Ammetto che non è piacevole stare seduti al computer e sentire svolazzare maldestramente alle proprie spalle.
Di certo, considerati i rumori e le sbatacchiate sul muro, non si tratterà di una leggiadra farfalla.
Ma nemmeno di un nerboruto uccellino staccatosi tardivamente dal nido.
“Allora che è?”
Sbotta mio marito, girato come me verso lo schermo e di spalle al misterioso coinquilino, senza però fare minimamente cenno all’eventualità di girarsi.
Deve essere qualcosa di leggero ma non troppo, di goffo ma determinato e quando finalmente (io) mi decido a guardare scopro che è, semplicemente, una falena.
Bella cicciotta certo e più tonta che mai.
Agita le ali, compie voli piccoli, sbatte continuamente contro i cerchi di bambu del lampadario e tenta di avvicinarsi il più possibile alla lampadina.
Che purtroppo è fredda e non le fa sfumacchiare le ali.
Quest’ultima, per noi e per lei, sarebbe la soluzione più rapida e indolore: stramazzerebbe, smettendo di inquietarci e chi s’è visto s’è visto.
“Noooooo! Sei pazza?? Guarda che bellissimo esemplare di falena! E tu vuoi ucciderla??”.
Mi guarda inorridito il mio dolce ¾, l’entomologo convinto, il giustiziere delle ingiustizie contro i piccoli insetti e ora anche (…sob) contro gli inquietanti lepidotteri.
Che anche lui trova snervanti, s’intenda, ma che, tu guarda il caso, “adesso devo proprio scappare sennò perdo il treno. Pensaci tu a farla uscire, ma stai attenta a non farle male!!”.
E svolazza via pure lui altrettanto rumorosamente.
Io la mattina vado per uno.
Letteralmente. Un minuto per rifare il letto, un minuto per sciacquare le tazze della colazione, un minuto per mettermi la giacca-aprire le finestre-spegnere tutte le luci-chiudere il gas-ricordarmi di prendere il sacchetto col pranzo e, finalmente, correre fuori pure io verso la stazione.
In tutto questo, si capirà come della falena e della sua incolumità, onestamente, ben poco possa importarmi.
Per carità: è molto bella, per quanto nemmeno lontanamente paragonabile a una farfalla diurna e dai colori sgargianti. Non per questo merita di essere sfrittellata da un colpo di ciabatta o di strofinaccio arrotolato, ne convengo, ma perché io dovrei rischiare di perdere il treno nel tentativo di convincerla a uscire fuori con le buone e l’interessato a questa cosa se l’è data a gambe?
Siccome stamattina mi sento buona decido, semplicemente, di lasciarla lì dove sta: del resto non siamo nuovi a queste ospitate involontarie.
I ragni per esempio sono nostri inquilini fissi e per una motivazione molto logica (sempre secondo lo sciorinatore di queste perle di saggezza): portano guadagno! (il che equivale a dovermi tirare giù da sola e nella massima segretezza tutte le varie ragnatele che si formano nell’attesa, mai sopita, di diventare comunque ricca).
C’è stato il periodo dei gechi, che avevano scelto proprio il nostro balcone per dare alla luce i loro piccoli.
E non è che saltellassi di gioia al pensiero di avere una nursery appena fuori dalla finestra della camera da letto (che tengo socchiusa anche di notte e anche d’inverno), con esemplari di questa specie di coccodrillo nano con lo sguardo da psicopatico (il cucciolo…figuriamoci il papà!).
Poi è stata la volta delle straordinarie libellule che avevano eletto a dimora il mio telo fucsia (effettivamente in pendant con un particolare del loro corpicino), lungo le sponde di un ruscello.
Ma obiettivamente lì eravamo noi di troppo (anche se io una sventolata di panni per allontanarle l’avrei comunque azzardata) e così ho ottenuto al massimo di poter fare a cambio col meno appetibile telo blu di mio marito nell’attesa snervante (e vana) che decidessero di volare via per altri lidi.
Siamo passati poi, nel corso dell’ultima vendemmia, attraverso l’ape che aveva preso di mira gli acini ammaccati della pigiatura.
E anche in quel caso il monito era stato: “muoviti piano che rischi di farle del male”, quando il mio unico pensiero istintivo era stato quello di approfittare della distrazione (dell’ape e di mio marito) e calarle un piede sopra.
E ancora, abbiamo avuto a che fare con giganteschi “zanzaroni”
sempre lungo il corso di un ruscello con cascatelle annesse e pazienza che proprio in quel punto ci trovassimo anche noi a fare il bagno. Convengo che anche in questo caso, a essere di troppo, eravamo sicuramente noi, che abbiamo ovviamente dovuto cercarci un'altra sistemazione.
Poi ancora è stato il turno di quella specie di scarabeo dai colori però un po’ smorti
che era venuto a trovarci sempre sulla sponda di un corso d’acqua e sempre con lo spazio infinito a disposizione (ma evidentemente l’amico degli insetti con cui ho scelto di dividere la mia vita deve esercitare una forte attrazione sui piccoli esserini).
Infine c’è stato il caso di un’altra falena, sorpresa a cercare un giaciglio sul soffitto della camera galleggiante sulle rive del Nilo, in cui eravamo ospiti
(e ho dovuto aspettare pazientemente che l’amato consorte entrasse nella doccia per poterla spingere fuori a colpi di giornale dopo averle dedicato il tempo di un servizio fotografico completo, fingendomi ammaliata e imbastendo pure una sceneggiata di grande costernazione per il fatto che se ne fosse andata così, all’improvviso….proprio di botto!).
Ma l’apoteosi di questi piacevolissimi incontri s’è raggiunta con lo scorpione (!) beccato a trotterellare baldanzoso lungo il corridoio di un agriturismo in Toscana, manco fossimo in mezzo alle dune o in piena ambientazione subtropicale.
E anche il quel caso il raccapriccio era solo mio perché per il resto la domanda che serpeggiava, nell’ammirazione generale, era, fondamentalmente, “come è arrivato fin qui?”, cosa che a me, a fronte della prospettiva di doverci dormire in quel posto, francamente, non sembrava il dettaglio più rilevante.
E un altro scorpione lo abbiamo incontrato nella Death Valley durante il romantico momento del viaggio di nozze:
“Guardaaaa: uno scorpioneeee!!!” - Sento esultare mio marito pregando disperatamente di non aver sentito bene.
E pare che il terrore (anche stavolta solo mio) sia così intenso che almeno in parte le mie preghiere qualcuno in cielo deve aver deciso di esaudirle visto che subito dopo aggiunge: “Uhhhh peccato, deve essere morto però!”.
Ma non faccio in tempo a riavermi che lo sento tirare fuori una brillantissima idea: “Ora lo fotografo: mettici il piede vicino però così rendono di più le proporzioni!”.
Non ci credo: vuole già farmi fuori? Ma non voglio nemmeno passare per la guastafeste e la musona di turno (del resto, quest’uomo, me lo sono sposato da soli 5 giorni e giusto giusto uno scorpione dovevamo trovare sulla nostra strada, oggi…), tuttavia mi arrischio a proporre uno scambio di ruoli: “Senti, facciamo il contrario: TU ci metti il piede vicino e IO fotografo”.
“È che io ho le scarpe da ginnastica, i calzini… perdiamo tempo: tu con le infradito fai prima!”.
Ahhhh giusto! Dunque è una mera questione di praticità: non vuole accopparmi, cuore mio!!
Non del tutto rinfrancata però butto lì un ultimo accordo:
“Almeno dagli una (piccola) botta col piede, TU CHE HAI LE SCARPE, così, tanto per sincerarci che sia stecchito veramente!”
E quello era solo l’inizio.
Tornando a questi giorni e alla falena cicciotta che svolazzava alle nostre spalle, dopo circa un’ora mi arriva un sms:
“Hai risolto poi con la falena?”
”Sì sì, non ti preoccupare: ora non ci darà più fastidio”
“Mica l’avrai ammazzata?!”
Non me la sono proprio filata e l’ho lasciata lì dove stava, ma una piccola vendetta me la devo prendere
“Ma no: l’ho solo accompagnata fuori usandole però tutti i riguardi: direttamente adagiata sulla ciabatta con la quale l’ho spiaccicata”.
Venti minuti di buco (immagino di imprecazioni) tra un sms e l’altro, poi la sentenza:
“D’ora in poi ti chiamerò Hannibal!”
Ma la vendetta si completa solo una volta che torno a casa e lo trovo agitato e contrito.
“La falena: non l’avevi uccisa! Sentivo ancora svolazzare, l’ho vista sul vetro, dietro la tenda, volevo farla uscire, invece si vede che ci sono andato giù pesante e le ho fatto male….non si muoveva più…”
“….E quindi?” lo incalzo piena di speranza
“Niente: l’ho buttata al secchio”.
Poi io sarei Hannibal! Che poi per inciso, la falena in teoria l’avrei solo uccisa, mica me la so’ magnata!
E comunque non l’avrei mai, mai e poi mai buttata al secchio.
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Nonostante ci sia l’operazione di pulitura dei carciofi, se è solo per due persone, è comunque una di quelle paste che si preparano nel tempo in cui si mette a bollire l’acqua e si scola la pasta.
Certo, dovendola fare magari per 10, bisognerà calcolare un po’ più di tempo…
Condimento validissimo anche per una saporita lasagna in bianco!
Ingredienti (x2)
250 gr di penne rigate
2 carciofi piccoli (o uno grande)
3-4 fettine di prosciutto di Praga
¼ di provoletta affumicata
1 spicchio d’aglio
Prezzemolo (o foglioline di menta)
Olio extravergine d’oliva
Sale
Pepe
Procedimento
Mettere a bollire l’acqua per la pasta.
Pulire i carciofi e tagliarli a lamelle sottili (non è necessario metterli in acqua acidulata considerando di usarli subito). Far imbiondire l’aglio tagliato a metà e aggiungere i carciofi facendoli saltare a fuoco medio.
Aggiustare di sale e pepe, cospargere di prezzemolo tritato (o di qualche fogliolina di menta spezzettata) e far andare qualche minuto.
Quasi a fine cottura (ci vorranno circa una decina di minuti) unire il prosciutto tagliato a striscioline e se è il caso aggiungere un po’ di acqua di acqua calda per tenere morbido il sugo.
Cuocere la pasta al dente, scolarla e saltarla con il condimento. Fuori dal fuoco aggiungere la provola grattugiata (se è troppo fresca, metterla per qualche secondo nel congelatore per facilitare questa operazione) e mescolare bene.
Servire caldissima con una spolverata di pepe.
Oh mamma... leggendo il tuo post mi è sembrato di vedere me e "dolce" metà-S.Francesco... Sai quanti "poverino/a/i, lascialo/a/i lì.." sento sempre anche io??? Che poi io voglio solo farli uscire di casa, possibilmente vivi... come hai fatto a dormire con lo scorpione (che per mio fratello è addirittura bello) sul soffitto???!! Baci, buona giornata
RispondiEliminaSemplice: ho vegliato tutta la notte!! Perchè anche se l'esemplare in questione era stato gentilmente accompagnato fuori dall'androne (per fortuna non era proprio in camera)chi mi diceva che non ci fossero anche altri componenti della sua allegra brigata?
EliminaUna notte di vero terrore, e per fortuna il soggiorno è stato molto breve!!
Grazie, un bacione, buona giornata a te!
Dopo questa carrellata sento che sto per svenire! Non so se più per il geco (mamma se è brutto porello!) o per lo scorpione sul soffitto. Rettili e insetti di tutti i tipi mi fanno venire la pelle d’oca. Hai presente l’elefante che trema davanti al topolino! Uguale..paro paro! Ti perdono lo spavento se mi concedi doppia porzione di questa pasta stra gustosa :D! Un baciotto, buona giornata
RispondiEliminaCara fede, succede anche a me credimi, ogni volta che trovo lui alle prese con qualche nuovo "amico". Soprattutto poi se nel frattempo ha deciso (e lo fa spesso) di ospitarlo in casa!!
EliminaPorzione tripla a tutte e due! (a patto che tu però porti uno dei tuoi dolci!).
Baciotti di buona giornata!
Bellissime foto, nonostante abbia paura di insetti e rettili!Bravissima!Il tuo piatto e ottimo!Un bacione!
RispondiEliminaGrazie infinite Lenia cara, ma lo sai che nella tua Grecia invece non abbiamo fatto incontri di questo tipo?
EliminaEcco perchè lì dalle tue parti ero così rilassata!!!
Tanti bacioni a te grazie dei complimenti!
ammappete hai uno zoo li'!!!!
RispondiEliminae' gia' tanto che non ti abbiamo vista usare tutto cio' per un sughetto!!dai che scherzo!
la pasta mi sembra ottima!
Cara carla non escludo che questo posso accadere prima o poi. ma il sughetto lo propinerei all'amico degli animali, ovviamente!
EliminaE considera che lo zoo in questione (a parte gli incontri esterni) si estende in 45 metri quadrati di casa...vedi un po' tu!
Bacioni!
certo devi amarlo molto! a me sarebbe bastato uno solo dei tuoi insetti ed affini per farmi morire d'infarto. ma quello che proprio avrebbe troncato di netto la mia "giovane" (ha ha ha) esistenza sarebbe stato il geco! come te li considero "coccodrilli nani" e mai e poi mai accetterei il benchè minimo contatto figuriamoci una convivenza. traslocherei in mezz'ora scarsa!
RispondiEliminap.s.: la mano che tiene il geco non è la tua veeerooo!!!
copio la ricetta e scappo!
Assolutamente noooo!! Penso che non potrei mai, mai decidere di guardarne uno così da vicino, per quanto invece a me facciano più impressione gli insetti, specialmente quelli con tante zampe o con le zampette molto lunghe tipo i ragni. Certo poi dormire con un geco sul soffitto, anche se in certi paesi li usano appositamente come antizanzare naturale...non è che mi piaccia tanto.
EliminaE quindi sì, l'unica spiegazione a tutto è l'amore!!
Grazie di essere passata, bacioni e buona giornata!!
ahahahahahaah mi son stramazzata per terra a leggere questo post! ammazza gli insetti ed altro che vi fanno compagnia ogni tanto1 Allora devis apere che io a parte essere aracnofobica. odio tutti gli isnetti.. o meglio mi spaventano..così da fare balzi ogni volta che vedo un'ape.. o una falena.. o altro.. amo solo i gechi.. difatti me lo son anche fatta tatuare... Lo scorpione? sarei morta.. visto una sola volta in campagna da mia zia quando ero piccola.. e a momenti mi prende un attacco!!!! ma la falena.. ahahaahahahah povera.. alla fine tantod etto.. tanto fatto.. che l'ha uccisa LUI!!!!! ahaha ottimo il tuo primo di oggi... baci e buona giornata :-)
RispondiEliminaVisto? perchè alla fine i nodi vengono sempre al pettine: e quindi si è ritrovato LUI a spiattellarla!!
EliminaIl geco in effetti porello, a parte l'estetica che lascia un po' a desiderare (almeno nei dettagli), non è proprio malaccio. e comunque sicuramente meglio di un insetto! Io mi sono rassegnata e diciamo che ormai non salto più (diciamo con minore frequenza), ma certo da qui a decidere di conviverci...il passo è ancora molto lungo!
Bacioni cla e buona giornata a te!!
la pasta è fantastica, ma anche i tuoi piedi sono notevoli!
RispondiEliminafirmato una patita del french (rigorosamente etero e per nulla feticista, quindi sinceramente ammirata! meglio specificare... girano di quegli psicopatici, in rete...)
No per carità, ci mancano gli psicopatici veri del web!
EliminaGrazie dei complimenti ma pur ammirando moltissimo anche io le unghie con il french, quella era ancora un "addobbo" del giorno del matrimonio perchè considerato il tempo che impiegano per farlo e la cura che bisogna averne dopo...non fa decisamente per me!
Mamma mia..passi per la falene, anzi quella egiziana è pure molto bella! Passino api, libellule e zanzare anche se quando le senti che ti ronzano attorno di notte a letto le mangeresti "vive..Ma gechi e soprattutto quello scorpione obeso..proprio no, mi terrorizzano!!
RispondiEliminaLa pasta invece l'adoro :) Baci
Al fatto che lo scorpione potesse essere obeso non avevo pensato, hai ragione cara ornella!!!
EliminaMolto meglio quello smilzo e biondastro del secondo incontro........anche perchè era stecchito!!!
Tanti bacioni a te, buona giornata!!
Io lascio tutto dentro casa...tranne le zanzare, quelle non le sopporto e a proposito di falena, c'è una leggenda anche su questo animale, dicono che porta bene. Per i carciofi non mi stancherei ami a pulirli e ne mangerei a quintali...anzi in questo periodo ne sono dipendente...ottima la tua pasta....ciao.
RispondiEliminaOddio no, pure la falena porta bene?? spero che mio marito non legga questa cosa: avrebbe un motivo in più per tenersele dentro casa!!
EliminaAnche io vado matta per i carciofi, anche se al contrario di te non mi entusiasma pulirli.
Grazie max, bacione, buona giornata!
MI sono divertita tanto a leggere questo racconto,mi hai fatto tanto ridere!!!!!Siete simpaticissimi!!!!!Il piatto e' straordinario...adoro i carciofi....poi con la pasta sono formidabili!!!!!!!Grazie pe ril commento ......buona vita e buona cucina
RispondiEliminaGrazie a te!!!!! bacioni a te e alle tue aiutanti in cucina e buona giornata!
EliminaTi pare a te che non passavo??? In realtà sono passata anche stamattina presto ma poi sono uscita di corsa se no perdevo il treno, e non per una falena...
RispondiEliminaIo sarei come tuo marito, salverei tutto. Stamattina ho tentato di salvare tre povere pollastrelle... ree di razzolare nel giardino e mangiarsi i fiori.. (ma che ce le hanno portate a fare...). Ma dicono che quello è il loro destino. Ho tentato di dire che il loro destino era quello di fare le uova, diventare vecchie e... fare un buon brodo. Niente da fare! Ho cercato di strappargliele letteralmente dalle mani. Ma sono fuggiti via. Ne sono rimaste 7. Ma credo ancora per pochi giorni! Che tristezza.
Per quanto riguarda lo scorpioncino, sono del parere che tuo marito ti volesse far fuori già durante il viaggio di nozze. Non hai elementi contrari. Si poteva vedere la grandezza anche vicino al suo scarponcino... Hehehehehe!!! Gli unici animali di cui sono terrorizzata sono i topi... ma per questo ho due gatte!!!
E adesso veniamo a quel favoloso piatto di penne con i carciofi, il praga, la provola... insomma... Per quanto mi riguarda non potevi scegliere ingredienti migliori! Ti dirò di più. Una mia amica mi ha commissionato un catering e mi hanno chiesto una lasagna con i carciofi. Beh. Io sta ricetta te la copio e ci faccio il lasagnone!!!! Buona serata!!! Adesso mi vado a vedere che altro mi sono persa qua sotto!!! Mannaggia... a forza di lavorare mi sto perdendo un sacco di belle ricette!
La lasagna in questo modo l'ho fatta anche io una volta: viene benissimo e molto gustosa! Vai: prova e famme sapè!
EliminaPovere gallinelle, tristi davvero certe pretese! Eliminate perchè si mangiavano i fiori del giardino...e sì, chi gliel'ha detto di portarcele allora? Mah: assurdo.
Passando a temi più leggeri (si fa per dire!): ah quindi pure tu dici che l'amato bene intendesse proprio farmi fuori lì subito all'stante? In effetti al termine di paragone che mi suggerisci, in quel momento non ho proprio pensato, mannaggia!!!Anche io faccio come te: sto fino all'ultimo secondo davanti al pc, poi mi scapicollo fuori a prendere il treno molto spesso arrivando in stazione pelo pelo!
Baci buona giornata!!!
mi piace il tuo blog :) splendide ricette e ti seguo con piacere :) se ti va passa da me anche se sono alle prime armi :) ciao :)
RispondiEliminaDiciamo che mi hai fatto passare l'appetito iniziale ;)
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