"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

mercoledì 28 dicembre 2011

Test del “dopo” – Puntarelle alla romana


E allora! Digerite le libagioni di: cenone della Vigilia, pranzone di Natale e conclusione (momentanea) di Santo Stefano?
Mandate giù le soporifere partitine a tombola con il parente di turno che a ogni singola estrazione di numero, dall’inizio alla fine, grida “Amboooooooo” facendo saltare dalla sedia il vicino mezzo addormentato, salvo poi restarsene muto e impietrito, perché distratto o incredulo, quando fa tombola per davvero?
Raccolte tutte le buccette di mandarini e clementine incollate sul pavimento e sotto le zampe delle sedie insieme a briciole appiccicose di torrone bianco?
Lavati tutti i piatti e i bicchieri a calice dallo stelo lunghissimo e molto fragile del servizio buono riesumato giusto per l’occasione?
Fatta la conta dei regali, fra mutande, calzini, magliette e tutto ciò che di “utile” si è ritenuto potesse essere impacchettato e messo sotto l’albero quest’anno “perché c’è la crisi” (e tutti quelli precedenti??)?
Viaggiato fra un secchione e l’altro a dividere carrettate di bottiglie, pile di cartoni e montagne di plastica?
Passati incolumi attraverso telefonate fatte, ricevute, riportate, riassunte, anche dal più lontano parente e sconosciuto antenato emigrato in Australia (mica per caso..) decine di anni or sono e che non si sente tutto l’anno ma a Natale, perché è Natale, sì?
Se la risposta è Sì ad almeno due di queste domande, avete tutta la mia solidarietà e umana comprensione.
Che non è molto, me ne rendo conto.
Anche perché poi ci sarebbero tante altre questioni spinose da menzionare, tipo l’immagine rimandata dallo specchio queste mattine, fra occhi gonfi e colorito spento; la pancia in subbuglio e la testa avvolta da una nebbia rumorosa di torpore; i jeans che non si chiudono più perfettamente e gli avanzi da smaltire.
Senza contare poi tutte le cose ancora da fare.. perché mica è finita qua!
Facendo due conti infatti, all’Epifania, “che tutte le feste si porta via”, mancherebbero ancora la bellezza di 8 giorni….
E fra mezzi pandori, quarti di panettoni, stecche smozzicate di torroni bianchi e fondenti, oltre a cestini traboccanti di frutta secca, la faccenda è assai delicata da gestire…
Ci vuole concentrazione e moltissima forza di volontà.
Nell’ottundimento da risveglio tuttavia, fra i ricordi vaghi di riti sempre uguali (compreso quello dei due tradizionali tavoli della vigilia, “dei grandi” e  dei “bambini”, anche se in quest’ultimo si è ormai abbondantemente superata l’età media dei 35 anni e vi sono assegnati anche figli, mariti e compagni degli “ex” bambini) mi preme sottolineare due belle e graditissime novità:
1)      Una magnifica, superba e inarrivabile cassata siciliana arrivata il giorno dell’antivigilia direttamente da una famosa pasticceria di Palermo, che ci siamo gustati con stupore e gratitudine infinite condite dalla certezza di non aver mai mangiato una simile bontà e che ci ha indotti a rivedere tutte le nostre convinzioni su questo dolce tipico. Ricotta freschissima, vellutata, densa, corposa, saporita, accompagnata da frutta candita della quale si apprezzava pienamente il sapore  non sapendo affatto solo “di zucchero”, passando per una pasta di mandorle da far capitolare anche una scettica come me sulla questione dei “dolci troppo dolci”. In una parola: fantastica!
2)      Un pacco dall’America, con tante bellissime cose dentro, soprattutto messaggi di amicizia e di grande condivisione, con lo spirito di chi “ha capito tutto di noi” e del nostro profondissimo amore per quella magica terra e per tutta la sua vita “laggiù”.
A entrambi i “donatori” Grazie dal profondo del cuore.

E ora via, camminata a passo spedito almeno da qui alla regione confinante!

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Non possono mancare sulla tavola della Vigilia e poi del cenone di capodanno. Comportano mani annerite dopo aver finito di pulirle e una discreta dose di pazienza per “caparle”, ma compiere questa operazione (magari con il “callarello” sulle ginocchia che non c’è posto dove appoggiarlo),
 nell’angoletto di una cucina gremita di altre donne (mamme, nonne e zie), affaccendate in altre preparazioni, diventa un rito corale e irrinunciabile che fa molto “Natale e tutte le altre feste”!
Perché poi, non si sa perché, non si mangiano più per tutto il resto dell’anno…
Le puntarelle sono i germogli interni, bianchi e teneri, della cicoria catalogna, ricavate eliminando le foglie verdi e le parti più dure e legnose del cespo. Si puliscono "sfilacciandole" come si fa con il sedano infine tagliandole a lamelle sottili per la lunghezza. Si lasciano quindi per almeno mezz’ora in abbondante acqua fredda in modo che si arriccino e si attenui il loro caratteristico sapore amarognolo. Al supermercato si trovano anche già pulite, ma in genere sono dure e poi...non è la stessa cosa!

Ingredienti
500 gr di puntarelle
2 spicchi d'aglio
4 acciughe
aceto
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino rosso

Procedimento
Lavate e messe a bagno le puntarelle, si prepara una salsa pestando le acciughe e gli spicchi d'aglio insieme all'olio, un po' di aceto e poco sale. Trascorsi i 30 minuti si scolano le puntarelle, si asciugano e si versano in un'insalatiera. Si unisce quindi la salsa mescolando bene e si lascia riposare per almeno un quarto d'ora prima di servire, cospargendo di peperoncino (la ricetta tradizionale prevede il pepe).

8 commenti:

  1. Che post lunghissimo.... però m'hai fatto sorridere.. io non ho fatto nulla di tutto ciò.. m'è andata bene con i regali.. non ho giocato a tomola ma solo al mercante in fiera.. niente buccette di agrumi.. e niente divisione differenziata.. Rwegali stra-utili.. son stata fortunata che dici???hihihihih Ottime le puntarella... da romana docccc ne so qualcosa! bacioni :-)

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  2. ahahahahahahah hai descritto tutto alla perfezione! buona continuazione!!! bacio

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  3. Molto originale il blog, da perdercisi dentro!!

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  4. Che bello questo post...complimenti per i regali inaspettati...forse la cassata non l'ho neanche mai mangiata...ma da buona romana le puntarelle si! Auguri di buon Anno Nuovo, un abbraccio SILVIA

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  5. ciao, scopro adesso il tuo blog, è carinissimo! Sono già tua fan! :P Auguri per un felice 2012.
    Luna

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  6. Mi sento in colpa, non posso rispondere si a nessuna domanda, lo sai, io so' minimàl! Però, forse un si c'è, ma che non si sappia in giro, shhh...Dunque, nonostante il minimalismo, ho mangiato un po' di frutta secca, fatto poco moto, e si anche in quel caso so' stata minimalista, e ieri i pantaloni mi andavano leggermente strettini. Shhh!!! Buoni i broccoli col tonno, lo faccio spesso anch'io!!! Sto scherzando ^_^ si vede dalla foto che sono puntarelle (e ho letto con grande attenzione la ricetta) e le hai preparate con le acciughe proprio come piacciono a me, peccato che a Milano non le trovo...
    Un bacione grande grande

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  7. CLAUDIA: ed è uno dei più brevi, questo post!!! Come ho detto più volte..non ho, decisamente, il dono della sintesi!
    Ma sì che sei stata fortunata: ecco per esempio il mercante in fiera è molto carino e a casa mia non ci si gioca da anni (chissà perchè poi? boh!). Non hai dovuto raccogliere buccette nè traslocare divani e poltrone per far entrare il tavolo! Visto che sei romana come me..sulle puntarelle ci capiamo perfettamente: so' troppo bbone!!
    baci, buona giornata, auguri infiniti per un 2012 colmo di tutto ciò che più desideri!

    ALE: ...anche tu del club?? Mi diverte troppo sapere che poi alla fine le feste si svolgono più o meno nello stesso modo in tutte le famiglie! Grazie, baciotti, buona continuazione anche a te e infiniti auguri di buon 2012!!

    AURORE: anche i tuoi non scherzano: li ho spulciati appena ma conto di tuffarmici del tutto quanto prima perchè sono davvero belli, specie quello sui "lavoretti" creativi! Grazie mille e benvenuta!! Felice anno nuovo!

    SILVIA: Io credevo fosse un dolce che non mi piaceva, ma non ne avevo ancora assaggiato la versione originale, quella fatta sul posto per intenderci: ti assicuro che è tutta un'altra storia! Un ottimo motivo per fare in viaggetto in Sicilia, insomma....tantissimi cari auguri anche a te, per un 2012 pieno di tutto ciò che desideri Silvia, e grazie!

    LUNA: Ciaoooo!! Ma noi ci conoscevamo già!! Io sono tua fan da diverso tempo, solo una fan "silenziosa", Grazie mille, sono felice che tu mi abbia addirittura "riscoperta" e ricambio di cuore gli auguri per un fantastico 2012!!

    GIOVANNA: me fai ammazzà! sei troppo forte!
    Leggevo "broccoli con tonno" e lì per lì non ho afferrato subito...Le tue confessioni mi confortano moltissimo e stai tranquilla, rimarrà tra noi e non lo dirò a nessuno, giurin giurello!
    Ti abbraccio forte, augurandoti un meraviglioso 2012

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  8. Per la serie: puntarelle forever. Mi piacciono tantissimo anche se ogni volta che devo caparle mi sale un brivido lungo la schiena. Eh, già, il procedimento è un po' lento e rognoso ma ne vale davvero la pena! Il bello di questa insalata è che non si butta via niente, lo scarto è praticamente nullo poiché con le foglie si può fare una cicora spettacolare! Ti dirò che comprerei le puntarelle solo per la cicoria, che è molto più saporita di quella che si trova comunemente al mercato. Purtroppo ci vorrebbero sei piante di puntarelle per due porzioni decenti di cicoria!!!

    Vedo che l'usanza del "tavolo dei piccoli" è diffusa...Io ovviamente, a 30 anni suonati, faccio ancora parte dei "piccoli" insieme a mia cugina e a tutti coloro che sono al di sotto dei 40. Quest'anno noi "bambini" siamo stati addirittura relegati in un'altra stanza per mancanza di spazio...Che tocca sopportare...

    ...Voltando pagina, devo ammettere che quella cassata ha un aspetto davvero molto invitante. Non vado matta in verità per i dolci siciliani che trovo molto (troppo!) dolci e pesanti. Sarà la fame, ma adesso un morso a quello spicchio di torta lo darei volentieri!!!

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