L’ho presa molto alla larga, che le novità spaventano sempre
un po’.
Innanzitutto con accordi sottobanco degni del miglior
truffatore di Caracas.
“Allora quante me ne
puoi dare, zì? Due dici? Ok, vada per due allora, ma che siano piccole, o
perlomeno non ottuagenarie”.
Poi, a lui, l’ho buttata lì così, con un’allusione velata
giorno per giorno, tipo goccia cinese, in modo che capisse e soprattutto prendesse
confidenza con l’idea poco per volta.
“Amore, quel tubo che
dal giardino va sulla strada è troppo largo: potrebbe passarci qualche animale”
“ ahhh come sarebbe
bello veder scalpicciare un piccolo animaletto su questo triste lastricato”
“ho letto che le
piante beneficiano di un animale di terra (uno a caso) che le concimi costantemente. Le
nostre aiuole ne avrebbero proprio bisogno”
Poi, quando sono state lì lì per arrivare, ho dovuto vuotare
il sacco e parlar chiaro.
Informarlo perlomeno.
“La famiglia si
allarga. Stanno per arrivare due belle tartarughe che d’ora in poi porteranno il tuo cognome e verranno sfamate, coccolate e accudite da noi due”
L’amato bene per poco non si trincia un dito mentre
sfoltisce tranquillo la siepe dalla cima del piolo più alto della scala (perché
sì, va scelto con cura anche il momento per annunci di questo tipo)
“come? …ma de che?”
bofonchia guardandomi di traverso ma ancora senza aver pienamente afferrato.
Ma non mi lascio intimorire, impensierire nè impietosire e proseguo tranquilla
illustrando postazione, organizzazione degli spazi e cose da fare.
“allora guarda, non so
quanto saranno grandi ma nel caso dovrai mettere una retina sotto il cancello
altrimenti scappano; poi un copri tubo per evitare che ci si infilino dentro e
ovviamente costruire una casetta di legno per quando andranno in letargo perché
loro sono abituate così. Pensavo di sistemarla lì sotto il limone, che ne pensi?”
Concetti chiari, definizione immediata dei ruoli, assegnazione dei compiti.
Seguono domande a raffica di poco conto.
(ma quando lo hai deciso? Ma chi te le darà? Ma quanto sono
grandi? E quanti anni hanno? E come faremo quando andremo fuori?)
Siccome ho pensato (più o meno) a tutto (e modestamente sono dotata di molta fantasia) evado ogni richiesta
e proseguo imperterrita.
Almeno sono maschio e
femmina? – si arrende finalmente lui
Beh penso proprio di
sì, che cavolo! – rispondo quasi scandalizzata, ma in effetti…non lo so
proprio.
Che poi a caval donato mica si guarda in bocca.
Lo atterro definitivamente calando l’asso:
Sai come pensavo di
chiamarle, infatti?
Pausa.
Sorpresa:
Francesco e Ilary!
Difatti si illumina, sorride felice e si acquieta,
accettando di buon grado il lieto evento voluto stabilito e organizzato dalla
sottoscritta.
E niente, poi arrivano le tartarughe.
Una grande e una più piccola.
Non così piccola comunque da poter passare sotto il cancello
o infilarsi dentro il tubo di scarico.
Ahh che carine. Beh, la femmina, Ilary, sarà quella più
piccola, no? - azzarda lui già intenerito.
No guarda: sono due
femmine – lo gela subito mia madre (che ha fatto da tramite e corriere con
consegna direttamente a casa), con il tatto e la delicatezza che le sono propri.
Dio mio, proprio Francesco no. Mo come famo? - Penso in una
frazione di secondo dopo la quale decido di seguire la terapia d’urto da lei
intrapresa e sfodero i due nomi cui io (in tutta la rosa delle possibilità presa
in esame) avevo pensato.
È il momento giusto.
Ora o mai più.
Dai che ci importa? Ma
sì, due femmine! E pensa mi sono già
venuti in mente due nomi.
Si chiameranno
Radegonda e Adalgisa!
Che mica solo la presenza delle tartarughe dovevo fargli
digerire.
Pure i nomi avevo pianificato.
Ma questo resti tra
noi.
@@@@@@@@@@
Momento di tregua alla mania di sfornar biscotti. Sempre per
produrre un dolce, eh? Che vi credete.
Sono anni che leggo di queste bacche di Goji e non le avevo
mai usate. Vitamine, antiossidanti, aminoacidi, sali minerali e molte altri virtù, ma andando al sodo: per il sapore assomigliano molto ai mirtilli rossi e vagamente all'uvetta. Ho trovato questa ricetta su un giornale e l’ho modificata un po’
secondo gusti ed esigenze, ma ho messo entrambe le versioni per chi magari
volesse cimentarsi nell’originale.
Ne viene fuori un plumcake sostanzioso, energetico e molto
buono. Perfetto per la colazione!
Ingredienti (per
uno stampo da 30 cm )
3 uova
250 gr di farina 00 di farro
250 gr di ricotta yogurt
bianco di soia
50 ml di olio di semi
35 gr di mirtilli rossi secchi
35 gr di bacche di goji
1 arancia bio
1 cucchiaino di miele
1 bustina di lievito per dolci
Un pizzico di sale
Procedimento
Innanzitutto mettere le bacche e i mirtilli in una ciotola e
irrorarli di succo di arancia per farli rinvenire (conservando la buccia
grattugiata che andrà aggiunta al dolce).
Sbattere le uova con lo zucchero e un pizzico di sale. Unire
l’olio, il miele e lo yogurt mescolando bene. aggiungere progressivamente la
farina setacciata con il lievito. Scolare le bacche e i mirtilli e incorporarli
all’impasto. Versare tutto nello stampo oliato e infarinato e cuocere a 180°
(preriscaldato) per circa 40-50 minuti, o fino a quando verrà superata la prova
stecchino.
arrivano da te 2 tartarughe che bello!! Io non potrei metterle nel mio giardino, mangerebbero tutta l'insalata che ho piantato nell'orto!! Le bacche di goji sono un ottimo multivitaminico naturale, utili anche per incrementare il sistema immunitario e dicono pure che sono consigliate nelle diete...quindi ottimo cake!! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaGrazie Silvia, io ne avevo tanto sentito parlare ma finora non le avevo mai usate. Devo dire che sono state una bella scoperta. Abbracci a te!!
EliminaMi trovi di parte.. sai che adoro le tartarughe.. sono ormai 3 anni che Rughetto è con noi!!!! che spettacolo..ma una fotina la riesci a pubblicare nel prossimo post? e dai.. dai!!!! Buonissimo invece il plumcake.. feci anche io anni fa una versione con le bacche di Goji... :-* da provare la tua versione.. smack
RispondiEliminaSicuramente metterò qualche foto nei prossimi post! Ho pensato proprio a te e a rughetto quando sono arrivate!!casomai ti chiederò qualche consiglio soprattutto in fatto di alimentazione. Tanti baci, buon we
EliminaMa allora conosci anche tu la mia super tecnica di informare i miei delle novità, mentre sono indaffarati in altre faccende! :-D Ahaha Luna, mi fai morire! Mi sembra proprio di immaginarvi mentre tu informi il tuo lui che la famiglia si sta per allargare con l'arrivo di due stupendi animaletti :-) che belle le tartarughe <3 sono tenerissime!
RispondiEliminaIl tuo plumcake è meraviglioso e super sano. Devi sapere che sono tra le fan delle bacche di goji, le mangio spesso, facendole reidratare nel latte di mandorla... buonissime! Un abbraccio cara!
Io non le avevo mai provate invece: erano una novità assoluta! Sì sì anche io uso la tua tecnica di scegliere i momenti più opportuni per fare annunci di una certa rilevanza ahahaha!!
EliminaAbbracci a te cara leti e buon fine settimana!!<3
Benvenute Radegonda e Adalgisa :-) Anche i miei genitori quando eravamo piccoli avevano preso due tartarughe di terra (e le hanno ancora) dovevano essere maschio e femmina ma dopo la terza primavera senza uova hanno iniziato ad insospettirsi..infatti sono due maschi O_O potremmo combinare l'incontro :-P Loro si chiamano Bonito e Piedino :-P i nomi li abbiamo dovuti modificare una volta appurato il disguido :-P
RispondiEliminaOttimo il tuo cake, mi trovo sempre in accordo con le tue scelte alimentari ^_^
E io con le tue mia cara Consu;-) pensa che noi il disguido maachio\ femmina lo abbiamo avuto con un cucciolo di cane tanto che la nostra cagnolina si è chiamata con un nome maschile per tutta la sua vita, Lorella! Ma diciamo che era una tipa originale e il suo nome alla fine le calzava a pennello!! Caspita t hai due maschi di tartarughe, allora sì, dovremmo proprio combinare l incontro!!
EliminaGrazie cxonsu bacioni buon we
Che bello ....due tartarughe che girano per il giardino...
RispondiEliminaIl dolce poi mi incuriosisce un sacco visto che si parla tanto di queste bacche e quindi benvenga questa ricettina salutare.
Brava.
ciao Katia
Anche io ero proprio curiosa di assaggiare finalmente queste famigerate bacche di goji! Per le tartarughe mi piace proprio vederle gironzolare e poi sono buffe e tenere, mi fanno proprio ridere: starei ore a guardarle! Grazie baciotti buon fine settimana
EliminaNe sapete una più del diavolo! :-D anche se alla fine faccio un po' così anche io quando voglio fortemente qualcosa. E secondo me, se gli avessi offerto anche una fetta di questo plumcake, avrebbe ceduto prima e più volentieri :-) E Francesco ed Ilary anche sarebbe stato carinissimo, ma poi il destino ha voluto che fossero 2 femmine e allora...:-)
RispondiEliminaMamma mia..il fatto che sia sfumata la possibilità di chiamarlo Francesco gli è rimasto proprio sullo stomaco...ma per fortuna si è subito affezionato alle due tipe( come prevedevo) e quindi il nome è passato in secondo piano anche se lui per comodità alla fine le chiama semplicemente le gemelle Kessler ( mah)! Il plimcake in effetti loi avevoi fatto proprio il giorno del loro arrivo per rendere tutto più digeribile e anche quello è stato d aiuto ;-)
EliminaGrazie tanti baci buon weekend!!
Radegonda e Adalgisa mi fanno morire. Che bei nomi hai scelto !!!!! Le bacche di goji per me sono ancora un mistero, devo davvero decidermi a comprarle, perché quelle fettina lì sopra è invitantissima. Un super abbraccio
RispondiEliminaEvviva!! La prima che apprezza la mia scelta di quei due nomi: grazie Lisetta!!!! Non posso credere che proprio tu, avanti come sei, non abbia ancora provato le bacche di goji ( e parlo io che non ho mai mangiato un avocado..ahahah!!)
EliminaSuper stritolosissimi abbracci a te cara mia
io le ho piantate nell'orto! :)
RispondiEliminaHai voglia a fare plumcake allora! Brava fede!!
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