"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

venerdì 4 maggio 2012

Dubai. Sfarzosa, scintillante e con uno strano personaggio sempre in agguato: “Er pezzetta”!


Te lo ritrovi alle spalle quando meno te lo aspetti.
Può preannunciarsi con una inconfondibile zaffata di ammoniaca che per un attimo ti fa pizzicare le narici arrivando a oscurare perfino il più aromatico attar di tutte le profumerie orientali.
Lo puoi sorprendere assorto mentre alita su una delle tante placche di ottone sparse qui e là per poi passare a lucidarle, appunto con la pezzetta sempre al seguito.
Oppure ti può capitare di trovarti a rincorrere quella porta girevole nella quale eri entrata sospingendola delicatamente…
E di scoprire, solo gettando uno sguardo oltre il vetro, che è sempre lui che si sta adoperando per velocizzare il tutto, non tanto per galanteria (come saresti tentata di credere) quanto perché così, non  appena ti sarai tolta di mezzo (possibilmente senza scapicollarti, che potresti lasciare segni per terra) lui potrà correre a togliere via tutte le ditate che sicuramente hai lasciato!
Sarà per questo motivo che certi luoghi, a Dubai, si presentano così:


E non si tratta di discoteche all’ultimo grido o di fascinose boutique di lusso, bensì di “semplici” stazione della metro.
Che a confrontarle con quelle per le quali ogni giorno transitiamo per andare al lavoro ci potrebbe scendere perfino una lacrima…
E mentre da noi ci sono segnali che invitano alla prudenza per evitare di rimanere vittime dei borseggiatori, lì si trovano fiabeschi cartelli di questo tipo:
Le differenze tuttavia, a parte questi dettagli, non sono così  sbilanciate e potrebbero esaurirsi tutto sommato, in un’ultima considerazione: da noi per prendere la metro bisogna scendere sottoterra, lì a segnalare la presenza di una stazione dedicata basta cercare questa forma a silurotto postmoderno sospeso per aria.
Va da sé che se il buongiorno si vede dal mattino, lì, la prima impressione è davvero quella di un’intera città costantemente detersa, disinfettata, tirata a lucido.
Sarà sempre per questa strana tendenza che anche dei comunissimi secchioni dell’immondizia hanno l’aspetto di prati fioriti
 Ma sempre diversi
Tanto per non rischiare di annoiarsi
 o di farci l’abitudine. 
E se pensate che la questione sia meramente estetica vi sbagliate, perché dai bidoni in questione fuoriescono aromi di fragola, di vaniglia o di non meglio specificati bouquet floreali secondo i casi…
Strana città Dubai: a metà tra Gotham City e un plastico di Playmobil.
O ciò che meglio potrebbe corrispondere a una definizione stramba come quella di cattedrale nel deserto.
Perché sì, in effetti intorno è proprio tutto deserto, come è evidente dalla sabbia sparsa un po’ ovunque, tra un grattacielo di uffici e l’altro o , in maniera più eclatante, da una prospettiva diversa e superiore (decisamente) 
quale quella che si abbraccia dal 124° piano del Burj Khalifa,


 l’edificio attualmente più alto del mondo (i cui biglietti, per inciso, vanno prenotati e acquistati rigorosamente in internet, per non spendere il doppio prendendoli sul posto e soprattutto per essere sicuri di riuscire a salire esattamente quel tale giorno…anche se poi l’ascesa sarà solo fino a metà e almeno un pochino lascerà delusi..)
E la specifica temporale è d’obbligo, considerata la velocità con la quale il volto di questa città cambia.
Cantieri attivi giorno e notte ci raccontano di un aspetto in continua evoluzione (e difatti trovare una guida o una mappa abbastanza chiare - e aggiornate-  è impresa ardua).
O al contrario, di ambiziosissimi progetti avviati ma ancora in alto mare (letteralmente), come testimonia il complesso delle World Islands, che affiora sornione dall’acqua, fermo e immobile come un enorme, gigantesco ippopotamo.
Le distanze sono abissali, e tra una fermata e l’altra della metro possono passare tranquillamente anche 25 minuti buoni. Ma a parte i taxi, estremamente economici, e le gambe (perché pur non essendo, con ogni evidenza, una città concepita prevalentemente per i pedoni, con un minimo di programmazione è comunque accessibile) la metro è il mezzo più comodo e veloce per spostarsi, considerando che passa, puntualissima, ogni 5-7 minuti.
Lo scenario cambia di continuo, pur avendo come filo conduttore i grattacieli visibili da ogni angolazione.
 E ce ne sono davvero di tutti i tipi
E per tutti i gusti
Poi c’è quell’altra trovata geniale e ipertecnologica della monorotaia, che arriva fino alla punta estrema di Palm Island, dove sorge (pure quello praticamente in alto mare) il complesso dell’Atlantis,
con il suo acquario ultramegagalattico e tutti i particolari architettonici  a tema…..
E poi ci sono gli enormi, smisurati Malls, paradiso dello shopping ma prima ancora, essenzialmente, luoghi di ritrovo e di svago. Vere e proprie città al chiuso, refrigerate e illuminate anche quando fuori è tutto opaco di foschia, il termometro segna 50° all’ombra e stare all’aperto potrebbe risultare una fatica immane più che una piacevole digressione.
Ognuno diverso dall’altro, con proprie attrattive e peculiarità.
Dai più noti e gettonati come il Mall of the Emirates (quello con la pista da sci)
O come il Dubai Mall, dove scarpinando fra le corsie dei suoi 1500 negozi, ci si imbatte improvvisamente nella visione di un enorme e suggestivo acquario
O in quella, un po' inquietante, di una cascata con tanto di tuffatori androidi
E (casomai a un certo punto ci si annoiasse di fare compere e si volesse uscire magari a respirare aria non condizionata) offre lo spettacolo, ogni 20 minuti a partire dal tramonto, delle fontane danzanti, stile Las Vegas.
Se poi ci si sente storditi da gente e viali di negozi interminabili, suoni e luci di ogni tipo, ci si può sempre rifugiare nel più piccolo e caratteristico Souk al Bahar, proprio nelle vicinanze, appena oltre le fontane.
E magari fermarsi a mangiare (tra le tante proposte) in un ristorantino tipico bellissimo, dai colori pastello e l’aria (certo percepibile a patto di un piccolo sforzo per astrarsi giusto un attimo dal contesto…)  molto campagnola (Zahr el-Laymoun, casomai capitaste da quelle parti per l’ora di pranzo o di cena).
E allora il consiglio è di andare a hommos, come se piovesse,
qualche intingolino di pane arabo
 nella zaatar (miscela di spezie in olio d’oliva)
e shawarma a volontà, che non ve ne pentirete.
Di malls però ce ne sono anche tanti altri meno famosi (perché più “vecchi” e ormai surclassati dalla fama dei più recenti) ma, per certi versi, anche più attraenti.
Come l’Ibn Batutta, suddiviso in 6 edifici corrispondenti ad altrettante regioni del mondo:
dalla Persia
all’India,
 dalla Cina
all’Andalusia.
Davvero indimenticabile.
O il piccolo (si fa per dire) e raffinatissimo Wafi center, tutto in tema egizio
 e nei cui sotterranei si estende un bellissimo souk arabo con annesso ristorante tipico in cui è doveroso andare almeno una volta a bearsi della bellissima ambientazione,
gustando cucina araba-persiana-libanese fra i vapori dolciastri della shisha (Khan Murjan Restaurant) .
Il relax è totale davanti alla solita ciotolina di hommos
da piluccare sempre con piccoli pezzi di (questa volta più autentico) pane arabo,
 disquisendo pigramente del più e del meno.
Per poi passare mollemente a cannoncini di kebbeh
E magari concludendo con una ciotol(in)a di gelato, rigorosamente arabo e inevitabilmente (anche) al pistacchio.
Vere e proprie oasi di pace, fuori dal tempo, in cui fermarsi a riprendere fiato tra vetro, acciaio e tanta, tantissima luce.
Fuori dai circuiti tecnologici, e per riprendere i contatti con una dimensione più umana, 
vale la pena farsi un giro lungo il Creek. Di giorno, nella calma assoluta che vi regna,
o anche di sera, fra i bagliori tremuli delle luci, 
magari passando romanticamente da una riva all’altra a bordo di un abra di legno.
Spingersi fino al souk delle spezie, tanto per lasciarsi inebriare dai profumi dell’ incenso e della mirra o a quello dell’oro, giusto per lustrarsi gli occhi…

Per poi proseguire il vagabondaggio tra i vicoli del quartiere persiano di Bastakiya
o fra “le meraviglie architettoniche del lungomare di Shindagha” (Lonely Planet docet).
 E per la mattina dopo, per l’appunto, programmare una mattinata sulla spiaggia, dove godere di una distesa bianca assolutamente invitante e di un’acqua magari non maldiviana ma nemmeno poi così repellente…
E prima di congedarsi definitivamente dalla città, è bene fare un salto, ma senza troppe aspettative, a quell’Heritage village che, almeno a noi, è parso giusto un gradevole e simpatico allestimento per i turisti, così come la Madinat Jumeirah e il suo souk (ma sono gusti personali) dalla quale, se non altro, è possibile fare belle foto all’arcinoto e lussuosissimo albergo a forma di vela.
Ma occhio alle suggestioni e ai preconcetti. Sarà una città strana e tutta artificiale, un complesso di dubbio gusto e a tratti non del tutto condivisibile, ma se per caso vi trovaste a vivere qualche giorno in un appartamentino di un qualunque complesso residenziale tenuto come se fosse un gioiello, e a girare per la città con agio e senza intoppi, vedendo che tutto scorre via tra regole precise e servizi che funzionano, poi magari faceste addirittura delle puntatine in vari supermercati (Carrefour, ma anche il locale Lu Lu Hypermarket), scoprendo amaramente che i prezzi di pane, latte, pesce e tante altre cose sono inferiori che da noi (e di gran lunga), compresi quelli di noti cioccolatini italiani, nonostante i costi di importazione (e questo vi farà arrabbiare moltissimo!)…potrebbe venirvi seriamente voglia di andarci a vivere per sempre, in quella strana città!

Io un pensierino ce lo avrei fatto e se proprio dovessi scegliermi pure un impiego, vorrei, assolutamente, lavorare qui:
 gironzolando tutto il giorno con una parrucca rosa in testa, e le mani tra mille di queste dolcezze...




Nota per gli amanti del caffè: 
pur girovagando per il mondo, come ormai noto, con al seguito sempre un fornelletto elettrico, un adattatore e una moka, 
ci capita (spesso) di avere voglia di una tazzina durante il giorno, lontani da tutto l'armamentario…
Ecco, i prezzi di un espresso sono davvero esagerati (anche 2,50€) e ciononostante, molto spesso la qualità, anche di quelli di marchio italiano, lascia parecchio a desiderare. Percui il consiglio è, oltre a quello di sedersi comodi chiudendo gli occhi e respirando a fondo nella speranza che il desiderio passi, di rivolgersi, in caso di emergenza, ai seguenti due indirizzi (dove abbiamo trovato caffé dai prezzi sempre assurdi ma se non altro ottimi):
-          Lino’s coffee shop, Burjuman Mall (con una nota di merito per la meno patriottica, ma assolutamente stratosferica carrot cake!)
-          Carluccio’s, Dubai Marina Mall (dove pare facciano anche delle pizze molto buone, ma quelle non le abbiamo sperimentate)

19 commenti:

  1. Ehi Luna, mi hai fatto fare un bel giretto. Oggi posso dire anche io "Sono stata a Dubai"!
    Ironica, suggestiva, coinvolgente come sempre!
    Ho latitato un po' questi ultimi tempi e ho visto che mi sono persa qualcosa... da andare a vedere.
    L'ora non me lo permette. Rimando alla serata preweekend più rilassata, tranquilla per gustarmi i tuoi post!
    P.S. Ho notato i piedini... tu sempre pronta a essere morsa da chicchessia! Lui rigorosamente avvolto e tranquillo e immune da qualsiasi pericolo! Bah.... Bacioneeee e scherzo sempre!!!!

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  2. No, aspetta: er piedone ciabbattante stavolta non è il mio!! A essere protetta e sigillata da scarpe e calzini stavolta ero io!!! (Sono quella con la scarpa da ginnastica!) Embè: quanno ce vo e visti i precedenti.... !!!
    Dalla foto magari non si capisce molto la differenza di stazza, ma un 44 di piede sul mio metro e 60 (molto scarso) di altezza mi farebbe somigliare tremendamente a Pippo di Topolinia!!!
    Cara Elly, io questa settimana me la sono spassata (si fa per dire) tra pulizie e giretti vari perchè non ho lavorato, ma da lunedì mi toccherà riprendere come te a contare i secondi la mattina...sigh!
    Sono stata latitante e mi sono persa qualcosina anche io da te, ma con le tue stesse intenzioni mi rifarò questo weekend!! Grazie Elly, ti mando tanti bacioni, buona giornata!!!

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  3. Mi servirebbe giusto er pezzetta oggi a casa mia!!!
    Non sono mai stata a Dubai ma la città mi fa l'effetto di un luogo che dopo averlo visto in fotografia non ha molto altro da offrire. Forse dipende dal fatto che c'è qualcosa d'intrinsecamente irritante - per me - nel suo modo di porsi un po' sfacciato e costruito.

    Noto con piacere che sei ancora "on holiday"!! Vale anche per la questione fornelli? :)

    Un bacione e buona giornata! Kiss

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  4. No! Martedì ho cucinato una pasta e ieri ho addirittura sfornato una torta!! ma sto andando di fermenti lattici perchè tutto questo lavoro insieme mi ha davvero sfiancata.....(e più che altro il virus ha avuto agio di fare i suoi comodi!).
    é vero: dubai si pone in modo sfacciato ed è TUTTA costruita, perfino i reperti "storici" di quel minuscolo borgo di pescatori che era in origine. E di storia o archeologia o spunti culturali offre davvero..niente!
    ma dopo aver superato la tua stessa irritazione iniziale ho scoperto che mi piaceva (tanto) proprio per questo modo di porsi così ostentato e pieno di esagerazioni. E anche per il suo volto di città senza storia e senza nucleo, senza nemmeno probabilmente cittadini autoctoni, ma solo una grande metropoli a disposizione di chi arriva e di chi va. incessantemente. E si mostra esattamente così: senza filtri e senza inganni. Tutto alla luce del sole (e dei neon artificiali). Nel bene e nel male questa limpidezza di intenti mi piace e ha un che di rassicurante: trovi un tuo posto e ti inventi una tua vita come ti pare, tanto è tutto finto. (certo poi bisognerebbe viverci sul serio e tastare con mano)
    E il fatto di averne scoperto inaspettatamente un volto anche economico, per quello che riguarda la vita di tutti i giorni (prezzi delle case e degli affitti compresi! del tipo che facendo due conti, allo stesso prezzo della nostra microcasetta lì potremmo permetterci un trilocale!!!) non ha fatto che aumentare l'insofferenza per certi paragoni spontanei con il rigore morale, ideologico, sobrio e profondamente ecologista e attento alla salvaguardia del patrimonio storico e culturale che vige qua da noi....concetti dietro i quali si nascondono le più profonde nefandezze!(del resto siamo quelli che lasciano crollare i resti di Pompei pezzo per pezzo..)
    ma forse non faccio testo perchè ho il dente avvelenato per tante questioni di questo periodo e sogno, sempre più ardentemente, di trasferirmi altrove!
    magari proprio a dubai, che almeno non ha il problema di doversi tenere cara la sua storia ed è artificiale dichiarata!!
    cara betel, grazie infinite delle riflessioni che mi susciti sempre e tanti baci a te con l'augurio di un bellissimo weekend (sperando che continui questo sole meraviglioso!!)

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  5. Luna fai dei reportage strepitosi!!!
    io sono stata a Dubai (e ad Abu Dhabi) 6 anni fa, e la metropolitana a Dubai mica me la ricordo!! forse non c'era, vista la velocità con cui cotruiscono da quelle parti (cantieri aperti giorno e notte), o forse perchè ho visitato solo la parte vecchia della città in una mezza giornata.
    Non posso dire che gli Emirati mi abbiano fatto impazzire, cibo a parte, che comunque è per la maggior parte di importazione libanese, e che ho trovato sublime. Ci sono stata un mesetto, perché Marco era lì per lavoro, eravamo ad Abu Dhabi. Nel Mall dove andavamo qualche volta, c'era una zona dove ad intervalli fissi riproducevano il temporale, con tuoni, lampi e pioggia scrosciante, che poi veniva asciugata subito dopo... Ho trovato tutto molto artificiale e caduco, nel senso che se finisce il petrolio (e prima o poi finirà) il deserto si rimangerà tutto, pure i pratini finti che vengono sostituiti ogni tot tempo, perché nonostante l'irrigazione si seccano, visto il clima.
    Tuttavia è affascinante osservare un modo di vivere così lontano e diverso, mescolato e per certi versi assurdo (dal mio punto di vista).
    Scusa per il commento fiume... eheheh

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    1. Dai!! Il temporale finto con pioggia scrosciante mi sarebbe proprio piaciuto vederlo!!! Avremmo voluto fare una puntatina anche ad Abu Dhabi, che è anche ben collegata, ma poi abbiamo pensato che comunque, in una giornata scarsa, considerata l'enorme estensione di quelle città avremmo visto ben poco...allora abbiamo deciso che sarà per un altro viaggio!
      Sai tornare da quelle parti per me ha rappresentato anche un tuffo nel passato o quasi, visto che da adolescente ho abitato per 4 anni in Arabia Saudita, che non è esattamente la stessa cosa ma un po' si avvicina, allora ero proprio contenta e curiosa di rivedere certe cose, assurdità comprese. Poi sì, il petrolio prima o poi finirà e per tanti versi già adesso se ne stanno accorgendo, costretti come sono stati a lasciare in sospeso progetti enormi come quello delle isola che rappresentano "il mondo"...
      per i commenti fiume vai tranquilla: io, che la sintesi non so proprio cosa sia, ci sguazzo dentro e me li bevo d'un fiato!
      bacioni grandi!!

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    2. Acci!! non sapevo che avessi vissuto da quelle parti... allora il tuo è stato anche un viaggio nei ricordi...
      buona giornata e un abbraccio!

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  6. Definire favoloso questo reportage sarebbe riduttivo! Non solo, leggendoti, ho appreso tante informazioni che non conoscevo (beata ignoranza! Ah ah ah), non solo mi sono lustrato gli occhi davanti alle tue foto spettacolari, non solo ho sbavato davanti alle delizie locali da te immortalate per farci un dispetto (della serie: io le ho assaggiate e voi no-o, pappappero!) ma... mi credi se ti dico che ho sognato ad occhi aperti? Comunque una caffeinomane come me lì non potrà andarci mai: se per ogni espresso vogliono due euro e cinquanta, dopo due giorni sarei costretta a rientrare in patria col portafoglio svuotato! :-D

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    1. Grazie Lucy, di tutti i complimenti!!! Ma sì che anche una caffeinomane può andare in quei posti: basta partire attrezzati con fornelletto, moka e adattatore universale!!!
      tanti baciotti, devo fare la tua torta di montersino!

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  7. Cara Luna, ci tenevo a dirti che ho trovato le tue riflessioni molto interessanti. Ci sono alcuni aspetti di ciò che hai scritto che condivido, altri sui quali devo riflettere un po'. Grazie a te per gli spunti e la voglia di comunicare. Un bacione e buona domenica!

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    1. Ma grazie a te! il bello del confronto è esattamente questo: si condivide, si dissente, si riflette, si cambia idea...
      tanti bacioni a te e buona giornata!!!

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  8. Bello bello bello questo reportage, condito da magnifiche foto e dalla tua sempre piacevolissima ironia ^_^ Col mio penoso senso dell’orientamento mi è venuto il capogiro solo a guardare di questi spazi immensi e palazzi mastodontici, è davvero un’altra dimensione che riuscirebbe a travolgermi!Quei secchi dell’immondizia fioriti sono fortissimi, chissà se qui riuscirebbero a catturare un po’ l’attenzione della gente e renderla più educata?!?! Il costo della tazzulell’e cafè è un tantino da latrocinio se consideri che la qualità lascia a desiderare ma neanche poi tanto se pensi che qui in Italia, servito al tavolo, in certi posti te lo fanno pagare anche 3€ e più!!! E poi ci lamenta che il turismo è in calo! Epperforza!
    Un baciottone grosso, buona settimana

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    1. Tutto verissimo cara Fede: e che si paghi all'estero 2,50€ per un caffè posso pure, al limite, capirlo...ma in Italia no!! E sul fatto dei secchioni fioriti sarei curiosa di vedere anche io l'effetto che avrebbero qua da noi: potremmo scoprirne delle belle!
      Grazie infinite, ti mando bacioni e buona giornata!

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  9. Che belle queste foto! Si sussiguivano perfettamente ai tuoi commenti! Per un pò di minuti sono stata virtualmente a Dubai!

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  10. Bravissima per queste foto meravigliosi!Ancora una volta ci hai fatto viaggiare!Grazie!!!Unn bacione forte!

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  11. Ciao Luna, mi ero persa un po' di cose... wow ma che viaggio stupendo!!!!! Complimenti!!!!! Grazie per le foto e i consigli... mi hai fatto fare un bel viaggio virtuale ;-)
    Buona giornata :-)

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  12. Favoloso grazie di avermelo segnalato è una bellezza questo reportage un bacione

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