Questo armadio è
troppo profondo, io già non distinguo bene i colori, così rischio di andarmene
in giro con calzini di colore diverso!
Il timore dell’amato bene non solo è molto fondato ma
rappresenta davvero un’inezia di fronte ai look improbabili, già sperimentati,
con cui alle 6 di mattina esce a prendere il treno per andare al lavoro, quando
per qualche ragione, la sera prima non ci riuniamo a decidere, insieme, quello
che indosserà al mattino.
Vorrei dirgli che almeno i calzini non balzano
immediatamente all’occhio, mentre una maglietta blu, sul pantalone nero, con la
cinta marrone potrebbe creare qualche scompenso anche a quelli non strettamente
attenti agli abbinamenti.
Poi vorrei dirgli che poteva scegliersi l’armadio nell’altra
stanza e lasciare a me quello bello, a muro, profondissimo e molto capiente che
abbiamo trovato in questa nuova casetta.
Ma suggerisco (incautamente) una modifica che potrebbe
tornare utile alla sottoscritta nel momento in cui, come già da programma,
faremo finalmente a cambio di armadi.
Mettici delle luci
dentro!
In cuor mio so che questo non basterà, che la scelta del
look non dipende solo dalla chiarezza della vista, ma agisco semplicemente a
mio uso e consumo per progetti futuri.
E soprattutto inconsapevole di ciò che, nell’immediato,
questa operazione comporta.
Detto fatto, il fine settimana successivo mi trascina in un
gremito Leroy Merlin a fare scorta di tutto ciò che gli serve e soprattutto a
scegliere i faretti da applicare.
Poi lo ritrovo così:
appollaiato sulla scala intento a
trafficare, mentre attinge, vieppiù, da
una marea di attrezzi sparpagliati sul letto disfatto.
Soprassiedo, che tanto le lenzuola sono da cambiare, via.
Mica posso fare proprio sempre la moglie rompiscatole.
Una giornata intera di affanno, smadonnamenti, rapimento
mistico; più trapano, polvere, filamenti di rame sparsi ovunque.
Certo, il risultato finale
è di tutto rispetto
Che poi no, non
avevamo nemmeno ospiti a cena, quel giorno.
Avevo solo appena fatto il cambio di stagione, disponendo
magliette pulite e stirate su ogni ripiano.
E niente, sbagliamo i tempi, noi due.
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Anche se si può fare nella moka (o nell’orziera, o
semplicemente facendone bollire un cucchiaino in un bricco di liquido, che sia
acqua o latte vegetale), per chiamarlo caffè occorre una generosa dose di
fantasia. Ma la tostatura aiuta e il gusto molto amaro offre un saldo appiglio.
Mescolato al latte di riso e con l’aggiunta di un cucchiaino
di zucchero di canna è buonissimo, sembra quasi cappuccino. Allora mi è venuto
in mente di farci una torta. E non me ne sono affatto pentita ;-)
Ingredienti
500 ml di latte di riso
200 gr di farina di farro
130 gr di farina di farro integrale
100 gr di zucchero di canna
80 gr di fecola di patate
60 gr di olio di semi
3 cucchiaini di cicoria tostata e macinata
1 bustina di lievito
I semi di una bacca di vaniglia
una manciata di corn flakes (facoltativo)
Procedimento
Far bollire la cicoria nel latte per circa 3 minuti, poi
filtrare e lasciare intiepidire. Aggiungere l’olio e anche lo zucchero per
farlo sciogliere.
Disporre le farine in una ciotola e mescolarle al lievito e
alla vaniglia. Unire i due composti e amalgamare bene, quindi versare tutto in
uno stampo oliato e infarinato; completare con una manciata di corn flakes sulla superficie e cuocere a 180° (preriscaldato) per circa 45-50
minuti.
A parte l'invidia pura per i faretti nell'armadio, la cicoria tostata che è ? Sa davvero di caffè ? Qui ne scopro sempre una più del diavolo . Comunque, detto da un'appassionata di caffè : questa ciambella ha un aspetto più che delizioso. Buon lunedì cara
RispondiEliminaBeh, proprio di caffè, la cicoria non sa. Però rispetto all' orzo ci si avvicina molto. La tostatura aiuta in questo e il gusto decisamente amaro anche. A me piace molto e l ho trovata perfetta per farci una torta! Prova Lisa! Tanti bacioni buona serata
EliminaOttimo lavoro....a me il caffè di cicoria proprio non piace ma nel dolce si sente proprio il gusto oppure sa di caffè?
RispondiEliminaBuona giornata.
Nel dolce si sente un retrogusto di tostatura. Che sia cicoria non lo diresti proprio, ma questo nemmeno solo bevendola. Non posso dire che sappia specificamente di caffè, però essendo molto aromatica conferisce al dolce un ottimo sapore. Buona serata a te!
Eliminaahahahaha ma che spettacolo!!! io pure.. io pure voglio le luci nell'armadio! ahahaahahah Buonisimo sicuramente il ciambellone.. ma ho letto bene.. cicoria??!! tostata e macinata??!! ahhh questa m'è proprio nuova.. Buon inizio settimana :-D smack
RispondiEliminaLe voglio pure io cla!!! Infatti non vedo l ora chge mi ceda questo armadio, ora più che mai!! Sì sì, è proprio cicoria!!
EliminaBuona serata un baciotto
"Un giorno questo armadio sarà mio" ripetitelo come un mantra e dimentica tutto il resto...poi con una fetta di torta di questo golosissimo e sanissimo ciambellone si dimentica ogni cosa :-P
RispondiEliminaBuon inizio settimana..che si prevede con calzini appaiati, evviva!!!
Ahahah! Vero, finalmente calzini appaiati, ma hai ragione tu, perseguo un unico obiettivo: quell armadio un giorno sarà mio! Bacioni consu, grazie!
EliminaL'immagine dell'armadio con i faretti lo devo far vedere a maritozzo è una vita che chiedo luceeeeeeee. Buono il dolcino ma mi perdonerai che ometto la cicoria ne ho bevuta tanta quando era solo questo caffè buono costava troppo la marca era "Leone". Bacio e buona serata.
RispondiEliminaCerto che ti perdono Edvige, anzi di suggerisco, qualora volessi provare questo dolce, di farlo con il caffè vero! Inoltre ha una particolarità che va bene per te: è davvero poco dolce. Baci e buona seratra a te ( saluta maritozzo!)
EliminaAh però...come si è sistemato per benino il suo armadio la tua dolce metà! Questi uomini sono più vanitosi di noi! ;-)
RispondiEliminaIl ciambellone è strepitoso: che brava che sei, Luna! Riesci a star lontana dal caffè e crei delizie anche con il nostro "caro" caffè di cicoria... io ancora non mi abituo, sai? O forse sarebbe meglio dire, non mi arrendo...non riesco a eliminare completamente il caffè, anche se dovrei!! Sei un vero esempio da seguire! Un abbraccio cara <3
No per carità, sbraito e non mi rassegno nemmeno io, quindi proprio esemplare non sono! Se sono rigida sul mio regime alimentare è solo per ragioni di salute e se ho eliminato del tutto il caffè è solo perché una tazzina al giorno non mi basterebbe, allora preferisco niente e via!
EliminaPerò il caffè di cicoria non lo avevo mai assaggiato: non è proprio imbevibile dai!!certo non lo si può paragonare, però come bevanda vagamente consolatoria da alternare ogni tanto all orzo non è male! grazie leti abbracci anche a te, buonanotte <3
...ed anche sta volta ti ha accontentato!!!! La cicoria mi mancava!!!! Complimenti
RispondiEliminaNo veramente per il momento, visto che l armadio è suo, si è accontentato da solo!! Grazie mille un bacione
EliminaMa dai che è stato bravissimo! Io le luci le ho solo in alto e visto l'affollamento che popola il mio armadio è come se non ci fossero...tranne quando per un mio incauto errore sono riuscita a bruciare una mantella di lana che era finita a diretto contatto con gli spot! Magari ce l'avessi io un marito che in casa fa qualche lavoro da uomo... per l'amor del cielo, per fare fa (lavatrici, lavastoviglie e via dicendo), però con il martello in mano ci sto sempre io....
RispondiEliminaUn bacio!
Senti e scambiamoceli allora qualche volta! Il mio la lavatrice non sa nemmeno come si accende. Figuriamoci la lavastoviglie che nemmeno abbiamo...si poi per carità per queste cose è molto bravo, è con i tempi che non ci prendiamo!!
EliminaGrazie Tatiana tanrti bacetti
lo voglio pure io! mi presti il maritozzo per l'illuminazione dei miei stracci?
RispondiEliminaMa certo, pijatelo pills! Se non ci si aiuta tra amiche...baci!!
EliminaLe luci negli armadi ci dovrebbero essere sempre e non si capisce perché non le mettano. veramente ha fatto uno splendido lavoro, come te in cucina, d'altra parte.
RispondiEliminaFabio
Sì dai, stavolta devo ammetterlo, è stato bravino;-)
EliminaGrazie Fabio, buon onomastico!!
sinceramente l'idea di mangiare vegano non solo non mi ha mai interessata, ma tende anche ad intristirmi un pochetto... a ricetta che hai postato sembra interessante, e le foto sono pure belle, ma la mia reticenza non supera quella, brutta, parola lì
RispondiEliminaNemmeno io potrei mai diventare vegana. Amo troppo il prosciutto crudo, le lasagne e gli spiedini alla palermitana per citare solo alcuni dei miei preferiti. Però mi piace sperimentare tutto e sono troppo curiosa per lasciare qualcosa di intentato. Ho scoperto che anche le torte vegane possono essere gustose e invitanti. Come sostiene il mio paziente consorte ci vuole poco a fare un dolce buono con etti di burro, panna e compagnia bella. La sfida( mia personale) sta nell assemblare pochi, difficili ingredienti per sfornare qualcosa che sia ugualmente invitante anche se ovviamente non paragonabile ai classici della pasticceria. Non so, a me non sembra una brutta parola. Semmai un campo interessante su cui misurarsi per scoprire un sacco di cose nuove, sugli alimenti e anche su se stessi e i propri gusti, provando a spiazzarli un po. Grazie di essere passata, buona serata!
Eliminacicoria tostata ricordi d'infanzia
RispondiEliminacomplimenti per il dolce con un ingrediente a me molto familiare
RispondiEliminaMi piacciono un sacco i tuoi racconti...oltre che le tue ricette! :-)
RispondiEliminaunospicchiodimelone!