Bisogna ammetterlo: la neve ha sempre il suo fascino. E, almeno a queste latitudini, capita assai di rado di vederla.
Così come non capita molto spesso di dover andare a ritirare una macchina nuova. Cioè, usata, ma per noi, comunque, “nuova”.
Il problema è quando le due cose si trovano a coincidere.
Paesaggio incantato, silenzio ovattato, atmosfera luminosa e sofficissima, adulti e bambini per le strade a guardarla eccitati improvvisando battaglie fiabesche a colpi di palle ghiacciate ma tutto sommato inoffensive (almeno fino a quando una goccia ti rotola dritta sul collo insinuandosi in una invisibile fessura del maglione….).
Questo perlomeno nell’immaginario collettivo e in luoghi della terra “normali”.
Poi ci sono posti in cui non esistono spazzaneve, non esistono sacchi di sale (mica di oro zecchino estratto appositamente da qualche miniera solo per l’occasione) da spargere per le strade e, nel bel mezzo del brusio incessante di una città in perpetuo fermento, tutto cessa all’improvviso.
Di muoversi, di funzionare, di avere senso.
Autobus fermi, treni soppressi, pullman chiusi a doppia mandata nei depositi, taxi parcheggiati. Tutto molto bello e anche poetico, se fosse una sospensione momentanea per ammirare e ascoltare, una volta tanto, la natura.
Un po’ più paradossale quando la faccenda si prolunga, l’allarmismo si propaga, la follia ha il sopravvento su ogni barlume di logica.
E allora si assiste anche alla chiusura di intere strade, alla paralisi totale di quella città normalmente così viva e vivace, all’impossibilità, perfino, di poter fare ritorno a casa abitando entro il perimetro del GRA, figuriamoci in provincia!
Nonostante gli inviti a farlo.
E la volontà molto forte di accoglierli!!
E allora viene naturale pensare alla neve “vera”, a quelle città del nord (d’Italia e d’Europa) dove non è una rarità ma una costante dell’inverno e vedersi affiorare alla mente una semplice e innocua domanda: com’è possibile?!
Perfino come barzelletta è poco convincente, nonostante qualche sorriso, in chi ci osserva da lontano, ho idea che debba strapparlo per forza…
La macchina “nuova”, candida come la neve, avevamo già in tempi assolutamente non sospetti, di chiamarla Neve (perché sì, a casa nostra funziona che tutte le cose hanno un nome…).
Mai nome fu più azzeccato!
Tanto che dopo la debacle di stamattina e il fatto di aver dovuto rimandare tutto a lunedì prossimo (con conseguenti grattacapi assicurativi da affrontare), mio marito aveva suggerito di variare il nome in un verbo: Nevica!
Aggiungendoci subito dopo anche un’esclamazione di sconcerto che però non posso riportare.
E dopo la varicella (alla firma del passaggio di proprietà),
dopo peripezie varie (nei giorni seguenti),
dopo la nevicata a Roma (al momento del ritiro),
direi che sia una gran fortuna avere l’abitudine di cambiare macchina solo una volta ogni 12 anni!!
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In commercio si trovano, di varie marche, sacchetti di legumi e cereali misti (o solo degli uni o degli altri) davvero per tutti i gusti e le esigenze, che non necessitano di ammollo preventivo.
A noi piacciono tanto, ne abbiano provati diversi e d’inverno, almeno una sera a settimana, la nostra cena è questa, e con l’occasione usiamo le nostre amatissime scodelle di coccio in cui le zuppe risultano ancora più gustose e coccolose!
Ingredienti
250 gr di misto di legumi e cereali (nel mio caso: orzo, farro, fagioli neri messicani, fagioli cannellini, fagioli dall’occhio, lenticchie rosse decorticate, piselli, adzuki verdi).
1 patata piccola
1 spicchio d’aglio
1 etto circa di speck tagliato in un’unica fetta
2 foglie di alloro
Olio extravergine d’oliva
Sale
Peperoncino in polvere
Per il brodo vegetale:
1 carota
1 costa di sedano
Mezza cipolla
1 pomodoro (facoltativo)
Procedimento
Predisporre innanzitutto il brodo vegetale mettendo a bollire il sedano la carota e la cipolla tagliati a tocchi grandi nell’acqua senza aggiunta di sale. Mettere il misto di legumi e cereali in uno scolapasta dai fori piccoli e sciacquarlo bene sotto l’acqua corrente. In un tegame preferibilmente di coccio far soffriggere con un po’ di olio lo spicchio d’aglio diviso a metà, la patata tagliata a piccoli tocchetti e lo speck ridotto a striscioline. Quando sarà tutto appena imbiondito unire i legumi e i cereali lasciando tostare un po’, quindi eliminare l’aglio e coprire con il brodo bollente dopo aver eliminato le verdure.
Aggiungere le foglie di alloro spezzate a metà, il peperoncino in polvere e lasciare cuocere coperto per circa 1 ora, secondo il grado di cottura preferito dei cereali (a me piace che rimangano un po’ duretti). Salare soltanto alla fine per evitare che i legumi si spacchino a metà durante la cottura.
N.B.: per un piatto più leggero molto spesso io salto il passaggio del soffritto e metto tutto direttamente a crudo, eliminando l’aglio dopo un po’ per evitare che si sfaldi e aggiungendo solo alla fine un filo di olio extravergine.
Zitta zitta.. la neve a Roma s'è trasformata per me da evento unico (quella dell'85 me la ricordo poco.. avevo 10 anni..) ad incubo... se leggi nel mio blog capirai il perchè! ottima questa zuppetta.. mis arebbe servita ieri per scaldarmi appena arrivata a casa... smackkk
RispondiEliminaEh ho letto...na tragedia!
EliminaPure io sono tutta raffreddata: quando sono riuscita a tornare a casa avevo un freddo cane, dopo tutta l'acqua (ghiacciata e non) che m'ero presa! Dai, incrociamo le dita che l'emergenza neve passi presto!!
Baci, buona settimana
'sta neve romana e' stato un caos per tutti. Peccato perché trattandosi per noi di un evento avremmo desiderato viverlo con più calma. Io pero oggi un po' me la sono goduta!!! Kiss
RispondiEliminaE infatti Fede: la rosicata più grande è che appunto, con tutti i problemi che ha creato non ce la siamo goduta nemmeno quando invece l'aspettavamo con ansia. Anche perchè da noi qui al mare ne ha fatta veramente solo una spruzzata...ma siamo rimasto ugualmente isolati e alcuni anche senza luce...mah!
EliminaBaciotti, buona settimana
Allora: N. 1: la tua zuppa è bbona bbona bbona!!!
RispondiEliminaN. 2: me so scampata la neve a Roma! Nel senso che io giovedì, nonostante la malattia, sono dovuta andare assolutamente in ufficio perché solo io potevo sistemare una questione... Naturalmente ho detto, viste le previsioni: sto a 50 Km, non vengo, malata o non malata! Qui ha nevicato, abbastanza. Ma tranquillamente me la sono gustata da dietro i vetri!!!
Elly: pèure io a 50 km precisi precisi da Roma...voi vedè che siamo pure vicine di casa??
EliminaPenso di no perchè al contrario, qui da noi (al mare) di neve ne ha fatta veramente pochissima quindi nemmeno me la sono potuta godere!!
Comunque sia, scopro che sei una pendolare pure tu e quindi possiamo consolarci a vicenda di tutti i disservizi e le avventure tragicomiche dei nostri viaggi quotidiani!!
Grazie di essere passata: baci e buona settimana!!
La neve per me è magica. Mi piace tantissimo, tanto che tutti gli inverni auspico che nevichi un pò. Ma quando è troppo, è troppo! Qui nevica da martedì! Siamo sotto ad un metro e mezzo di neve e non smette! Noi spaliamo ma ora non sappiamo più dove metterla! Ufff.... comunque la tua zuppa deve essere buonissima e la pentola di coccio è favolosa.
RispondiEliminaCara meris...hai perfettamente ragione e considerando quanta ne ha fatta a roma, mi vergogno quasi di pensare al metro e mezzo che ne ha fatta lì da te e ai disagi VERI che ha creato da voi.
EliminaIncrociamo le dita che arrivi presto il sole
Ti mando tanti baci e l'augurio di una bellissima settimana!
Voglio la tua scodella di coccio. Vabbè, non proprio la tua. Riformulo. Voglio anch'io una scodella di coccio. E ho deciso che oggi ne prenderò una "in prestito" da mia madre. Proprio come il frullatore a immersione che è diventatato parte integrante della cucina ("oh mamma, se ti serve te lo restituisco eh...").
RispondiEliminaLa neve, la neve. Bella vederla cadere sui tetti delle case o nelle cartoline con le renne. Quest'anno, che da brava disoccupata potevo permettermi il nevicone senza effetti collaterali, non ho visto neanche un fiocco. Eppure abito appena fuori Roma. E vabbè.
Mi piace che in casa tua ogni cosa abbia un nome. Ma trovo affascinante anche la teoria di Holly Golightly, secondo la quale i nomi indicano possesso, senso di appartenenza...e per alcune persone una gabbia in cui recitare un ruolo. Ma sono anche segno di paure e timori, tipici di ciò che precede sempre la felicità. L'antidoto a tutto questo per fortuna c'è:
"Se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany... comprerei i mobili e darei al gatto un nome!"
Un abbraccio e buona domenica
Cara betel: è davvero molto affascinante la teoria dei nomi attribuiti agli oggetti e c'è di più: personalmente mi muovo tra due estremi opposti e inconciliabili. Quello di voler classificare tutto, imprigionandolo e tenendomelo stretto attorno, e l'esigenza di sperimentare il non attaccamento. Diciamo che nel mezzo trovo stabilità e di di recente sono riuscita a liberarmi di un numero considerevolissimo di pupazzi di peluche che non sapevo più dove mettere e che fino ad allora avevano avuto tutti un nome e un ruolo importantissimo nella mia vita!
Eliminala neve: uff, pure qui da noi ne ha fatta veramente uno sputo e quindi della neve ho subito solo i disagi enormi da brava "occupata per metà" che a roma, quel giorno, doveva andarci lo stesso!
Infine: per l tegamelli di coccio:noi li abbiamo comprati su una bancarella del mercato settimanale: ne hanno di tuti i tipi e di tutti i colori. Dopo averli presi devi tenerli 24 ore ammollo nell'acqua (non ho capito bene perchè) e non avendo la vasca ma solo la doccia è stato molto divertente avere bagnarole sparse per casa..ma noi li adoriamo: sono belli a vedersi e cuocere e poi mangiare una zuppa lì dentro ha tutto un altro sapore!!
Tanti baciotti, grazie mille (è sempre molto bello filosofeggiare con te...mi fai pensare a un sacco di cose!!) e buona settimana!
Oggi è una di quelle domeniche che non mi va di fare un tubo, e questa zuppa la mangerei MOLTO volentieri! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaA chi lo dici: ieri mi sono trascinata per fare le frappe ma solo perchè lo avevo deciso da tempo e avevo comprato gli ingredienti e le avevo promesse a mio marito, ma ti assicuro che, esattamente come te, NON MI ANDAVA DI FARE PROPRIO NIENTE!!!!
EliminaGrazie silvietta, baciotti grandi, buona settimana!
Posso dirlo? La neve la odio! In montagna bella e affascinate quanto vuoi, ci sta un incanto, ma in città è un gran bel disagio e la cosa che più mi fa arrabbiare è l'incoerenza della gente. Tutti a invocarla poi quando arriva le imprecazioni si sprecano perchè non si è pensato prima che a scuola magari no, ma a lavoro tocca andarci lo stesso!!! A meno di non giocarsi tutte le ferie in anticipo e non per diletto! ehm...fine della polemica...excusez-moi!
RispondiEliminaI legumi cotti nella pentola di coccio sono quanto di buono si possa pensare per una zuppa. Quanto ne vorrei un bel piatto per pranzo, oggi è un freddo boia peggio del we!
Un bacione, buona settimana
Puoi dirlo e pure forte, fede!! Concordo su tutto: e pure io la neve, dopo venerdì la odio profondamente!
EliminaLa cosa che mi ha fatto veramente imbestialire quel giorno è stato vedere gli autisti dei pullman extraurbani fermi al capolinea, dopo una ventina di minuti che nevicava (quindi ancora praticamente niente) rispondere alla gente imbufalita che doveva tornare a casa: "No, i pullmann con questo tempo non partono...ma voi lo sapevate che avrebbe nevicato, potevate restare a casa!!"...
Certo, allora 1) perchè la mattina tu mi ci hai portato fino a roma??
2) perchè stai lì a coprire le ore di lavoro mentre io avrei dovuto, appunto, prendermi un giorno di ferie solo perchè tu hai deciso di non fare la corsa all'inverso pur essendoci il manto stradale per ora ancora libero??
Mah! stop, fine pure io della polemica, ma ho veramente il dente avvelenato.
Tanto freddo anche qui!!
Ti mando tanti baci e buona settimana, sperando che arrivi presto il sole!!!
Purtroppo a Zante non nevica quasi mai!La tua zuppa e ottima!Un bacione,carina!
RispondiEliminaBuonissima la tua zuppa e anche da me c'è molta neve.. ma almeno l'aria ora è pulita :)
RispondiEliminaLa neve è bella, magica, rende il paesaggio affascinante, ma in città crea un sacco di disagi.
RispondiEliminaA Milano non ha creato molti problemi, ma fa freddissimo e bisogna camminare con molta cautela.
La tua zuppa, invece ha solo pregi, la mangerei tutta, mi ha riscaldata solo a vederla!
Un bacione e buona settimana