Chi li finisce questi biscotti? Uno a caso! – Spaghetti integrali ai pomodori freschi e secchi con scaglie di ricotta salata

La nostra dispensa trabocca sempre di dolcetti.

E (anche se ammetterlo potrebbe costarmi una squalifica...) non parlo solo di ciambelloni fatti in casa e crostate artigianali.

No no, intendo proprio quelle cosette confezionate, tanto malsane quanto dannatamente attraenti.

Una scorta generosissima che spazia dai semplici ma intramontabili wafer al cioccolato fino a esotiche (già nel nome) Galetas di importazione che altro non sono se non dei biscottoni rettangolari sormontati da uno strato molto spesso e compatto di cioccolato fondente di fronte ai quali proclamare timidamente “grazie magari ne prendo giusto uno” equivale a spararsi un pranzo intero ma con la coscienza a posto!

Beh poi ci sono anche degli slurposissimi Chocolate chip cookies, dei biscotti ripieni di crema al limone (tipo Grisbi ma meno altolocati) per concludere con almeno 2 o 3 tavolette di cioccolato cui attaccarsi nei casi d’emergenza.

Ma per non dare proprio del tutto l’impressione di tipi golosi va precisato che la nostra colazione consiste in caffè e biscottini integrali con zucchero di canna e senza lattosio per me e 2 fette biscottate con la marmellata per lui.

Estremamente parchi dunque.

Tutta l’artiglieria pesante della scorta dolciumi serve infatti per qualche selezionatissimo dopocena.

O per il sabato e la domenica dopo pranzo (quando finalmente si pranza insieme!).

Ma non pensiate che ci si abbandoni ad assaggi e abbuffate senza fine: nossignori, si sceglie!

Due, al massimo 3 cosine per volta, giuro (anche se incrocio è lo stesso) e quasi mai si fa fuori una scatola intera di quel che sia.

I depositi ufficiali di munizioni in cui andiamo a rifornirci a scadenze fisse sono (senza voler fare pubblicità occulta, piuttosto spiattellandola proprio in tutta franchezza) il Todi’s e (molto più raramente) Lidl: veri e propri luoghi di perdizione nonché fucine di idee e suggerimenti validissimi, per esempio, per interrompere una dieta.

 Avvicinarsi al reparto dolciumi dei suddetti equivale infatti, come ben saprete, a ingaggiare una lotta all’ultimo sangue con ogni tipo di tentazione.

Casomai si sia disposti a ingaggiarla una lotta, altrimenti si fa come noi, che il problema lo abbiamo superato ormai da un pezzo visto che le idee e i suggerimenti li abbiamo accolti proprio tutti: dal primo all’ultimo, senza tralasciare alcun prodotto né curarci di opporre la più debole resistenza alla benché minima tentazione (personalmente confesso di aver provato perfino il biscotto doppio di cialda ripieno di caramello – e il caramello manco mi piace- che vendono sfuso vicino alle casse!) .

Tuttavia l’Amato bene ed io non siamo soliti abbandonarci allo stesso tipo di lusinga: abbiamo gusti divergenti e inclinazioni specifiche e così, andando a fare la spesa separatamente, riportiamo a casa bottini diversi.

Ma tutto sempre, rigorosamente, sotto forma di regalo e di pensiero per l’altro, che almeno un po’, in questo modo, la coscienza ce la si alleggerisce.

“Amore guarda che ti ho preso al Todis: i biscotti ripieni di crema di fragole e ricoperti di cioccolato al latte!!” quando magari lui detesta le fragole e mangia solo il fondente… ma bisognerà pur trovare una giustificazione alla propria arrendevolezza almeno con se stessi. E io la trovo.

Può capitare tuttavia che una cosa che ci pareva buonissima dall’immagine sulla confezione poi invece si riveli deludente, allora, siccome lo spreco mai sia, ma nemmeno far languire in dispensa scatole aperte fino al termine ultimo della scadenza, elaboriamo due diversi modi per risolvere la questione: lui cerca di finire il più in fretta possibile la scatola, sera dopo sera, perché possa tornare a scegliersi le cose che gli piacciono di più (sempre che ne siano rimaste..); io, quella cosa che non mi piace tanto, la accantono per un po’, salvo riprenderla quando tutte le alternative sono esaurite (cioè…mai).

Ma la riprenderei pure, se a un certo punto non intervenisse lui che ogni mattina e anche il sabato e la domenica dopo pranzo prepara il caffè e in quest'ultimo caso chiede speranzoso: “Che ci vuoi vicino? Un biscotto ripieno di crema di fragole e ricoperto di cioccolato al latte, forse??”.
 Ma si dà il caso che a me, quel giorno, proprio non vada, perché magari quei biscotti sono appunto nella fase dell’accantonamento soloperunpo’.

“No grazie, quello semmai domani, ora mangerei volentieri un biscotto americano con le gocce di cioccolato!”

E me lo vedo arrivare, torvo e un po’ contrariato, con le due tazzine di caffè più il biscotto americano per me e quello alla fragola per lui...

Ma la strategia in questi casi è unica e sovrana: evitare di fare domande e passare tutto sotto silenzio…almeno fino a quando, sera dopo sera, lui non avrà finito tutta la scatola e io finalmente potrò assumere l’aria più contrita ed allarmata per esclamare, convinta “Ohhhh ma i biscotti alla fragola sono già finiti?? Ne avrei tanto voluto uno, oggi!”.

Perché sprecare mai! Ma mangiare a tutti i costi nemmeno…..se qualcuno è felice di farlo al nostro posto ;-)

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Pasta veloce, gustosa e da fare ogni volta che si ha un pezzo di ottima ricotta salata a disposizione, magari variandone i profumi: basilico al posto dell’origano, capperi in aggiunta alle olive, un' alicetta sciolta nel soffritto per un sapore più brioso.

Con l’arrivo dell’estate poi sarà ancora più buona! Unica accortezza: tenere ben presente il tempo di cottura della pasta integrale (che si sposa benissimo con questo condimento). Amando moltissimo la pasta al dente infatti ho la tendenza, con quella integrale, a esagerare nell’ansia di scolarla anzitempo, ritrovandomi così a presentare spaghetti che “stanno in piedi da soli”.

Qualche secondo in più scongiura l’eventualità di vedersi presentare conti di cure odontoiatriche!

Ingredienti (per 2)

220 gr di spaghetti integrali

2 pomodori rossi medi

7-8 pomodori secchi sottolio

1 spicchio d’aglio

Ricotta salata

Una manciata di olive nere snocciolate

Origano

Olio extravergine d’oliva

Peperoncino in grani

Sale

Procedimento

Mettere a bollire l’acqua per la pasta lievemente salata. In una larga padella soffriggere leggermente l’aglio tagliato a metà in poco olio e non appena sarà dorato (ma non troppo colorito!) aggiungere i pomodori freschi tagliati a dadini (io non li spello né tolgo i semi, perché mi piacciono nella loro interezza) e lasciarli andare un po’ aggiustando (moderatamente) di sale e spolverizzando di origano e di peperoncino.

Dopo pochi minuti unire anche i pomodori secchi e le olive tagliate a rondelle continuando a cuocere per qualche altro minuto e badando che il sugo non si restringa troppo (in quel caso aggiungere qualche cucchiaio di acqua calda).

Cuocere la pasta, scolarla al dente e ripassarla nel condimento di pomodori. Infine, a fuoco spento unire la ricotta grattugiata o tagliata in scaglie e mantecare con cura.

Servire subito.

Con questa ricetta partecipo al contest del blog Acqua e Farina