È stato amore a prima vista.
Totale e incondizionato.
Adorazione sfrenata, desiderio impellente di provare.
Una serie di magici divieti ad alimentare il sacro fuoco
della passione:
non impastare
non usare quelle robe complicate e necessitanti di cure
continue come il lievito madre, nel mio caso peraltro, già opportunamente accoppato a suo tempo.
Non guardarlo.
Non considerarlo.
In pratica: dimenticarsene proprio.
Buttare tutti gli ingredienti in una ciotolona, amalgamare
appena con una forchetta, giusto per non fargli fare proprio tutto da solo, poi
coprire e lasciare lì dedicandosi a tutt’altro.
Uscire, fare bricolage, potare la siepe, passarsi lo smalto
sulle unghie, leggere un libro, scrivere poemi.
Tutto: fuorché pensare al pane.
E pure quando risalterà in mente di avere, per l’appunto, un
pane da cuocere e si tratterà di trasbordarlo dalla ciotola al forno, ma non se
ne avrà voglia alcuna, mettersi tranquilli, che tanto non ci sarà bisogno di sbattersi
a impastare e creare forme.
Basterà rovesciare tutto su un piano, tagliare approssimativamente
e senza troppi riguardi il composto in vari pezzi, quindi schiaffare i futuri
panini direttamente in teglia.
Unico sforzo cospicuo (ma assolutamente facoltativo, seppur
vivamente consigliato, a posteriori): far scendere sui miserelli una pioggia di
semini a scelta.
Fine della storia.
Fatica pari a zero, livello di impegno bassissimo, risultato
fantastico.
Ed esce questo pane buonissimo.
Morbido, fragrante, con una crosticina deliziosa e quei semini
meravigliosi a completare il tutto.
Il massimo per una come me che già all’idea di rinfrescare,
pensare a come impiegare l’esubero, predisporre, impastare, sperare, pregare a
mani giunte, abbandona in partenza e ripiega sulle gallette di riso.
Frettolosa, impaziente, curiosa da morire.
Lui autonomo, indipendente, pieno di iniziativa e prodigo di
sorprese.
Io e questo pane velocissimo siamo fatti proprio l’uno per
l’altra.
E se per caso poi curiose lo foste anche voi, provate ad
assaggiare i panini appena tirati fuori dal forno….
Grazie Stefania, grata a vita!
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Ho provato la versione con il grano khorasan per la mia
dieta che vieta il frumento. Con qualche perplessità all’inizio, perché non
sapevo che resa avrebbe avuto.
A posteriori posso dire che:
- il composto iniziale non raddoppia di volume, ma cresce
solo un po’. Non so se questo dipende dal tipo di farina o dalla giornata
particolarmente umida e fresca.
- Per vederlo aumentato non è stata sufficiente un’ora e
mezza ma ce ne sono volute 3.
- nel mio forno per la cottura sono bastati 20 minuti
scarsi, ma come spiega Stefania, questo dipende dalla grandezza dei pezzi.
- i panini si conservano molto bene anche per il giorno
successivo se chiusi bene in un sacchetto di carta.
Qua la ricetta originale, che riporto di seguito per
comodità con le mie piccole variazioni.
Ingredienti (per circa 8 panini)
500 gr di farina di Kamut
375 ml di acqua
2 cucchiaini rasi di lievito di birra disidratato
2 cucchiaini rasi di sale
2 cucchiaini rasi di sale
1 cucchiaino di miele
1 manciata di semi di lino
Procedimento
Mettere farina, lievito, sale e miele in una ciotola e a mano a mano aggiungere l'acqua mescolando con una forchetta per amalgamare, ma senza impastare.
Coprire la ciotola con pellicola e lasciare riposare finché non raddoppia di volume (o comunque cresce almeno un po').
Ci vorranno almeno un paio d'ore.
Trascorso questo tempo, predisporre un foglio di carta forno cosparso di farina e rovesciarvi sopra il composto cercando di non sgonfiarlo troppo.
Tagliarlo sommariamente in 8 pezzi (io ho staccato direttamente con le mani senza nemmeno utilizzare il coltello e sempre SENZA IMPASTARE, adagiare ciascun pezzo su una teglia ricoperta di carta forno.
Completare ogni panino con una manciata di semi di lino e infornare a 230° in forno preriscaldato per circa 20-30 minuti, secondo il forno.
Mi hai fatto morire dal ridere, specie con la storia dell'estrema fatica di spolverizzarli con i semini :D
RispondiEliminaA vita addirittura???? grazie a te, piuttosto, sono splendidi!
Soddisfazione!! A vita, a vita!
EliminaMa io ti adooooorooooooooo....mi sono rivista un sacco nella tua descrizione....ti dico solo che la prima e ultima volta che ho provato a fare la pizza col lievito madre alla terza ora di lavorazione è finito dritto nella spazzatura e ho finito per rivalutare le 10 € per andarla a comprare bella e pronta hihihihi. Cmq complimenti proverò subitissimo.
RispondiEliminaAllora questo è proprio il pane che fa per te: provalo e ci sapremo ridire!! Un bacione grazie della visita!
EliminaUn pane strafurbissimo.. veloce.. senza impasto.. senza fatica (o forse si.. l'aggiunta dei semini è stato uno sforzo assurdo!!!! ahahaha).. ma ottimo!!!! smack e buon lunedì :-)
RispondiEliminaAhma menomnale che tanto i semi sono facoltativi!!!
EliminaBacioni, buon fine settimana a te!
Direi che questo amore è molto contagioso :-) Mi sa che mi lascio trascinare..
RispondiEliminaVai consu!!! Provali!
EliminaBaci♥
questi scatti in primo piano hanno convinto anche me,oggi qui piove magari mi metto a panificare un po'..bacini e a presto :*
RispondiEliminaFammi sapere se ti sono piaciuti!! Bacini a te, buon we
EliminaConosco questi ghiotti panini... complimenti sono molto invitanti!!!!
RispondiEliminaConfermo speedy, sono eccezionali!! Grazie della visita, buon fine settimana
EliminaStefania è una certezza di quelle poche che si possono avere nella vita. Io la adoro e vedo che non sono la sola.
RispondiEliminaCiao cara, piacere di ritrovarti...se prima giravo poco e commentavo meno, adesso per nulla, anche se ho deciso di ripartire con il blog....dove sicuramente prima o poi metterò' anche io questi panini splendidi e starvelci, perdetti nella tua variante!
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