Che debba essere prima di tutto, essenzialmente, un piacere, ogni tanto tendo a dimenticarlo e le maratone cuciniere di quando c’è gente a pranzo rischiano di diventare, tristemente, solo una gran fonte d’ansia.
Che possano essere anche solo in parte godute da chi le fa, sono incline a non considerarlo proprio.
Stavolta però no!
Me la sono presa con calma e goduta alla grande.
Buttandomi, tanto per cominciare, su cavalli di battaglia noti e che non tradiscono (quasi) mai.
E già lì la metà del lavoro era fatta.
Niente sperimentazioni azzardate, nessun buco nero di incertezza sulla riuscita di ardui accostamenti di sapori, perfino niente spezie, che già solo a nominarle a certa gente viene l’orticaria!
(e quando dico che mio padre è costretto a mangiarsi il riso al curry solo quando mamma pranza fuori perché lei non ne sopporta nemmeno l’odore, forse, rendo l’idea e uno sguardo fulminante mi ha colpito quando a lui ne ho riportato un sacchetto pieno direttamente dallo Spice Souk di Dubai)
Poi decidendo di impiegare l’amato bene in attività necessarie e assolutamente funzionali
a scongiurare l’eventualità che ne tirasse fuori una delle sue.
(e visti gli eccellenti risultati, fargli ritirare – e piegare - i panni dallo stendino è compito che terrò presente anche per le occasioni non strettamente di emergenza!).
Infine mettendolo anche con le mani in pasta affinché, oltre che semplicemente bisognoso di essere tenuto a bada, risultasse di una qualche utilità socio-gastronomica.
E la cosa gli è perfino riuscita molto egregiamente, avendo sfornato delle melanzane davvero squisite di cui darò ragguagli più puntuali in uno dei prossimi post.
Che poi la questione dei pranzi in famiglia, da come tendiamo a vederla da queste parti, non sia (per scelta) questione di semplicissima realizzazione è cosa ormai nota.
Niente a che vedere con l’informale, bellissimo e allegro pizza party su cui ci eravamo buttati per i papà e la loro festa che già il fatto che si svolgesse di sera ci aveva dato agio di avvicinarci all’appuntamento con la massima tranquillità e tutto il tempo a disposizione.
Ma per le (esigentissime e incontentabili) mamme e la loro di festa, capitando di domenica non potevamo che “scegliere” il pranzo.
E mica una cosetta a scappar via, piuttosto uno di quei panzoni (della domenica appunto) fatto di svariate portate (perché in fondo se lo meritano…):
Apertivo
Primo
Secondo
Altro secondo
3 contorni
Dolce
Frutta
Caffè
Ammazzacaffè
Il dolce per la verità lo aveva portato mamma (mia) in persona dando sfoggio del suo famoso e inarrivabile tiramisu, ma per ogni evenienza (che a mancare non fosse proprio il dolce!) mi ero premunita di preparare questi cuori da completare opportunamente con ghirigori di cioccolato, tanto per non farci mancare proprio niente.
Insomma, tra nuove scoperte e saggi recuperi di ricette collaudate, pure sto pranzo…è andato!
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Ero partita da questa torta buonissima, molto rapida e con pochi grassi (giusto un quarto di panna) di cui s’era parlato qua
Ma poi, provandola e riprovandola, ho deciso di eliminare pure quei pochi grassi mettendoci dentro due bei vasettoni di yogurt. L’idea era quella di rendere meno “pastoso” il cocco, quello per intenderci che, per esempio, nel bounty rischia di rimanere incollato alle pareti dell’esofago a ogni deglutizione pur lasciando ammaliati con il sapore superbo e inconfondibile che lo caratterizza.
È una questione però di consistenza: a me il cocco piace ma non quando ti si “rintorsa”, costringendoti a bere per mandare giù l’appalloccamento delle sue scaglie (e scusate se i neologismi non rendono appieno l’idea!).
Ecco, i due yogurt nell’impasto, al posto della panna, servono, a mio avviso esattamente a questo: creare un composto morbido (ma lontano dalla classica 7vasetti, visto che qui di farina ce ne sono giusto un paio di cucchiaiate che volendo si possono pure omettere!!), leggermente umido, assolutamente scioglievole e ben amalgamato che fa godere, del cocco, solo il piacere più puro.
Certo: dal sapore del Bounty siamo decisamente lontani ma in tutta onestà nemmeno ambivamo a quello.
Sulla consistenza però non ho dubbi: provare queste tortine per credere!
E, per essere proprio sicuri della prova, non mancare di ricoprirle generosamente di cioccolato fuso…
Siccome mi è piaciuta proprio tanto ho già provveduto a sperimentarla sia in un normale stampo a ciambella
sia in stampini a forma (ovviamente) di cuore.
Ingredienti (per uno stampo del diametro di 24 cm o per 16 stampini)
250 gr. di farina di cocco
150 gr di zucchero
3 uova intere
2 cucchiai di farina (sic!)
1 yogurt bianco intero
1 yogurt ai frutti di bosco
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
(no olio, no burro!)
Procedimento
Lavorare a lungo le uova con lo zucchero e il pizzico di sale, finché non saranno raddoppiate di volume. Unire quindi la farina setacciata con la vanillina, poi i due yogurt e il cocco e dopo aver mescolato con cura mettere a riposare il composto in frigorifero per una decina di minuti (non chiedetemene le ragioni perché la Parodi non le spiega: lei suggerisce di lasciarcelo almeno 20 minuti, ma io ho resistito al massimo 10 e mi sembra che siano venuti bene lo stesso…).
Unire il lievito setacciato quindi versare il composto negli stampini (che non ho né oliato né infarinato e che voglio assolutamente ritrovare perché sono fantastici!) e cuocere in forno preriscaldato a 160° per 20-25 minuti affidandosi alla prova stecchino e stando attenti che non scuriscano troppo in superficie.
-Va da sé che si può usare il tipo di yogurt che si preferisce, io ho trovato congeniale quello ai frutti di bosco, ma solo uno dei due per dare giusto un vago sentore.
Siccome sono sicura che, morbidi e gustosi come sono, farebbero la felicità di un bambino, consegno questa ricetta ai gagliardi genitori della splendida Pupattola per il suo prezioso libro di ricette
Ma troppo carine queste crostatine ripiene, qualsiasi dolce (anche quello della mamma) non sarebbe stato alla loro altezza!!!
RispondiEliminae complimenti anche per la mise en place: semplice e pulita, di quelle che ti invitano a mangiare!!!
Un kiss amica e buonagiornata di sole e se passi da Felice fammi sapere che ne pensi ;-)
Non mancherò di farlo, spero di andarci presto anche se so che non sarà così per impegni e appuntamenti vari: ma prima o poi...ti saprò ridire!
EliminaTanti bacioni e grazie mille!!
Ciao ^_^ complimeti al tuo blog!
RispondiEliminaSul mio c'è un premio che ti ho girato... Spero possa farti piacere.
Urca! Vengo subito allora: una nuova fedelissima più un premio tutto in una volta!!
Eliminabenvenuta e grazie del bellissimo pensiero!
A presto
ma quanti cuori avete preparato? meglio andare ogni tanto sulle cose collaudate
RispondiElimina16 in tutto, Gunther!! Sì sì, con i cavalli di battaglia almeno si va sul sicuro! Grazie della visita, un abbraccio!
EliminaAmore nostro!!! Premessa, è sempre bellissimo leggerti e ci siamo persi tanti post in questo ultimo periodo :-(
RispondiEliminaCon queste tortine non so dirti se hai ingolosito più me, più Luca o più la Pupattola...lei sarebbe già lì ad allungare le mani se se le ritrovasse davanti, Luca adora il cocco all'ennesiam potenza e a me qui piace tutto, quindi grazie per uqesta preziosa ricetta che finirà sul libro di Alice Ginevra, ma che prima ancora finirà nel nostro forno. Solo due cucchiai di farina?evviva la farina di cocco che abbiamo proprio in dispensa e la scelta dello yogurt ai frutti di bosco per noi è perfetta, nel frigo non ci mancano mai!
Mille baciotti e buona giornata
Sabrina&Luca
Grazie a voi!!!! Sono davvero contenta che vi piaccia e vi dico di più: le tortine si conservano benissimo per qualche giorno. Se poi le riporrete in frigorifero (dove io le ho messe dopo un paio di giorni perchè avevo paura che nel contenitore ermetico così umide facessero la muffa...- ebbene sì sono avanzate ma giusto perchè ne avevo fatte per un esercito e perchè poi contestualmente c'era anche una teglia di tiramisu da smaltire!- )provate a gustarle anche fredde: sono ancora più buone!!!!
Elimina3000 baciotti a voi!
ahahahahah! sei proprio simpatica, grazie per questo film familiare, mi ci sono setita dentro, assittata a lato tuo...un coriceddu mi tocca eh?
RispondiElimina:)
Cla
Tutti quelli che vuoi Claudiè!
EliminaIo mi sento dentro a tutti i tuoi post in dialetto siciliano: troppo belli!!
Baciotti, grazie della visita!
le tue cronache sono sempre molto sollazzevoli... come pure le ricette! Ecco, questa torta al cocco, così come l'hai descritta, mi sconfinfera proprio...
RispondiEliminaRicordati che voglio sapere com'è andata con le melanzane!!!
Un abbraccio
Garzie faustidda bella!
EliminaEccerto: le melanzane stanno arrivando!!
Bacioni tanti e buon fine settimana!!
Che bello rileggerti! Sono in arretrato ma a causa di impegni sono mancata parecchio. Ultimamente vivo nell'incognito delle partenze improvvise..Bellissimi i cuoricini :-) Un abbraccio
RispondiEliminaOh caspita: spero almeno per motivi piacevoli.
EliminaChe bello riaverti qua!! Anche io latito sugli altri blog: ma il tempo è quello che è, lo sappiamo e possiamo capirci a vicenda!
Abbracci e baci a te!
oltre che dei bambini farebbero la mia di felicità le tue tortine! un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaE allora vai: serviti pure!!
EliminaBaci, buon fine settimana!
Mi sono divertita molto a leggerti!
RispondiEliminaE queste tortine che dire, saranno mie molto presto...
E già, un po' di tortine ci starebbero proprio bene!!! Che fai me ne offri almeno una???
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