"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

martedì 24 aprile 2012

Olanda o Turchia? Istanbul: un piede di qua uno di là


Il dubbio in effetti ci ha sfiorati. Nonostante le pessime condizioni atmosferiche, almeno iniziali, non dessero agio di ulteriori approfondimenti, quel profluvio di tulipani a ogni angolo della città ci ha fatti realmente credere, per un attimo, di aver sbagliato posto.


Ma a fugare dubbi e successive domande a cascata ha pensato la fida Routard che con spirito quasi materno ha rivelato, fra le sue righe, una notizia quasi sconcertante: il tulipano non sarebbe in realtà di origine olandese ma turca! Inconfutabilmente, fin nel midollo.


E infatti ne abbiamo trovati in ogni dove,
 di ogni specie e colore,


 più che in qualsiasi altro posto dell’Olanda.
Sempre in tema di paralleli, un tempo pensavo che il Marocco rappresentasse una sorta di viaggio sensoriale, fatto di colori pieni e di odori pungenti, ma non l’ho mai creduto fino in fondo: mi era stato descritto così, ma non ho avuto la stessa percezione visitandolo; non ho ricordi particolari in questo senso, ed eccezione della Medina di Fes e dell’area riservata alla concia delle pelli. Ma lì, più che di un viaggio sensoriale, parlerei di un vero e proprio pugno nello stomaco.
Il significato di questo concetto invece l’ho appreso (e vissuto) pienamente a Istanbul.
Che si ama o si odia, senza mezzi termini, a seconda di come ci si lascia colpire.
Perché che colpisca al cuore e  poi a tutti gli altri sensi, questo, almeno, è un dato certissimo.
Non fosse altro che per schivare i velocipedi di ogni sorta e farsi strada fra il brulicare incessante di persone, di ogni razza e cultura (non per niente si sta con un piede in Europa e l'altro in Asia...).
Non esiste via tranquilla, angolo appartato, segmento di città dove rilassarsi e riprendere fiato in santa pace (e lo diciamo noi originari di Roma, non di un paesino arroccato in montagna o sperduto in campagna).
Ovunque si assiste al via vai di un formicaio intento a un’opera senza fine.
Con la pioggia o con il sole.
Col caldo o col freddo.
A destra, a sinistra, dentro nelle moschee, nella profondità dei monumenti sotterranei o nel labirinto di negozi a scatola cinese, con tutto esposto, dai fili argentati dell’albero di natale ai coniglietti di pasqua, senza soluzione alcuna di continuità fra una stagione e l’altra, fra una festa (religiosa?) e l’altra.
E pazienza se il 90% della popolazione è di fede musulmana e a ricordarcelo c’è il canto del muezzin più volte al giorno.
Quel mare su cui la città sorge, quel Bosforo lì, col suo Corno d’Oro, rischia di passare quasi del tutto inosservato se non fosse per un paio di ponti che lo attraversano e che rappresentano l’altra metà del cielo, quella intenta alle attività marinaresche, dove oltre  a pescare
si va a mangiare il pesce, cucinato al volo (oserei dire "espresso" senza tema di smentita..)



o a comprare esemplari (sulla cui freschezza nessuno, credo, avrebbe da eccepire)


pesati alla meno peggio su affascinanti statere di qualche vita fa.
È una girandola di colori e di odori, quell’immenso  souk, il Gran bazar, che sarebbe il più grande mercato coperto del mondo.
Tra cascate di luci calde e affascinanti

Abbaglianti ceramiche


Spezie inebrianti



Irresistibile frutta secca
e svariate tipologie di tè
Ti avvolge e ti risucchia nei mille rivoli delle sue strade.
Ma una marcia in più ce l’ha quel ben più spartano e meno pubblicizzato souk egiziano, dove oltre a tutto quanto di cui sopra, si trovano intere vie dedicate a stoffe e tessuti,
abiti da sposa e sposo già confezionati,


e vere e proprie cataste di accessori luccicosi
fra i quali districarsi risulta davvero complesso…
Fra una decisione e l’altra poi, può capitare perfino di imbattersi (finalmente, veniamo a noi!) nel più grande pirottinificio di tutto il comprensorio e trasecolare di fronte a tanta grazia, tutta quanta in una sola volta!
Oppure di girare l’angolo e trovare, dopo le bancarelle di bulbi e semi, volatili e pappe per cani vendute sfuse, grossi bidoni di strani esseri viscidi e  appiccicosi
 che apprendiamo essere semplici… sanguisughe.
Vendute in quantità industriale.
Perfino i grandi monumenti rischiano di passare inosservati davanti ad assalti sensoriali di questo genere.
Ma qualche palpito ancora ce lo riservano la maestosa Santa Sofia (che con la santità ha poco a che vedere trattandosi - dopo peripezie varie e cambi di destinazione d'uso- del monumento alla divina saggezza…),
il conturbante palazzo Topkapi, 
con il suo harem
E la splendida Moschea blu,
Ma è nei sotterranei di questa strana megalopoli che si nasconde la vera meraviglia,
 il monumento più bello mai visto in tutta la mia vita, quella Basilica-Cisterna che si presenta come una fitta selva di colonne come sospese sull’acqua,
 al termine della quale (una volta che si è riusciti a districarsi) andare a scovare le due gigantesche teste di Medusa: una inclinata,

 l’altra capovolta
che fanno da basamento ad altrettante, ciclopiche colonne.
Nemmeno qua sotto pare sia disabitato, vista la cospicua popolazione ittica che si sguazza allegramente intorno durante il nostro giro….
Il capitolo cibo riassume tutte le anime di questa città:
dai fantasiosi mezze (aperitivi-antipasti)



da accompagnare in religioso silenzio alla meravigliosa piadina (ma è solo per capirci..)
messa in forno a ogni ora da laboriosi Piadinari
 Passando attraverso kebapi di ogni forma e tipo


Gustose minestre di lenticchie rosse con cui aprire il pasto
Coreografiche “zattere” di focaccia farcite di formaggio di pecora e pezzettini di carne di montone (perché il salame qua no, mai sia!)

Fino alle mille e una sfoglia degli affascinanti borek (serviti anche alle 6 di mattina per colazione sul volo, turco manco a dirlo,  per Dubai..)
 O a depurativi succhi (anche) di melagrana venduti agli angoli delle strade
Così come i provvidenziali simit (ciambelline di pane al sesamo), giusto quando uno ha un piccolo buco allo stomaco ma il dolce no, il salato nemmeno e quello di cui avrebbe voglia sarebbe più qualcosa di buono….
Da prendere al volo da un carrettino ambulante
o da andare a cercare in una di queste catene di panetterie
 che in fatto di dolci e lievitati la sanno davvero bene e molto lunga (prendere nota, eventualmente, anche di questi dolcetti alla cannella:

davvero stratosferici!!)
Magari come alternativa (meno zuccherina) ai trionfali dolci tipici.
Che però sono belli da morire, 
in tutto il loro profluvio di colori,
 forme,
 accostamenti,
ma indubbiamente da picco glicemico al solo guardarli.
Presentati a cascata
A muraglia golosa
Grondanti miele
Trasudanti zucchero
Tracimanti calorie
Avvolti in paste croccanti
O sormontati di frutta secca intera...
...o in granella...
Nascosti fra zuccherosi, velati, pendii
O mollemente adagiati in ciotoline sparse

In un turbinio di afrori dolciastri e, già solo quelli, abbastanza appiccicosi...
Poi sorprese tecnologiche più o meno inaspettate e (chissà perchè) vanamente agognate dalle nostre parti: il tram è dotato di tornelli in entrata e in uscita, tanto per rendere la vita di eventuali scrocconi leggermente più faticosa. E il biglietto non è di carta da usare e gettare via in montagne di rifiuti, ma è costituito da semplici gettoni da restituire e riutilizzare ancora e ancora…
Affascinati da tanta arguzia, storditi dai colori, inebriati dagli odori, ci immergiamo, totalmente e nostalgicamente, in questo splendido stile di vita Alaturka.
Anche grazie all’alberghetto (davvero di pochissime pretese ma decoroso e soprattutto pulito) situato direttamente a ridosso del pullulante Gran Bazar.
Se voleste farci un pensierino (e non vi spaventa qualche traccia di muffa alle pareti, ma siete tipi che badano soprattutto al sodo), questi sono i riferimenti:

-Meddusa Hotel,
Nurosmaniye Cad. No:5, Cagaloglu – Istanbul

Per mangiare un kebap seduti a un tavolo (di un locale certamente turistico, ma davvero molto carino, con cucina a vista e panificatori all’opera), a prezzi modici:

-Konak Kebap
Şahkulu Mh., 34420 Beyoğlu/Istanbul

 Della catena di panetterie s’è già detto, che altro? Ah sì: cambiate i soldi subito, non appena sbarcate dall’aereo. Perchè è vero che il cambio è meno vantaggioso, ma potreste incorrere nell’inconveniente di non avere spicci per la metro e di dover ripassare, con armi e bagagli, il metal detector solo per rientrare in aeroporto e raggiungere nuovamente l’ufficio cambi….
 E buon viaggio (io, intanto, sono felice di essere tornata e di ritrovare tutti voi!!)

21 commenti:

  1. a Dubai avete assaggiato i favolosi datteri ripeini di pistacchio e ricoperti di cioccolata? dopo il succo di melagrana, sono la cosa più golosa che io abbia mangiato laggiù...

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    1. Li abbiamo mangiati ripieni di mandorle! E poi i pistacchi da soli, a volontà, che sono, insieme a tutta la restante frutta secca, la golosità in cui non smetterei di tuffarmi!!
      Un bacione vale!

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    2. Hai fatto un reportage di viaggio, anche fotografico, magnifico. La sua bellezza sta nell'aver raccontato anche del "come si mangia", oltre che delle bellezze locali, raccontando così un po' anche il "come si vive".
      Sai che l'avevo letto da qualche parte che i tulipani in realtà non sono di origine olandese, ma che in Olanda ne hanno fatto un commercio tale da diventarne quasi i padroni, però non mi ricordavo più da dove venissero, ed ecco qua!

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  2. Stupenda!!!Instanbul è una di quelle mete che ho nel cuore e che prima o poi ci organizzeremo per andare a conoscere.Nel frattempo grazie del tuo racconto e degli scatti che fanno viaggiare un po' la mente!!!
    Bentornata, un abbraccio forte ;-)

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    1. Allora ti auguro di riuscire a organizzarti prestissimo e di andarla a conoscere perchè merita davvero (e pensare che io invece non la consideravo proprio: è stato mio marito a insistere per andarci..!)
      Grazie a te, tanti baci, felice di averti ritrovata!

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  3. Che bel reportage!Molto ricco di informazioni,sapori,odori e delizie!!Mi hai fatto viaggiare,carina!Grazie!
    Un bacione!

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    1. Lenia, sono contenta che ti sia piaciuto: grazie a te, ti abbraccio forte!!

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  4. Ossignurrrr che viaggio favoloso!!!!!!!! quanti tulipani.. ed io chepensavo ne evddi in quantità solo in Olanda!!!! Bel reportage.. e foto magnifiche.. complimenti.. e bentornata! baci e buona giornata .-)

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    1. E di quanti colori poi! Me ne sono portata via una decina di bulbi, sperando di riuscire a vederli spuntare così come quelli che avevo preso in olanda!
      Grazie claudietta, bacioni a te, e bentrovata!!

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  5. La mia lunetta! Bentornataaaa! Ma che bel reportage, succulento, profumoso, goloso, calorico, invitante ci hai preparato! Strano, però... stavolta niente animaletti strani? nemmeno un gechino piccolo piccolo? Attenta, guarda bene dentro la valigia, non si sa mai!
    Ci hai riempito di profumi, di colori e anche di voglia di farci un salto. E' uno di quei viaggi che mi piacerebbe fare. Chissà un giorno...
    Un abbraccio grande e ti aspetto tutta pimpante a riprovare qualche ricetta di qualcosa che ti abbia colpito in maniera particolare! Bacione!!

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    1. Ecchela!!!! Ciao Elly bella! come ti ho già detto, non me ne sono fatta un cruccio ma mi sei mancata anche tu!!
      Quanto agli animaletti strani...ora che ci penso mi pare di no...insomma, a parte bulbi e spezie in quantità industriale (più una chilata di hennè, un kit per l'incenso e una scatolina di coni al sandalo con i loro odori mischiati tutti insieme..) che i poveri cani poliziotto della dogana avranno starnutito per due giorni di fila..credo di non essermene portati dietro! ho svuotato e riportato la valigia dai miei (perchè qua non c'entra!), spero non salti fuori lì a casa loro!
      Prima o poi tornerò anche a cucinare, ho una marea di ricette in sospeso (tipo quelle di pasqua, per fare un esempio) ma ti confesso che al momento, con la mente ancora in vacanza...voglia di cucinare zero! Ma tornerà!!
      Intanto mi spulcio i tuoi arretrati e ti abbraccio forte forte.
      Baci!!!

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  6. io invece amo moltissimo Istambul mi affiscina la citta'con i suoi profumi, colori e sapori e la storia che si respira ad ogni angolo, il fascino dell'oriente e di quello cje la citta'ha rappresentato allínterno di un intero continente!...insomma potrei continuare allínfinito!

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    1. ..e io ti seguirei nella lettura infinita perchè spero si sia capito che ha conquistato, subito e irrimediabilmente, anche me, proprio per tutti i suoi contrasti e le sue peculiarità di una città che è un po' orientale un po' occidentale, un po' calda un po' fredda (anche climaticamente), un po' questo e un po' quello. Semplicemente magnifica.
      un bacione grande lucy, buona giornata!!

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  7. se voglio farci un pensierino?!!?
    voglio partire subitooooo!!!!!
    che viaggio meraviglioso!!!! sono anni che sogno di andare a Istanbul e dopo il tuo splendido racconto...ancor di più!!!!
    vorrei ammirare la meravigliosa moschea blu! e i sotterranei?! già dalle tue foto si sente una grandissima suggestione!!
    e tutti quei piatti tipici!!!
    MERAVIGLIOSO!!!!!
    Grazieeeeeeee

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    1. Chiaretta bella!! A posteriori posso dirti che 3 giorni sono davvero pochi: molte altre cose avremmo voluto vedere, e calcola che siamo dei grandi camminatori, ma l'estensione della città è davvero notevole, tante zone abbiamo dovuto per forza saltarle: un giro per le mura lungo i bastioni per esempio non siamo riusciti a farlo.
      In aeroporto al ritorno da dubai poi abbiamo incontrato delle persone che avevano fatto un tour della cappadocia e raccontavano meraviglie su meraviglie..insomma, diciamo che abbiamo avuto un assaggio di turchia, ci siamo fatti un'idea di massima assaporando intanto la sola istanbul, tanto per farci venire voglia di tornare con più calma, estendendo la visita a tanti altri posti dei dintorni!
      Grazie a te, dai dai organizza e vai così nel frattempo mi racconti tu!!!
      tanti bacioni enormi!!!

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  8. Stavolta sono io che rimango totalmente soggiogata dal tuo post, da questa cascata di immagini, didascalie suggestive e dalla voglia che trasmetti di includere la finora bisfrattata Turchia tra le mete papabili per le vacanze!

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    1. L'avevo esclusa anche io finora, pensa! è stato mio marito a premere per istanbul e ora posso dirti: meno male!!!
      Poi ci sono di quegli hammam per giocare alle signore....
      Un bacione, grazie di essere passata!

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  9. Che bel reportage: sono stata in Turchia almeno 5 anni fa e mi sono trovata benissimo,mi è piaciuta tanto la Cappadocia, un abbraccio SILVIA

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    1. ....e quella sarà sicuramente una delle future mete da aggiungere ai progetti di viaggio!!
      Abbracci forti a te (spero di riuscire presto a postare la ricetta che ho in sospeso per il tuo contest da prima di pasqua!!).

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  10. ciao, sono stata attirata dal titolo del tuo blog, davvero interessante e mi ritrovo catapultata in un mare di sapori, odori, musica, suoni, colori, gusti....che viaggio bellissimo. Complimenti! ciao

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    1. Ciao, benvenuta! Grazie mille dell'apprezzamento!!!
      baci, torna a trovarmi!

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