Il passo più difficile e insidioso dell’allestimento di una cena non è mettere d’accordo gli ospiti per fissare un giorno che vada bene per tutti: con un minimo di disponibilità reciproca e qualche rinvio, alla fine, è un dettaglio facilmente superabile.
Non è nemmeno stabilire il menu: dopo qualche incertezza iniziale e fugaci dubbi successivi, anche questo aspetto, prima o dopo, viene archiviato come “ostacolo superato”.
E non rappresenta un problema insormontabile nemmeno incastrare gli impegni in modo tale da farci scappare quell’oretta e ½ necessaria a farsi il giro di tutti i supermercati e le macellerie (o le pescherie, secondo i casi) per il reperimento delle materie prime.
Il vero, unico e grande problema, quando abbiamo ospiti, e un intero pranzo da organizzare, è tenere a bada lui, l’uomo di casa.
Arginare e convogliare la sua (onorabilissima, per carità) smania di essere d’aiuto in qualcosa e alleviarmi le fatiche delle varie incombenze.
Tempo fa (non senza una certa apprensione) gli affidai l’incarico di allestire la tavola, e vista l’agilità e la fantasia con cui, dopo i primi rudimentali risultati, tra una forchetta a destra e un tovagliolo dimenticato, si è subito dimostrato in grado di svolgere questo compito (producendosi perfino in originali e bizzarri origami con i tovaglioli di carta), per me la questione è ormai delegata in maniera definitiva: alla tavola pensa lui! Ma proprio in virtù dell’esperienza acquisita sul campo, questo non basta più: tempo 10 minuti e la tavola è un tripudio di eleganza, bellezza, fantasia e lui…di nuovo ciondolante per casa alla ricerca di cosa fare.
Per le restanti 9 ore e svariati minuti che ci separano dal momento della sveglia a quando i nostri ospiti suoneranno il campanello.
Per la sottoscritta è un fuggi fuggi continuo con relativa spunta delle cose da fare. Una tabella di marcia serrata in cui, con inflessibile precisione teutonica, farci scappare pure una mezzoretta di riposo per non incorrere nell’increscioso evento di stramazzare sul tavolo a metà cena bensì arrivarci, possibilmente pure io, in grado di godermela almeno un po’.
In tutto ciò mettiamoci che, almeno idealmente, amerei cucinare in silenzio, possibilmente da sola, magari ascoltando musica e preferibilmente quella “di yoga”, con versi di delfini, sciabordio di onde, fluttuare di suoni, vibrare di temporali estivi.
Ma essendo la cucina solo un angolino dei 45 metri quadri dell’intera casetta, mi rendo conto che la pretesa sarebbe eccessiva. Mi accontenterei quindi del silenzio.
O perlomeno di non avere altri motivi d’ansia che quelli strettamente legati alla riuscita delle pietanze sui fornelli.
Siccome però la noia potrebbe essere sempre in agguato, a scongiurare questa eventualità, come un fido angelo custode, pensa lui!
Che, per una sorta di solidarietà inconscia e insopprimibile verso il mio (presunto) affanno e sempre nella smania di rendersi utile a tutti i costi, riesce a tirare fuori trovate davvero geniali, come quelle che, a puro titolo esemplificativo, vado a illustrare:
Giorno di santo Stefano, genitori attesi per pranzo, ore 12: lo vedo tirare dentro la scala dal balcone e andarla ad aprire in un angolo del salottino, giusto sopra la tavola appena apparecchiata (magistralmente, e proprio da lui). “Che fai amore?” butto lì con apparente indifferenza mentre un fumo nero e denso inizia a sprigionarsi dalle orecchie. Ma il tono, mi ripeto come un mantra, deve risultare il più possibile conciliante e tranquillo, che un atteggiamento ostile produrrebbe l’effetto contrario e la cosa (qualsiasi cosa stia macchinando) rischierebbe di prolungarsi oltremodo. “Pensavo di togliere quelle piccole macchie di muffa lì sopra, vedi? Ho intriso questo straccio di candeggina e ora lo passo velocemente, ma non preoccuparti faccio subito!”.
Preoccuparmi io? E perché mai. Azzardare l’ipotesi che possa trattarsi di un intervento quantomeno intempestivo potrebbe avere come effetto quello di vederlo mettersi di punta fino a che non ha passato lo straccio (intriso di candeggina, si badi bene, non di aroma di lavanda o di limone) su ogni centimetro di tutte e quattro le pareti. Percui decido che no, non è assolutamente il caso di preoccuparsi: apriamo tutte le finestre e congiungiamo le mani pregando che la muffa (che non è fiorita improvvisamente stanotte, ma sta lì da almeno un anno) decida di andare via, almeno lei, il più in fretta possibile.
Cena di un sabato qualsiasi con due coppie di amici, ore 19: ho appena finito di infornare, rimestare, affettare, predisporre. Ho perfino messo su l’acqua per la pasta, è tutto pronto, posso concedermi il lusso di sedermi in balcone a tirare il fiato.
Ma ecco che lo vedo procedere, sempre con la scala sottobraccio (deve avere un qualche effetto tranquillizzante e consolatorio su di lui), dritto nell’angolo cottura, aprendola esattamente al centro e facendo capolino sulla sommità dei pensili con aria interrogativa.
“Che fai?” domanda di rito con relativa deglutizione di tante altre parole aggiuntive. “Ho deciso di tirare giù tutte le tazze dei viaggi per pulirle, ricordi che me lo avevi chiesto, perché tu lassù non ci arrivi?” ascolto mentre cerco di riandare con la memoria a qualche inafferrabile decennio addietro in cui devo aver incautamente fatto cenno alla questione e al contempo mi sforzo di ignorare il sottile riferimento alla mia non proprio ragguardevole altezza.
“ma non preoccuparti” mi rassicura subito dopo “non le lavo mica adesso, le tiro solo giù!!”
Ahhhhhh, ecco, e io chissà che mi credevo!
No, e chi si preoccupa, pure stavolta? È talmente vasta questa casa che una trentina di tazze poggiate per terra cosa vuoi che inficino in termini di spazio vitale da dividere, presto, con altre quattro persone?
Sabato scorso, sempre genitori a cena, sempre ore 19 o giù di lì. Stavolta la casa non c’entra, stavolta l’ansia galoppante è andata al tempo che scorre e direttamente alla notte successiva, quando “entrerà l’ora legale” e quindi, nel tardo pomeriggio, lo vedo armeggiare affannosamente con tutti gli orologi di casa.
Mestamente domando: “che fai?”
“Rimetto l’ora almeno mi porto avanti per domani…” che è domenica e non abbiamo nulla da fare se non, al massimo, rimettere a posto casa (e quindi, volendo, pure tutti gli orologi, nostri e dell'intero vicinato) vorrei replicare, ma invece mi limito a specificare: “Ai miei penso io, non ti preoccupare!!!”.
Mossa incauta, perché dimentica io, ma pure lui, del cambio di orario effettuato a singhiozzo, guardiamo ora l’uno ora l’altro dei quadranti fino a non sapere più che ore sono e a ritrovarci, come se niente fosse, a un quarto d’ora dall’arrivo degli ospiti pensando di avere ancora un'ora a disposizione e con tutte le tartine ancora da preparare.
Ma come al solito, interviene lui a risolvere la questione e a dissipare l’ansia.
Stavolta non armeggia con la scala, non si aggira per casa con stracci intrisi di candeggina, non sparge tazze polverose sul pavimento…..semplicemente decide, eleggendo tra tutte quelle disseminate per casa esattamente la presa di corrente dell’angolo cottura, di prendersi cura di sé e della sua sinusite
@@@@@@@@@@@
Per la Festa del papà, rimandata a sabato dal momento che cadeva di lunedì, abbiamo organizzato (tra una seduta di aerosol e una tinteggiata alle pareti), un informale e allegro “pizza party”.
3 teglie farcite ognuna in due modi diversi per un totale di 6 diversi tipi di pizza così articolati:
-patate mozzarella e rosmarino
-pomodori freschi e origano
-fiori di zucca e alici
-funghi salsiccia e mozzarella
-provola e melanzane
E la zucchine, prosciutto cotto, gorgonzola e radicchio in questione.
Ingredienti:
Per la ricetta della base, ormai stracollaudata, vi rimando qua
Per farcire:
1 zucchina grande o 2 piccole
3-4 fettine di prosciutto cotto
Gorgonzola dolce a piacere e secondo i gusti (calcolando che ci sta molto bene)
Qualche foglia di radicchio
Sale
Olio extravergine d’oliva
Procedimento
Dopo aver steso la pasta nella teglia oliata, ricoprirla di zucchine affettate sottilmente, salare, cospargere ancora con un filo d’olio e infornare alla massima potenza per una ventina di minuti circa
o comunque fino a quando il bordo inizia a dorarsi. A quel punto aggiungere le fettine di prosciutto cotto (che messo all’inizio si seccherebbe troppo)
e infornare per qualche altro minuto. Appena estratta dal forno unire fiocchetti di gorgonzola lasciando che si sciolgano con il calore della pizza
e rifinire con foglie di radicchio spezzettate.
......Oltre, naturalmente, a tante altre cose sfiziose di accompagnamento.....
Cuoricini di panbrioche con formaggio cremoso alle erbe e pomodori secchi |
peperoncini ripieni di tonno |
Quadrotti di torta salata al formaggio, prosciutto cotto e olive |
Ciliegine di mozzarella |
Fiore di golfetta e crackers all'acqua |
Ciotoline sparse di olive marinate |
Tartine con crema di carciofi e provolone dolce |
Grissinoni al sesamo con prosciutto |
Ciotoline sparse di salame piccante, provolone dolce e carciofini |
passare qui da te la mattina è una benedizione che regalerà il sorriso a tutta la giornata :) Di sicuro non corro il rischio di tenere a bada l'uomo di casa preso da smanie "soccorritrici"! Quando poggia il latoB sul divano davanti alla TV non c'è pericolo che si schiodi, anzi proprio finisce in un'altra dimensione da tutto ciò che c'è intorno! E non so se dire per sfiga o per fortuna visto che le poche volte ceh azzardoa chidere un aiuto mi tocca rifare tutto in doppio!!! Alla prossima cena/pranzo cmq io fossi in te togliere di giro la scala :))
RispondiEliminaUn bacione, buona giornata
P.S. a parte tutti gli stuzzichini sfiziosi...quella pizza è una favola ^_^
Fede innanzitutto grazie mille delle parole bellissime! Mi hai fatto sganasciare pure tu, immaginandoti sollevata dal rischio delle smanie soccorritrici della tua dolce metà....insomma: come la metti la metti sti uomini fanno sempre danni!!
Eliminaterrò presente il prezioso consiglio: in effetti non ho mai pensato di far sparire la scala (non saprei dove nasconderla, ma potrei sempre chiedere la complicità della ragazza del piano di sopra!)
Tanti bacioni, buon fine settimana!
Beh, considera la buona volonta'! Il mio , quando organizzo cene, va in ansia e quindi per rilassarsi non fa nulla...devo pregarlo perché la pianti di giocare ai solitari a pc e almeno mi dia una ramazzata a terra! E devo pure andarci con un tono cauto e remissivo, altrimenti ottengo l'effetto contrario e mi si immusonisce pure per tutta la serata! Ah, son soddisfazioni! Che dire mi hai fatto sorridere in una mattinata di viaggio verso Milano, grazie! E la pizza e' proprio goduriosa! Ciao!
RispondiEliminahai capito qual è il fatto Mila?? che se usi il tono sbagliato ti mettono pure il muso, sti permalosoni! Dunque succede anche a te?? beh, non sai quanto sia sollevata di poter condividere!!
EliminaMi hai fatto sorridere anche tu: il solitario al pc a oltranza pur di sfuggire a qualche incombenza è troppo forte!! (ma pensa che mi sto augurando che mio marito legga e prenda spunto.....)
Grazie infinite a te, tanti bacioni e buon fine settimana!
ahahahaah ti giuro mi son crepata!! Io leggo tuttissimi ed attentamente i tuoi post così lunghi e divertenti lo sai no? Il tuo uomo è un taglio!!!! davvero.. ma come gli vengono in mente quelle cose "inutili" da fare poco prima dell'arrivo degli ospiti!ma l'aerosol.. è il massimo!!!! ahahaahahahah
RispondiEliminaps: bellissima la tua cucina con tutte quelle tazze sopra!!!!
comunque posso dirti una cosa.. meglio lui chele fa quando gli pare.. ma almeno le fa.. che io un intero week end a chiedere al mio fidanzato di scendermi una busta dal soppalco.. e ad oggi..è ancora là sopra.. grrrrrrr Ottime le pizzeeeeeeeeeeeeeee.. baci e buona giornata :-)
Beh! anche tu hai ragione, in effetti tra i due "mali" non saprei quale scegliere. Ma se ti può consolare, posso dirti che il mio, così sollecito e premuroso in occasione di cene e pranzi, diventa come il tuo per il resto del tempo. Con qualche eccezione: ripara lesto le mollette dei panni che mi si aprono in due quando la molla schizza fuori però la lavatrice che se ne va in giro da sola ogni volta che centrifuga ho imparato a rimetterla a posto da me perchè dopo 2, 3, 7 volte che gli chiedevo di farlo ci ho rinunciato!
EliminaCe vo pazienza....
baci claudietta bella: buon fine settimana!!
quante cose buone hai preparato, io non resisterei e le assaggerei tutte! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaPure io non ho resistito e ho assaggiato proprio TUTTO!
EliminaGrazie silvietta, baci e buon weekend!
un pizza-party a cui avrei volentieri partecipato... ed avrei assaggiato (mangiato, vah) tutto, ma proprio tutto!
RispondiEliminaQuanto alla tua dolce metà... se non fa ridere te (quanto ti capisco, in certi frangenti sarebbe meglio non fosse così solerte) almeno ha fatto ridere noi...
Grazie per l'ironia che metti sempre nei tuoi post; dote rara e preziosa che mi strappa sempre ben più di un sorriso!
Anche tu mi sei mancata! Un abbraccio e a presto
Grazie a te, delle parole sempre belle e dolci che mi scrivi!
EliminaBacioni grandi e buon fine settimana!
Mi hai fatto morir dal ridere:-) e' vero gli uomini riescono a farti perdere tempo e pazienza in maniere che noi non ci immagineremo mai! Come pulire la muffa prima dell arrivo degli ospiti :-D non ti dico cosa combina il mio ... Anche perché ho la cucina come la tua e in due non si lavora bene! Pero ' devo dire che lo hai festeggiato alla grande! Belli i pizza party:-)
RispondiEliminaAnche tu una microcucina, allora mi capisci bene!! No, in due in una cucinetta così striminzita non si lavora affatto bene!!
EliminaGrazie ombretta, baci!
Che ridere...certo che sei ammirevole anche come pazienza! Io già che alla parola "ospiti" devo avere tutto sott'occhio e se succedono imprevisti mi prende un'ansia tremenda :-) A parte che il mio agapi per le cose di casa è negato oltre ogni immaginazione per cui preferisco che vada veramente a fare una passeggiata quando abbiamo ospiti a cena o a pranzo! Fantastiche le pizze e tutto il resto sei veramente brava!! Bacione buona giornata
RispondiEliminaE ci va veramente, il tuo agapi (che dolce il suono di questo vocabolo) a fare una passeggiata? Perchè il mio da qua non schioda nemmeno con le cannonate!!!
EliminaGrazie di tutti complimenti ornella cara, ti abbraccio forte, buona domenica!
Santa Luna dovrebbero chiamarti! Quando ho ospiti a cena ho già l'ansia, se dovessi anche esercitare la pazienza che hai tu, diventerei ancora più nervosa! :-)
RispondiEliminaMio marito mi aiuta, però, non devi dirgli cosa deve fare, altrimenti si offende e dice che se gli si sta troppo addosso, lui non riesce ad essere produttivo. Che pazienza!
Anche in questo momento di fronte ai tuoi deliziosi e golosi stuzzichini sto esercitando la pazienza di non assaltare il monitor, ma la tentazione è forte! ^-^
Cara Luna, leggerti è sempre un piacere, riesci a coniugare ironia, intelligenza e leggerezza! Brava! :-)
Un bacione
E tu sei sempre tanto cara! grazie Giò!! Dunque sti mariti sono veramente, più o meno, tutti uguali, anche se almeno il tuo, a patto di non stargli addosso, qualche aiuto te lo fornisce...ehhh che pazienza che ce vo!
Eliminatanti bacioni e buona domenica!!
Ho trovato sganasciante l'episodio delle tazze...ma come gli sarà venuto in mente di fare le pulizie di pasqua a ridosso di una cena?? E' un mito, quest'uomo e tu...l'hai vinto!!! Complimenti per le pizza e tutto il buffet! un abbraccio e anche qualcuno in più, ovviamente... ;-)
RispondiEliminaAh guarda, come gli venga in mente lo sa solo lui!
Eliminama solo in condizioni particolarmente disagiate e momenti assolutamente proibitivi, attenzione! Che la voglia di dedicarsi alle pulizie pasquali non gli spunta certo durante una giornata di libertà completa in cui potrebbe dedicarsi, che so, magari a lavare i vetri o le inferriate, hai visto mai??
Cara Fra, ti abbraccio molto forte anche io. Grazie!!!
Eccomi qua!!! Ti stavi chiedendo che fine avessi fatto???? Poi te lo spiego in uno di quei viaggi che faremo insieme verso roma!
RispondiEliminaAllora, analizzando riga per riga il tuo post, rimango della mia idea! Coppia ben assortita, non ti poteva capitare di meglio! E' letteralmente unico, anche se capisco che in certi momenti ti potrebbe anche far uscire il fumo dalle orecchie... (perché dalle orecchie e non dal naso?, bah, lo vedi che anche tu sei un tantino particolare???).
E poi leggendo ho scoperto di avere una reggia: pensa io ho addirittura ben 47 mq calpestabili! Cavoli!!! e io che mi lamentavo! La collezione delle tazze da collezione mi ha fatto tornare in mente quando la facevo anche io con la mia dolce metà... ma è passato un secolo!
Però adesso bisogna pure soffermarci sul tuo menu. A dirti la verità avrei voluto esserci anche io, se ti va invitami la prossima volta. In cambio ti tengo a bada il marito!!!! hehehehe!!
Cara Luna, avrai capito che sti giorni sono incasinata persa... Ho visto un altro post che mi sono persa qua sotto e adesso vado a dare un'occhiata. Ma anche qui ti faccio una domanda che ti ti ho fatto in risposta a un tuo commento: Hai per caso un paio di scarpe viola???? Pensa anche che sono matta, sei autorizzata. Ma poi ti spiego!!! Baci e buona notte che se non mi sbrigo a andare a nanna domani la vedo duraaaaaaaa!
E sì che mi chiedevo dove fossi finita: mi mancavi!!! Perchè sei un mito! vai di corsa, sei incasinata, però ti vai a leggere pure gli arretrati, "analizzando riga per riga" e mi regali commenti lunghissimi che a me piacciono tanto (mi sembri me quando la mattina vedo che mancano 9 minuti al passaggio del treno, per arrivare in stazione ne impiego 7 e sto ancora cliccando su "rispondi" in qualche blog....)! Poi scopro che anche tu hai una microcasetta, anzi scusa, una reggia di ben 47 metri quadri e questo ti rende ancora più simpatica e affine!!! Infine trovo geniale la tua proposta che terrò assolutamente in considerazione: alla prossima occasione sei la prima invitata! oltre che per il piacere di averti qua, soprattutto perchè se magari arrivi qualche ora prima sì, mi tieni a bada il marito!!!
EliminaIl fumo, giusto: perchè dalle orecchie e non dal naso? non ci avevo pensato! Mah!!
Bacioni grandi, immensi e buona domenica cara Elly!!!
Da sempre ho cerduto che la pazienza e' una virtu' solo al femminile!!!!!!!!!!AAAHHHH!!!!
RispondiEliminaMamma mia questo post e' da capogiro.....non saprei proprio da dove iniziare a mangiare...ho deciso prendo tutto!!!!!!Grazie pe ril commento!
Vai, accomodati pure! Grazie a te e tanti baci!!!
EliminaCome e' vero quello che scrivi, organizzare una cena e' una vera corsa contro il tempo...un' infinita' di cosa da ricordare e figurati se non dimentichi qualcosa!!! Io ti confido che per cene importanti se posso il giorno prima lo prendo di ferie...so pazza ahimè!!!! Ma il risultato delle cose fatte con calma ripaga sempre, Kiss e bacio
RispondiEliminaDeliziosa la cucina;-)
Fede: sono assolutamente d'accordo e non ti reputo affatto pazza perchè se posso il giorno prima di ferie me lo prendo pure io!!!!
EliminaAltrimenti altro che ansia..ma a volte purtroppo non è possibile, allora faccio i salti mortali per gestire le paranoie fantasticando su come sarebbe stato se avessi potuto fare tutto con calma.....perchè poi la questione vera è che, a parte l'ansia, facendo tutto di corsa i preparativi e il piacere di cucinare manco te li godi!!!
bacioni, buona domenica!