"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

giovedì 9 gennaio 2020

Fine e principio: Capodanno fra Marche e Umbria



Il pacchetto è a scatola chiusa, che la meta per il piccolo viaggio di capodanno è sempre una sorpresa confezionata dall’amato bene. Ma conoscendo bene i miei gusti e perlopiù sapendo che mi basta buttare due cose in una valigia e partire per essere felice, non corre il rischio di sbagliare.
Peraltro, puntando su una meta come Recanati, per andare a rivedere i luoghi di Leopardi che io amo alla follia, ha decisamente centrato il bersaglio se mai ne avesse avuto bisogno.
Ma siccome sono tutti posti in cui siamo già stati dalle 3 alle infinite volte, come nel caso di Assisi (senza comunque stancarci mai) ha pensato bene di suddividere i 3 giorni, a  cavallo tra l’anno vecchio e il nuovo, in altrettante località diverse.
E così il 31 dicembre, ultimo giorno dell’anno, lo abbiamo trascorso ad Ascoli Piceno, arrivandoci giusto giusto per l’ora di pranzo dopo una breve visita al vicino borgo di Castel Trosino 

animato da un’unica taverna (molto carina) in cui ricordavamo di aver mangiato molto bene anni fa, aperta purtroppo solo nel fine settimana (peccato!).

Lasciata la macchina al b&b situato proprio a ridosso di una delle porte della città, 

abbiamo attraversato il ponte sul fiume Tronto per ritrovarci nell’incanto dei vicoli vestiti a festa 



decidendo però di ignorarli per correre a rifocillarci con un gustoso tagliere di salumi e formaggi e una corroborante zuppa di legumi in un bel locale, dal servizio molto cortese nonostante il pienone di gente. Saltiamo il caffè, con l’intenzione di andarcelo a gustare presso lo storico Caffè Meletti in piazza del Popolo,

 ma ahimè, risulta impossibile perfino metterci piede. Nella piazza intanto, sovrastata da una suggestiva tenda di lucine blu, fervono i preparativi per l’ultima serata dell’anno.


 Montano il palco e gli altoparlanti, provano luci e microfoni e noi continuiamo il nostro giro diretti al mercatino di Natale in piazza Duomo.




Già che ci siamo visitiamo anche la cattedrale di sant’Emidio e la sua suggestiva cripta. 



Un po’ di riposo in camera, anche per ammirare la splendida vista che si gode dalla sala comune del b&b, e usciamo nuovamente a festeggiare l’arrivo del nuovo anno. L’intenzione sarebbe quella di mangiare, alla carta, in un locale di poche pretese e senza cenone a menu fisso (prenotato un mese prima) e poi attendere la mezzanotte in piazza. Ma fa talmente freddo che benediciamo il prolungarsi della cena e aspettiamo appositamente di brindare al calduccio nel locale, con camerieri e titolare,  prima di uscire al gelo, passando velocemente nella piazza inondata di gente e di musica e salutare il nuovo anno con una bella camminata fino al b&b.

L’indomani ce la prendiamo comoda ma non troppo. Ci aspettano Recanati e soprattutto l’incanto di quel luoghi. 

Che peccato trovare chiusa Casa Leopardi! 

Vero che l’abbiamo già visitata, ma sarebbe stato ugualmente un piacere ripetere l’esperienza. La città è piuttosto spettrale: pochissima gente in giro, sporadici turisti, perfino il parcheggio del centralissimo Hotel La Ginestra risulta vuoto. Troviamo un unico bar aperto in piazza, mentre tutti gli altri, ristoranti compresi, hanno deciso di rimanere chiusi.



In compenso l’atmosfera che si respira è sempre di grande emozione. Torniamo a vedere la Torre del Passero solitario, la casa di Silvia, le scuderie Antici e naturalmente il Colle dell’Infinito. 

Ogni tanto ci imbattiamo in stralci di poesie vergati a mano su cartelli affissi ai muri o incisi su targhe di marmo. 



Saltiamo il pranzo e decidiamo di fare un giro nei dintorni visitando Porto Recanati che ci stupisce con il suo bellissimo lungomare, pieno di case colorate e il suo vivace viale di negozi. 




L’atmosfera è allegra e per nulla malinconica pur trattandosi di una località balneare fuori stagione. Da lì proseguiamo per Numana e Sirolo, due belle località dalle quali si gode una magnifica vista sulla Riviera del Conero e che anche d’estate dovrebbero essere davvero piacevoli.

Siamo curiosi di visitare anche Civitanova, che rigurgita di gente a passeggio e luminarie sfavillanti, con il suo lungo viale pedonale traboccante di negozi e locali.

Per la cena tuttavia preferiamo tornare alla tranquillità di Recanati



dove troviamo aperta una piccola osteria con pochi tavoli e una cucina tradizionale robusta e di qualità.
La passeggiata notturna per tornare al nostro alloggio ci avvolge di magia,

fra la statua del poeta sovrastata da un manto di luci

e i versi dell’infinito che brillano nel buio.



È poesia anche il nostro b&b, un miniappartamento ricavato all’interno di un arco su una delle porte della città. 

Affacciato sui vicoli da un lato, 

sul mare dall'altro.

Ambientazione fiabesca, colazione meravigliosa, luogo degno di tutta la magia di questo borgo.



Infatti ce ne stacchiamo a  fatica la mattina successiva, ma ci aspetta Assisi,

luogo in cui torniamo ciclicamente per incapacità di starne lontano troppo a lungo. Assisi è uno di quei luoghi in cui, che si sia credenti o meno, si avverte tutto il misticismo e il senso di pace di cui è avvolta. E anche quando sembra di aver visto tutto, c’è sempre qualcosa di nuovo che si può scoprire o approfondire. 



La visita di quest’anno è all’insegna delle salite più ardue. 


Abbiamo scelto infatti un b&b proprio alle sue pendici, dal quale, con una ripidissima salita di 600 mt ci si ritrova al cospetto della basilica di San Francesco. 

Faremo quella salita due volte in un giorno, mettendoci in mezzo tutto il percorso in lungo e in largo di Assisi e quello al suo esterno fino alla Chiesa di San Damiano.

Ci fermiamo giusto una mezz’oretta per gustare un’ottima torta al testo ripiena di prosciutto e verdura.

Ma è la sera, dopo tutte le scarpinate diurne, che mangiamo con vero gusto degli indimenticabili umbrichelli al tartufo.
Il risveglio è all’insegna di una paradisiaca colazione affacciati sulla campagna ricoperta di brina su cui si staglia, in lontananza, la sagoma della basilica di Santa Maria degli Angeli.
Basta un panorama, qui ad Assisi, a riempirti occhi e cuore.


Siccome non ne abbiamo ancora abbastanza di scarpinare, chiediamo al gestore del B&B di poter lasciare la macchina ancora un po’ nel parcheggio e raggiungere così (triplicando le salite) la Rocca Maggiore. 

Stranamente, in tanti anni non ci siamo mai stati, ma forse, considerando la fatica per raggiungerla a piedi, non è nemmeno così incomprensibile….

il panorama di cui si gode da lassù tuttavia, ripaga di ogni possibile sforzo.

Ridiscendendo facciamo incetta di salumi e torta al testo da riportare a casa.
Poi, riprendiamo la macchina e prima di congedarci, sempre a malincuore, da questa città unica nel suo genere, facciamo una tappa al Santuario di Rivotorto, che da sempre, con le sue piccole e semplici costruzioni inglobate nelle maestose colonne mi emoziona molto più della Porziuncola.


 Si tratta del Sacro Tugurio, il primo luogo in cui san Francesco con i suoi seguaci si riunirono dando vita all’ordine dei frati minori e stilando i punti della sua Regola.



Suggerimenti

PER DORMIRE:
Ascoli Piceno, B&B Tufilla, via Asiago 2
Recanati, B&B Porta Marina, vicolo Sebastiani, 3
Assisi, Agriturismo La Piaggia 

PER MANGIARE:
Ascoli Piceno, Ristorante La pecora nera 
                      Griglieria, Prosciutteria Mangiafuoco, piazza della Viola 13
Recanati, Osteria La bottega del villaggio 
Assisi, Ristorante La Rocca



6 commenti:

  1. Lo sai che all'ultimo momento Riccardo avrebbe voluto fare un capodanno simile? peccato che il 31 io abbia lavorato.. così abbiamo festeggiato in un locale qui a Roma.. Che bell'atmosfera e che bei luoghi! Buon 2020!!!!!! Ti abbraccio

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    1. Mannaggia Cla! Beh comunque, vista la distanza, un weekend simile puoi sempre farlo in qualsiasi altro momento. Felice anno nuovo a te, mia cara. Ti abbraccio, forte, anche io <3

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  2. Belle immagini e super atmosfera. Conosco Ascoli Piceno ma ancora meglo Servigliano anche se ero piccola quella volta 4 e 6 anni ma mi è rimasta impressa per delle circostanze non proprio allegre ma la ricordo con piacere (ricordi di piccina). Mi piacerebbe ripetere anche a me questi viaggi ma al momento siamo fermi obbligatoriamente. Buona fine settimana. Un bacione

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    1. Magari più in là Edvige, e voi poi col camper, è anche più bello.
      Buona settimana a te, bacioni grandi

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  3. sono stata a Civitanova e porto recanati più di 10 anni fa d'estate ad agosto... ad Assisi anche io ero stata in inverno.
    Di entrambi i posti ho un ricordo stupendo.... prima o poi mi piacerebbe tornarci!

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    1. Ecco io invece d'estate non sono mai stata in quei posti (tranne Assisi), ma nelle Marche invece mi piacerebbe proprio tornarci nella stagione estiva!
      un bacione fede, buona settimana!

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