seguito è così attrezzata che facilita moltissimo le cose.
anche io preferisco di norma mete poco inflazionate, piccoli angoli ugualmente belli ma magari a torto poco conosciuti.
Angela grazie di essere passata, buona giornata e baci grandi a te e ai tuoi cuccioli!
io ci ero stata nel 2005 per la Giornata mondiale della Gioventù e ne ho un bellissimo ricordo....
RispondiEliminaperò 10 anni fa non c'erano i lucchetti sul ponte ;P
Davvero? ah ma allora sono relativamente recenti! in effetti non sono stata a guardare le date...ti tocca tornarci per vederli dunque!
Eliminabacioni fede!!
Sembra bellissima e molto natalizia! quel dolce lo divoravo in Romania, lo adoro!
RispondiEliminaIn Romania, ma pensa! e chissà come si chiamava lì!!!
EliminaMi sembra di capire infatti che sia un dolce diffuso un po' in tutto il nord europa.
Tanti baci nadia e buona nuova vita in Perù!!
ti sei fatta dare la ricetta vero? mi hai stuzzicato le papille. Un bacione bella mia.
RispondiEliminaEh purtroppo no, ma ci ha pensato edvige qua sopra ad erudirmi.Forse non è impossibile da fare a casa...un po' complesso magari, ma proverò!!
Elimina(poi ti faccio un fischio per venirtelo a mangiare insieme!!)
baci tanti<3<3<3
ed eccomi :)
RispondiEliminaci ho messo un po' ma ce l'ho fatta a leggermi i tuoi bellissimi posts di viaggio
volevo gustarmeli con calma, per non perdere nessun prezioso dettaglio che ogni volta ci regali
anche io nel periodo natalizio ho girato un po' per la germania e quelle frittelle di patate (ho aggiunto salsa di yogurt/formaggio e aneto) mi hanno letteralmente conquistato!!! che buoneeeee!! la prossima volta le proverò con la salsa di mele magari ripercorrendo i tuoi passi :)
grazie per tutte le info e per le foto splendide!!!
tantissimi baciiiiiii
bella mia!!!!!! quanto mi mancano i tuoi, di post invece! ma ti capisco. si va sempre non di corsa, di più! e non c'è mai tempo di fare tutto quello che si vorrebbe. poi ti dirò: a volte nemmeno si ha tanta voglia di stare dietro al blog.
EliminaMa davvero sei stata anche tu in Germania??!! che bello!!
Grazie chiaretta mia, ti mando una caterva di baci stracolmi di affetto<3<3<3