Non ho scotto la pasta;
Non mi si è bruciato l’arrosto;
Non ho carbonizzato le patate e non ho dimenticato di
metterci il sale;
Non ho rovesciato caraffe d’acqua né pregiate bottiglie di
vino;
Non ho inciampato maldestramente sul tappetino della cucina facendo
rovinare a terra (oltre che me stessa) tutto il vassoio degli aperitivi;
Non ho decimato il servizio di piatti mentre allestivo la
tavola;
Non ho sbeccato nemmeno un bicchiere;
non ho fatto secche tazzine da caffé, né il vassoio in
ceramica a tema natalizio e nemmeno i cucchiaini, pure quelli in ceramica,
scelti tanto per rendermi più facile la vita…
Non ho dimenticato di comprare il pane e non ho trascurato
di mettere il vino bianco in frigo;
Non mi sono fatta prendere da raffreddori improvvisi o
emicranie cosmiche;
Non mi sono affettata una mano tagliando l’ananas a fine
pasto, né mi è scivolato dalle mani (tranne una trascurabile oscillazione) il
vassoio con le minipaste;
Non ho salato due volte l’acqua per la pasta e non ho fatto
ciofeche di caffè con rischio esplosione della macchinetta alla presenza degli
ospiti;
non ho spaccato piatti impilandoli per sparecchiare e
nemmeno un vassoio
(nemmeno successivamente, quando li ho lavati e rimessi a
posto)
Non ho abbozzato teglie colpendo in pieno lo stipite del
forno mentre le rimettevo dentro, né abraso l’antiaderente delle padelle
Non ha fatto cenno di scivolarmi dalle mani nemmeno il
pesante tegame di terracotta del pollo e non ho fatto volare il cestino del
pane con tutte le fette disposte ad arte.
Insomma: il pranzo con la divina cugina dell’amato bene,
l’unica, prediletta e per questo venerata, dell’albero genealogico della sua
famiglia a netta prevalenza maschile, è andato, a conti fatti, oltre ogni più
rosea aspettativa.
Lei è quella delle perle di saggezza in fatto di pulizie.
È quella che quando la invitiamo, anche il cavallo di
battaglia più collaudato mi riesce male; quella con la quale, nell’ansia da
prestazione che mi assale ogni volta, rimedio le più magre figure spaziando un
po’ in tutti i campi.
È quella che un natale di qualche anno fa mi aveva portato
una palla di vetro soffiato con dentro un piccolo presepe che io ho
maldestramente scaraventato a terra mentre cercavo di aprire il pacchetto.
Distrutto in mille pezzi, prima ancora di vederlo.
Fulminata dallo sguardo incredulo e imbarazzatissimo
dell’amato bene, indeciso se correre a nascondersi o scusarsi al mio posto, che
raccoglievo frammenti di vetro ringraziando, sentitamente, del regalo.
Ma stavolta mi ero preparata per tempo.
Avevo fatto corsi di portamento e di autocontrollo.
Di servizio in tavola e gestione dell’ansia
Di controllo della sbadataggine e presenza nel qui e ora
E, incredibile ma (pare) vero è andato tutto bene!!
(anche perché stavolta mi ha portato una pianta…)
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Tanta e tale è stata la felicità per l'ottima riuscita del pranzo che dopo mi sono messa addirittura a fare dei buiscotti: proprio io che i biscotti amo mangiarli, ma di farli non ho pazienza.
Per colazione, per merenda o per il tè delle cinque. Il gusto è rustico, la consistenza anche. Poco dolci, come piacciono a me, ma profumati di Natale e utili a festeggiare le piccole/grandi soddisfazioni della vita! Con le dosi che seguono ne vengono due vassoi pieni.
Ingredienti
500 gr di farina di farro
150 gr di zucchero
80 gr di olio extravergine d’oliva
3 uova
1 limone
1 arancia
1 bustina di vanillina
½ bustina di lievito
1 goccio di latte (se occorre)
1 barattolo di marmellata a piacere
zucchero a velo
Procedimento
Disporre in una ciotola lo zucchero e la farina setacciata
con il lievito e la vanillina. Creare un cratere al centro dove rompere le
uova. Sbatterle leggermente, unire anche l’olio e la scorza grattugiata dell'arancia e del limone, quindi incorporare a mano a mano la farina
circostante.
Quando si sarà formato un composto abbastanza compatto,
passare sul piano di lavoro e lavorarlo ancora un po’ per renderlo omogeneo,
aggiungendo, qualora dovesse risultare troppo secco, un goccio di latte.
Prelevare piccole porzioni di impasto e stenderle con il matterello formando
dei rettangoli, farcirli al centro con qualche cucchiaio di marmellata, quindi chiuderli sovrapponendone i bordi e creando dei piccoli “filoncini”.
Sigillarne le
estremità (per evitare che la marmellata fuoriesca in cottura) e disporli in
una teglia ricoperta di carta forno.
Cuocere a 180° (preriscaldato) per circa 20 minuti, dopodiché estrarre la teglia dal forno, tagliare i rettangoli in tanti segmenti
e infornare di nuovo per 5-7 minuti o fino a doratura.
-La cottura dipenderà ovviamente dal forno e dalla grandezza dei segmenti, in ogni caso non cuoceteli troppo o diventeranno troppo duri
Ahahah...mi fai sempre sbellicare tu!!! Detto da una che è appena tornata da un fine settimana a Graz nel corso del quale il camper si è guastato, ci ha fatto trascorrere due giorni e due notti con dieci gradi nell'abitacolo e ci ha costretti a chiamare l'assistenza stradale per ripartire, quindi anch'io in quanto a sfiga non scherzo.....
RispondiEliminaI biscotti sono superfacili e di poca lavorazione e visto che io con i tagliabiscotti riesco a rimediarne uno bello (per la foto) e gli altri quarantanove sono ciofeche ben venga questa versione semplice e rustica!
Un bacio :)
No per carità, pure io con la tagliabiscotti mi impicco. non fa proprio per me, infatti ne ho uan nuova nuova e bellissima che m,i ha regalato mia cognata: vorrei tanto usarla, ero convinta che l'avrei fatto al più presto...ma ancora è sigillata e lì, temo, resterà.
EliminaAmmazza che disavvenura col camper, mannaggia!! in compenso però spero vi siate divertiti lo stesso e abbiate visto posti bellissimi.
tanti baci a te
Ahaahahahaha ossignur.... la ricordo molto bene con la storia delle pulizie! ahahaha immagino il regalino della sfera di vetro rotto in mille pezzi ancor prima di aprirlo ahahaah se sei maldestra.. ahaha ma ti comprendo in pieno!!!!! sono unpòcome te... Buonissimo questo dolce invece.. biscotoni farciti :-D con una farina che ormai a casa mia non manca mai! smack
RispondiEliminati ricordi sì? che discorsi alti su spirito e pezze di lana da passare ogni giorno!!!!!
Eliminamaldestra è dire poco claudiè: al supermercato tante volte mi vergogno: prendo una cosa me ne cascano 10, sbatto il carrello contro ogni sporgenza, pesto i piedi della gente, intruppo, inciampo, casco io...sono un vero disastro!
quanto alla farina di farro per me è una (gradita) novità, allora vengo a vedere qualche ricettina da te che sicuramente pesco bene!!
tanti baci
Hanno un aspetto divino..complimenti!
RispondiEliminaGrazie consuelo, un bacione!!
Eliminatroppo troppo carino il tuo post...per me l'incubo era l'arrivo della suocera che vivevo allo stesso modo !!!!i biscottoni sono buonissimi rustici come piacciono a me...brava e un abbraccio...
RispondiEliminaah no, io l'incubo della suocera non ce l'ho anche perchè non viene mai, o giusto per le feste comandate...per il resto sono io che vado da lei, ma non c'è partita perchè lei non cucina, è mio suocero a farlo, allora l'incubo è lui!!!!
Eliminaabbracci a te e grazie!!
Hanno un bellissimo aspetto. Li proverò perchè mi ispirano molto. Ciao, buona giornata
RispondiEliminaGrazie meris: a noi sono piaciuti tanto!!
EliminaCiao buona serata a te!
Biscottini perfetti per godersi in pace questo tuo delizioso post. Mi hai fatto morire, come spesso succede qui da te, all'idea della palla di vetro distrutta, prima ancora di essere "vista". Ma la colpa non è tua... sta cugina non aveva altro da regalarti? Mi hai fatto sbellicare anche perché mi riconosco in queste tue "maldestritudini" :) . Essì. Perfetti questi biscottini, anche per me, che ormai sostituisco sempre il burro con l'olio. Un baciotto e buona domenica :)
RispondiEliminaAh pure io faustì: olio anzichè burro, sempre e comunque. le eccezioni sono proprio rarissime.
EliminaEcco è quello che dico anche io: certe volte non è colpa di una mia (presunta peraltro) "maldestritudine"...è che te pare che a una possa mai venire in mente di regalare una palla di vetro proprio a me??
secondo me l'ha fatto apposta.
tanti baciotti a te!!<3
I tuoi racconti sono simpaticissimo.
RispondiEliminaTuo marito si deve divertire un mondo a vivere con te hi hi
Pina
Ciao Pina benvenuta e grazie!
EliminaAnche io mi diverto tanto a vivere con lui (a parte quando lo caccerei di casa)
sono fiera di te, finalmente hai riscattato la palla anche perché con una pianta era più difficile combinare guai....secondo me ti ha perdonato....ammesso che non si tratti di un cactus. Un bacio bella.
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