"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

lunedì 5 dicembre 2016

Apparenze – Strudel di mele e cioccolato


Tra le varie caratteristiche che ci accomunano, l’amato bene ed io abbiamo quella di odiare il telefono.
Lui più di me in verità, che della famiglia sarei quella tecnologica.
E questa lodevole nomea mi deriva dall’inarrivabile merito di possedere (e utilizzare pure!) uno smartphone e perfino un tablet, mentre lui gira ancora con un cellulare a tasti (e lo smartphone nuovo di zecca che gli ho regalato per il compleanno giace nel fondo di un cassetto con la batteria staccata per fa sì che almeno non si rovini…)
Pur tuttavia anche per quanto mi riguarda il telefono, almeno per parlarci dentro, sarebbe un accessorio quasi del tutto inutile. E non è un caso che abbiamo deciso, a suo tempo, di non dotare la casetta del fisso, cosa che ci vale la sorpresa mista a sgomento, di tutti quelli che, di volta in volta, ci chiedono un altro recapito.
Alcuni si scandalizzano.                                 
Altri ci guardano con compatimento.
Qualcuno fatica perfino a crederci e pensa che lo stiamo prendendo in giro.
Disponiamo tuttavia (oltre ai nostri personali) di un cellulare notturno che teniamo acceso per le emergenze e il cui numero è top secret tranne che per i rispettivi genitori e mio fratello, degnati di cotanta grazia.
Non siamo normali, lo so e sono in molti a dircelo.
Odio dilungarmi al telefono: mi va a fuoco l’orecchio, sudo, mi si contrae la spalla e una volta finito devo pure rimuovere tracce di BBcream dal display.
Trovo invece comodi e immediati gli sms. Nemmeno whatsapp, che essere sempre raggiungibile o inglobata in gruppi va contro la mia natura asociale e un filo sociopatica.
Cosicché, pur salutandoci alle 6 di mattina (spesso mentre io nemmeno sono ancora pienamente cosciente) e rivedendoci alle 8 (passate) di sera, ci scambiamo al massimo un messaggino di buongiorno quando lui arriva in ufficio.
Giusto per sapere che siamo, reciprocamente, ancora vivi, dalla sera prima.
E niente altro per tutto il giorno.
Nessuna telefonata.
Nessun altro sms.
A meno che io non perda il treno di ritorno e arrivi con cospicuo ritardo. In  quel caso avverto. Se mi scordo di chiamare mi chiama lui.
Se vedo che tardo solo un quarto d’ora soprassiedo e so di non destare grande preoccupazione.
È per questo motivo che l’altra sera, vedendo una sua chiamata in arrivo, nel momento in cui sto per scendere dal treno, mi stupisco un po’.
Amore arrivo: il treno portava una decina di minuti di ritardo…
-rispondo già sul piede di guerra.
Ah sì sì. No ma io ti chiamavo per sapere se per caso avevi intenzione di fare la doccia – ribatte lui stranamente conciliante e amorevole
Faccio mente locale.
Perché mai dovrebbe interessargli?
Rifletto meglio.
Oggi lui non è andato in palestra, non ha usufruito delle docce in dotazione.
E a casa nostra Doccia = ripulire e asciugare il box subito dopo.
A chiunque tocchi.
A meno che qualcun altro non se la debba fare a stretto giro.
Essendo in due poi il giro è alquanto ristretto.
Va da sé quindi che la corsa ai primi posti sia all’ordine del giorno.
Ecco, non era una telefonata di tenera preoccupazione per sapere dove fossi.

@@@@@@@@@@@@@@


Se sarete pungolati dalla voglia di provare questo strudel non sarà certo per merito delle foto. Nemmeno lo zucchero a velo sopra ci ho messo. L’ho spiattellato lì così, dopo aver cercato (invano) una base che non fosse ricoperta dall’ormai onnipresente polverina bianca dello smantellamento, nonostante la pezzetta umida passata cento volte (e poi altre cento). Quindi ecco, credetemi sulla parola: questo strudel è di un buono esagerato e soprattutto la pasta è facilissima e perfetta per questo dolce. Ne avevo fatto uno con cioccolato e pere tempo fa, ma la pasta che avvolge questo odierno non contiene nemmeno uova. Grazie come sempre a Claudia.

Ingredienti
Per la pasta
160 gr di farina di farro
70 ml di acqua calda
20 ml di olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale

Per il ripieno
800 gr di mele (io ne ho usate di 3 varietà diverse: Annurca, Golden e Fuji)
Succo e scorza di mezzo limone
60 gr di zucchero di canna
50 gr di gocce di cioccolato extrafondente
30 gr di pinoli
2-3 cucchiai di Passito
1 cucchiaino colmo di cannella

50 gr di pangrattato tostato


Procedimento
Preparare la pasta disponendo la farina in una ciotola. Creare un cratere al centro e versare l’olio e il sale. Aggiungere poco a poco anche l’acqua molto calda e impastare con una forchetta finché non sarà completamente assorbita. Trasferire il composto su un piano e lavorarlo con le mani fino a ottenere un panetto liscio; coprire con un canovaccio e lasciare riposare per circa 30 minuti (io non li avevo e li ho ridotti a 15).
Mettere pochissimo olio in un padellino e tostare il pangrattato (io ho saltato questo passaggio avendo già il pangrattato ottenuto da pane – ai cereali - raffermo tostato in forno).
Sbucciare le mele, tagliarle in quattro parti e successivamente a fettine sottolissime, quindi irrorarle con il succo di limone. Aggiungere lo zucchero di canna, il cioccolato, la cannella, la scorza del limone, i pinoli e il passito.
Trascorso il tempo di riposo riprendere l’impasto e stenderlo in una sfoglia rettangolare, quasi trasparente di circa 50x45 cm. Distribuire il pangrattato su tutta la superficie lasciando 2 cm di bordo libero.
Versare sopra il composto di mele, lasciando sempre i due cm di bordo, quindi chiudere lo strudel. Si hanno due possibilità: arrotolarlo partendo dal lato più lungo, oppure ripiegare i lati verso l’interno e poi chiuderlo a pacchetto congiungendo e sovrapponendo al centro le due metà.
Adagiare lo strudel su una placca ricoperta di carta forno, spennellarlo con un po’ di olio e cuocere in forno già caldo a 180° per circa 50 minuti.
Lasciare raffreddare completamente, quindi spolverizzare di zucchero a velo e gustare freddo. Claudia suggerisce i consumarlo anche molte ore dopo averlo preparato, ma noi non gli abbiamo dato il tempo…




20 commenti:

  1. Ahaahahahahah ammazza ma davvero la tua dolce metà ancora sta con il cell a tasti? Pensa che anche Ric.. fino a qualche anno fa.. poi ha scoperto il meraviglioso mondo degli smartphone ahahah.. Io ammetto di adorarli.. non amo chiaccherare al telefono.. ma scrivere su whattsap si!! Torniamo allo strudel... intanto grazie mille di aver provato la base.. visto quanto è bella lavorabile? si stende che è una meraviglia. Mi piace la tua versione del ciocco nel ripieno.. è ancora più goloso.. baci e buona settimana :-*

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    1. e come non è vero? verissimo! io mi vergogno quasi quando tira fuori sto cellulare delle guerre puniche e infatti per il compleanno gli ho regalato uno smartphone, ma...niente da fare, non si converte! A me piace tanto devo dire, ma soprattutto perchè lo trovo super comodo, e perchè fa foto molto belle! per quanto riguarda lo strudel, quella pasta matta mi ha stregata infatti ora la adotterò sempre: è una favola, si lavora benissimo! Grazie a te di avermela fatta conoscere!!
      Tanti baci e buona settimana a te claudietta

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  2. Anche noi poco amanti del telefono, poche telefonate utili, senza fisso, e facce incredule quando lo diciamo, ma mai quanto restano basiti quando diciamo che non abbiamo la TV.
    Comunque, venendo allo strudel, tu non scrivi delle ricette, tu fai degli attentati alla buona volontà (di non mangiare dolci)!!! e mo' lo devo fare per forza!!!! ti abbraccio, anche perché cene fossero solo così di attentati!!!

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    1. ahahaha eh sì, ora ti tocca provarlo Vale! ma te lo consiglio spassionatamente e vedrai che anche tu non abbandonerai più quella pasta che come scrivevo a claudia (l'autrice della ricetta) è veramente maneggevole e versatile oltre che buonissima! ah vero: ora mi ricordo, voi siete anche senza televisore. che bravi! io, seppure non lo guardi tanto non riuscirei a farne a meno (ancora. poi non escludo che in futuro possa accadere..). la sera mi rilassa e mi fa da sonnifero ma ammetto che sono sempre di meno i programmi accettabili. alcuni abbiamo smesso di guardarli perché fanno troppo arrabbiare e mettono di malumore. a pranzo, da sola, mi fa compagnia quella mezz'oretta in cui mi sono ridotta a guardare le repliche di benedetta parodi perchè pure la Prova del cuoco mi ha stufato visto che è troppo urlata, confusionaria, assordante.
      e insomma, può essere pure che prima o poi mi liberi anche io di questa dipendenza..
      ti abbraccio anche io, buona settimana!!

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  3. Anche noi non abbiamo un fisso e a dir la verità nemmeno un numero di emergenza..la sera teniamo i cellulari accesi..
    Le telefonate non mi dispiacciono e confesso che io e la mia metà ci sentiamo anche 2 volte al giorno, mentre difficilmente ci inviamo msg..
    La lotta alla doccia invece è identica a casa nostro..l'ultimo lava ed asciuga il box..capisco bene cosa significhi :-P
    Golosissimo il tuo strudel, quella pasta è da provare, mi era già piaciuta da Claudia..adesso non ho più scuse :-P

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    1. Quella del boxdoccia è una vera croce chetra l altroper mia sfortuna capita quasi sempre me visto che io dopo la palestra siccome abito vicinissimo e non mi va di portarmi il borsone con tutta la roba, torno a casa a farmi la doccia. Anche se questo significa dover r ripulire asciugare tutto subiti dopo! La pasta di questo strudel, consu ti confermo che è spettacolare e te la consiglio proprio! Un bacione buona giornata.

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  4. Delizioso questo strudel....con il cioccolato poi, diventa irresistibile!

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  5. Pensa che mio marito si è comprato il suo primo cellulare 3 mesi fa, prima dava il mio numero a cani e porci e lui era irrintracciabile, furbo no ?!!!!
    Più che favoloso il tuo strudel, merita davvero un tentativo. Un super abbraccio cara

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    1. Ahhh ma quindi il mio non è l unico e soorattutto: ho ottime speranze che possa migliorare con il tempo, se mi dici che il tuo si è convertito allo smartphone! Sono bellissime notizie queste!
      Grazie Lisa, tant:-)i baci e abbracci a te cara mia

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  6. La vita a due ha un equilibrio strano a volte che solo i due possono capire, cè tutto un universo di comunicazione non verbale di cose non dette ma sottintese, il non detto a volte è più interessante,
    Confermo che gli uomini fanno cosi per non fare capire nemmeno a loro stessi, quanto siete importanti per loro.
    Torta favolosa per la pasta e per il ripieno

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    1. Dici eh, Gunther? Quindi Non era una domanda interessata per sapere se avrebbe dovuto pulire lui il box doccia..mi voleva dire quanto gli mancavo!! Cmq, scherzi a parte, sulla comunicazione non verbale e il fatto che sia più interessante sono assolutamente d accordo con te! U. Bacione grazie!!

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  7. anch'io non ho il fisso da anni e mi trovo benissimo!!!lo strudel è meraviglioso....un bacione...

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    1. È proprio così,ormai il fisso e diventato superfluo! Grazie bacioni a te!!

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  8. mele e cioccolato mi ha sempre incuriosito

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  9. Il telefono non piace neanche a me. Mi trovo molto meglio a scrivere. Sicuramente li uso molto i vari sistemi di messaggeria, li trovo molto comodi. Però capisco che sono sempre scelte personali. Alla fine prima facevamo senza. Noi abbiamo il fisso, perché i cellulari prendono poco o niente in casa, quasi il nostro telefono d'emergenza :-)
    la pasta dello strudel è fantastica e sono sicuro che è ottimo!

    Fabio

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    1. È sai che è proprio difficile pensare a come era prima, che facevamo senza! Nonostante lo scarso amore per i cellullari!
      Grazie Fa, buona settimana!

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