Lo intravedo
mentre esco dal bagno e non posso fare a meno di soffermarmi sulla scena.
Per capire.
Me lo
ritrovo così, in piedi sul letto, mentre ondeggia cercando di mantenere l’equilibrio
sul memory foam del materasso.
È armato di
ciabatta e fissa furioso il soffitto in attesa di scagliare il colpo.
Roba
difficilissima, vista l’instabilità della posizione.
Che succede? – mi informo cautamente cercando di
trattenermi dal ridere.
Ma
considerando che appesi al collo ha pure gli occhialetti da gufo, valorosa conquista
dei quarant’anni, l’impresa richiede uno sforzo notevole.
Mi viene in
aiuto la vista di tutte le pieghe sul piumone e il pensiero che il letto,
guarda caso, l’avevo giusto appena rifatto.
E niente c’è una cosa enorme che
svolazza e fa un rumore che non ti dico
E che sarà mai?
mi chiedo pensando che pazienza, si stancherà e prima o poi uscirà.
Ma sono già
rassegnata al fatto che l’amato bene invece non mollerà finché non lo avrà (e
se ne sarà) liberato.
Mi costringo perciò a prendere parte al dramma, sperando di agevolare l’avvento della catarsi finale.
Aguzzo la
vista, riconosco il ronzio.
È un moscone! – annuncio raggiante, con la
tentazione di specificare anche che possiamo dormire tranquilli, visto che no, almeno
per stavolta non si tratta di uno pteranodonte.
Ma so che la
prenderebbe male, si sentirebbe quantomeno sminuito nella sua accorata frenesia, allora la butto sulla tradizione popolare: Vuol dire novità! – nella speranza di
farlo desistere dall’eroica impresa, visto che il pericolo, tutto sommato, mi pare scongiurato.
Sì, n’artra! Per carità. E poi stanotte sai che salti se prende a ronzarci vicino alle orecchie?
E se aprissimo la finestra? -
azzardo suggerendo la miracolosa trovata.
See e mica esce. Prova!
Spalanco il
vetro mentre lui prende ad agitare l’arma con movimenti rapidi e inconsulti e
il letto si disfa sempre di più.
Lo vedi?? -
ribatte sprezzante del pericolo e sempre più affannato.
Certo, se
continui ad agitargli davanti al muso la tua ciabatta numero 44 è assai
probabile che non abbia voglia di uscire dal nascondiglio che ha trovato dietro
il faretto acceso.
Stanco di
attendere, l’amato bene decide di passare all’azione e, giocando sull'effetto sorpresa, di scagliare ugualmente un
colpo.
Così.
‘ndo cojo
cojo, che hai visto mai?
Il moscone potrebbe
decidere di suicidarsi portandosi spontaneamente sulla traiettoria della
ciabattata.
Risultati
dell’azione:
un faretto
rotto, scaglie di vetro sul piumone, letto completamente disfatto, mezz’ora di
tempo perso a rimettere tutto a posto.
Il moscone
vivo e vegeto.
Naturalmente.
@@@@@@@@@@@
Non conto
più le ricette di torte di mele che ho salvato (e continuo a salvare) ovunque
mi capiti: tablet, telefono, computer fisso, foglietti sparsi. Data l’enorme
mole di dati, quando mi è presa voglia di sperimentarne una, senza stare troppo
a scartabellare, la scelta è caduta direttamente sull’ultima salvata,
precisamente da qua.
Ho apportato giusto qualche piccola modifica, di farine e di zucchero, specificata tra parentesi. Per il
resto è una morbidissima, umida e profumatissima torta di mele come tradizione
comanda. Ah, e per farla ci vuole veramente poco.
Ingredienti (per una tortiera da 24 cm di
diametro)
200 gr di
farina (di farro)
130 gr di
zucchero (di canna) + 2 cucchiai per la
superficie
100 ml di
latte (di riso)
4 mele
golden
3 uova
1 bustina di
lievito
1 cucchiaino (colmo) di cannella
Buccia
grattugiata di un limone bio
Un pizzico
di sale
Procedimento
Accendere il
forno a 180° e setacciare la farina con il lievito e la cannella.
Sbattere le uova con lo zucchero e un pizzico di sale finché non diventano
gonfie e spumose. Unire il latte, la scorza del limone e, progressivamente, le polveri.
Aggiungere
al composto due mele sbucciate e tagliate a dadini, mescolare bene e versare
tutto in uno stampo oliato e infarinato.
Sbucciare e
tagliare a fette le altre due mele e disporle a raggiera sulla superficie.
Cospargere di zucchero di canna e infornare per circa 35-40 minuti secondo il
forno.
Quanto tempo che non passavo da qui, troppo senza dubbio. Una soluzione da acchiappanimali è spegnere il faretto che lo attira e aprire la finestra. Basta attendere qualche minuto e qualche luce fuori casa lo convoglierà fuori dalla stanza. Anch'io faccio lo stesso con le torte di mele, ne ho a pacchi per poi non farne nessuna perchè dovrei farla fuori da sola. Un abbraccio fortissimo.
RispondiEliminaEh si, manchi davvero da troppo, troppo tempo! Bello riaverti qui annarituzza mia!! Per il moscone avevo suggerito la stessa tattica, ma ahimè...abbracci stritolosi a te
EliminaAhahahah, giuro solennemente di non leggere mai più un tuo post mentre sto lavorando! Ho il rimmel che mi cola e mi sto rotolando sulla scrivania dalle risate, alla faccia della credibilità professionale (penseranno "e questa qui dovrebbe tutelarci?"), ahahah... non ridevo fino alle lacrime da mesi, siete due sagome! Quasi peggio di noi, eh?
RispondiEliminaUn bacione (mi hai rallegrato la mattinata)!
Ne sono felice Tatiana!!( Non che ti abbiano presa per pazza ma di averti rallegrato la mattinata!) ma pure voi due non scherzate e con i vostri duetti in dialetto mi fate morire dalle risate!
EliminaBacioni a te, grazie!
Vi è costato caro questo moscone a quanto pare:-))))!!!Bellissima la torta di mele, io le adoro sono da smepre le mie preferite!!Un bacione,Imma
RispondiEliminaEh sì Imma, conveniva decisamente lasciarlo li dov era! Anche per me le torte di mele sono il massimo! Bacioni a te ,grazie!
EliminaStupenda la torta: sono tutte buone e la tua è anche un po' light!! Bravissima e saluti al moscone!
RispondiEliminaGrazie Cristina, presenterò! Baci baci
EliminaNuuuu...meglio che non usi più quei detti popolari..mi sa che tra le tue mura portano sfiga!
RispondiEliminaMeno male che una fetta di questa rustica torta di mele vi avrà alleviato il lavoro post lotta-con-moscone e pulizia dei danni!
Buon inizio settimana <3
No ma infatti basta detti popolari...la prossima volta vedrò di intercettarlo prima che finisca nella rete di tutte le strategie dell amato bene! Buon weekend a te, cara consu e tanti bacetti
EliminaLe torte di mele sono sempre buone. Questa dall'aria così rustica mi attira un sacco!
RispondiEliminaUna buona giornata
Eh sì in effetti cosa c è di più coccoloso di una torta di mele? Grazie Claudia, un baciotto, buonanotte a te
EliminaSono imprese eroiche, ci si immola per il bene e la salvaguardia della famiglia, quegli sporchi lavori che qualcuno deve pur fare! E che spesso vanno a finire proprio come hai descritto tu :-D
RispondiEliminaBella anche questa versione di torta di mele, anche più light (e non nel senso della luce attorno a cui girava il moscone :-D), il che non guasta.
Fabio
La salvaguardia della famiglia dici, eh? Qui era in pericolo la casa stessa se avesse continuato a sferrare ciabattate! Grazie Fa , un bacione a voi due
EliminaI mosconi solo velocissimi avverto i movimenti prima e poi la notte fa freddo fuori perchè dovrebbe uscire :-)) complimenti per la torta
RispondiEliminaIn effetti Carmine, me lo chiedo anche io!! Grazie, buona giornata!
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