"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

lunedì 10 novembre 2014

Strega comanda color….. - Treccione di ricotta e spinaci


Sembra facile, ma come al solito mi perdo in mille rivoli.
Penso, rifletto, complico, mi incasino, meravigliosamente bene, la vita e la cucina.
Che pare facile scodellare piatti di vari colori.
A pensarci dici: che ce vo?
Verde per gli antipasti; giallo/arancio per i primi; marrone/nero e bianco per i dolci: non è forse ovvio?
Un gioco da ragazzi.
Una piccolissima esitazione solo sui secondi magari: rossi/rosa/viola.
Ma è proprio un’inezia.
Poi cominci a stabilire seriamente.
A pianificare.
Allora scopri che ti vengono in mente tanti piatti.
Tantissimi.
E così vari da avere l’imbarazzo della scelta.
E non vedi l’ora di pubblicarli: tutti! Che mannaggia, peccato che le categorie sono solo 4!
Poi… nascono trascurabili intoppi.
Hai pensato a 4-5 primi.
Tutti verde (e no: il verde è per antipasti e contorni).
Vabbè, passiamo ai secondi: ammazza ne avrei 3-4 da proporre.
Eh però sono tutti marrone (peccato: il marrone è per i dolci!)
Ah ma sui dolci nessun problema: te ne vengono in mente a catafascio, perfino un paio rossi e uno viola, toh (beh, però quelli sono i colori dei secondi).
Tutti i piatti possibile e immaginabili ti vengono in mente.
Di tutti i colori e le sfumature.
Ma ce ne fosse uno della categoria giusta.
E siccome tutto sei fuorché una tipa che si prende alla leggera e vive le cose in maniera semplice e magari anche (ma perché no, almeno qualche volta?!) approssimativa, cominci a mettere in discussione tutto.
A cercare il pelo nell’uovo, a non accontentarti, a vedere sfumature non proprio allettanti (giallo pallido/rosa sbiadito/verde marcio).
A mettere in discussione perfino le poche certezze.
Come quella, risaputa e comprovata, di non poter assolutamente contare su un parere spassionato dell’amato bene.
Che è discromatico ma che soprattutto non va troppo per il sottile e detesta cavillare.
Definizioni ardite come:
giallo paglierino
rosa antico
marrone testa di moro
verde sottobosco
per lui sono solo insulti e attentati all’equilibrio psichico di una persona normopensante.
Giallo è giallo
Verde è verde
Rosso è rosso
Che vordì “antico”? e allora rosa moderno com’è? – sarebbe capace di obiettare.
Figuriamoci definire un colore con un oggetto, un frutto, un ortaggio, un animale:
albicocca/pesca/salmone
melanzana/vinaccia/lavanda
tortora/fango/polvere
….carta da zucchero!
come si fa a voler indossare un vestito o ridipingere una parete del colore del fango? – si inalbera
E che colore può mai avere la polvere? – filosofeggia schifato.
Poste queste doverose premesse, alla luce di tali fatti, posso io pensare mai di andare lì da lui a chiedergli:
Amore, secondo te questo piatto posso definirlo rosso?
Ma più testarda di un mulo, ignorando buon senso e salvaguardia personale, logica e raziocinio…io non resisto e sì, vado lì a chiederglielo lo stesso.
Avendo pure l’ardire di stupirmi della risposta.
Aò, a carne de manzo è rossa. Se chiama proprio così: carne rossa. Che altro te serve sapè?
Fine della storia.
È uno pratico lui.
Il colore che assume una volta cotta è un dettaglio.
e lasciala ar sangue” chiosa ormai spazientito.
Logica ineccepibile.
E tanti saluti all’originalità della pensata.
Niente devo sbrigarmela proprio da sola.
Eh ma l’ennesimo sfizio me lo sono levata eh?
Un giochetto che faccio sempre per concedermi una sottile vendetta.
Solo che stavolta va avanti a oltranza da giorni ormai:

Amore per favore potresti prendermi nel secondo cassetto del settimino i calzini lilla?
… dentro la credenza il canovaccio terra di siena?
…in mezzo al mucchio di panni il pigiama avorio (da non confondere con quello bianco sporco)?
…nella cesta da lavare la sciarpa cobalto?
Perché non recuperi a casa dei tuoi quella bella giacca fumo di londra?
La camicia che cerchi l’ho messa accanto al maglione petrolio.
Oh, ma guarda oggi che bel cielo indaco!

Ora medito di passare alla gamma dei melange.

Se l’è cercata.

@@@@@@@@


Allora ecco, pur tra mille perplessità, notti in bianco, confronti aperti, messa in discussione perfino dei colori primari, per il contest indetto da due gagliarde signore, Fausta e Cinzia, avrei stabilito di iniziare proprio dal verde, da un aperitivo (ma anche antipasto/secondo...comunque lo si voglia declinare insomma..) sepolto in archivio e finora, per mancanza di tempo, mai pubblicato.
Un verde melange, un po’ sottobosco, un po’ muschio fresco.
Sperando che vada bene…magari nel frattempo sottopongo il quesito-colore alla mia metà…


Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia rotonda
500 gr di spinaci
400 gr di ricotta di pecora
2 uova
½ cucchiaino di noce moscata in polvere
La buccia grattugiata di mezzo limone
Sale
Peperoncino

Procedimento
In un largo tegame mettere a scaldare un dito di acqua. Non appena raggiungerà il bollore, immergervi gli spinaci, coprire e farli appassire un paio di minuti, dopodiché scolarli e lasciarli raffreddare nello scolapasta.
Nel frattempo lavorare un po’ la ricotta con una forchetta insaporendola con la noce moscata, la scorza del limone grattugiata, e un pizzico di peperoncino. Quando saranno freddi, unire anche gli spinaci tritati al coltello e amalgamare tutto con un uovo e un albume.
Srotolare la pasta sfoglia sul piano di lavoro, direttamente sulla sua carta, e sistemare al centro il ripieno. 

Praticare con la rotella dentellata delle strisce diagonali dal bordo verso il centro (a spina di pesce) e sovrapporle a due a due sul composto, come per intrecciarle. 

Spostare il treccione sulla placca del forno (aiutandosi con la carta forno usata come supporto) e spennellare con il tuorlo rimanente.

Infornare in forno già caldo a 200° per circa 25 minuti o finchè non avrà raggiunto un bel colore dorato. Quando sarà pronto lasciarlo raffreddare qualche minuto quindi servirlo tagliato a larghe fette.

Questa ricetta partecipa al contest "Sfumature di gusto" dei blog Caffè col cioccolato e Essenza in cucina, nella categoria Antipasti, rigorosamente di colore verde.

11 commenti:

  1. Ah beh, ma son tutti uguali, sono uomini...esseri semplici, che vai a pretendere? :)
    Nel mentre mi godo la visione della tua treccia stavo valutando che la polvere è azzurro polvere...gliel'hai detto? :) :) :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non sai quante volte Tatiana mia. Azzurro di quella tonalità di azzurrino-grigietto che ha la polvere...Che ce vo? Ma hai ragione tu: sono essere semplici, lineari, basic.

      Bacioni!!

      Elimina
  2. sei spe-cia-le! Non posso dire altro. Questo tuo giocare, girovagare tra colori e ricette, far diventare tutto oggetto di divertimento e stimolo, riuscire a ricavare un post così divertente da un'idea di base in fondo semplice... Cosa posso aggiungere?
    Non so in quale nuance sia il tuo antipasto, ma di sicuro posso affermare che è VERDE. Forse...verdementa? Facciamo verdespinacio così andiamo sul sicuro ;) . Bello il marito che dice "carne rossa si chiama, quindi... E' rossa!" ... essì, direi che se l'è proprio cercata ;) : Un bacione e grazie!!!
    (p.s. forse un piccolo refuso. Ottava riga: giorno da ragazzi... volevi dire gioco oppure proprio giorno? )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gioco faustidda. Proprio gioco. In un mondo che procede a tutta velocità, attraversando lw cose senza soffermarsi un attimo di piu( me in primis, che clicco pubblica senza aver riletto) adoro chi spende il suo tempo per leggere con tanta attenzione, cura e amore per le parole.
      Grazie davvero. Correggo subito.
      <3
      P.s.: verdespinacio, ecco mi hai suggerito una nuova sfumatura, che mi gioco subito!!

      Elimina
  3. ahahahahaha ma dai poverino ahahahaha l'avrai mandato ai matti coi colori!!!! Intanto ottima e bella la tua treccia... bacioni e buon lunedì:-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E non se l è meritato, secondo te?
      Buona settimana a te claudietta <3( che bello che bello sono stata estratta: ancora non ci credo!!!)

      Elimina
  4. Questo tuo post è davvero troppo spassoso.. e anch'io ringrazio te, per aver speso del tuo tempo a giocare, non solo con le parole, ma anche coi nostri colori :)
    Ricetta bellissima

    RispondiElimina
  5. ahahaha mi hai fatto morire dal ridere!! sono proprio tutti uguali eh!! io ho fatto qualche giorno fa la torta salata ricotta e spinaci, la treccia non l'ho mai provata ma rimediero!!

    RispondiElimina
  6. Con tutta questa disquisizione colorata alla fine il verde è giallo, il rosso e marrone, ecc. un gran caos...ma mi sono divertita e poereto lo capisco.....
    Questa torta di spinaci e ricotta diciamo che è un must in famiglia io sono stufa di farlo l'unica variante non nel ripieno e che io faccio la cosidetta pasta matta e poi il tutto avvolto in un cannovaccio e poi cotto in acqua. Proverò a fare la versione in forno non l'ho mai provata ma mi stuzzica e se ti piacerebbe provare la mia versione cercalo da me come strudel...o struccolo. Buona domenica.

    RispondiElimina
  7. Anche questo contest che avevo visto mi è sfuggito come tante cose in questo ultimo periodo. Sei fantastica e non me ne accorgo solo io vedo....

    RispondiElimina
  8. QUesto treccione è stupendo!!! posso dire che sei bravissima e mi piace quello che fai!!!
    baci

    RispondiElimina

Grazie della visita, lascia un segno del tuo passaggio, sarò felice di risponderti

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...