"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

venerdì 9 gennaio 2015

Brühl delle meraviglie


Lo stesso treno che dall’aeroporto di Bonn porta a Colonia prevede una fermata in questa piccola cittadina della Renania dal fascino incantato.
Nel nome ricorda il suo ben più famoso cugino delle Fiandre. Quel paesino fiabesco che risponde al nome di Bruges, a una manciata di chilometri da Bruxelles, ed è preso d’assalto da orde di turisti intenti a farsi immortalare lungo i ponti e gli specchi d’acqua che lo caratterizzano.
Nell’aspetto, il più dimesso parente tedesco, lo ricorda solo da lontano perché ha indubbiamente un fascino meno prorompente e più discreto.
Non si impone, ma conquista passo dopo passo.
Già scendendo dal treno 

e trovandosi immersi in un paesaggio di boschi e casette dai tetti spioventi.
Sarà perché non amo i luoghi affollati, tanto decantati e un po’ costruiti che Bruges, a  suo tempo, non mi fece una grande impressione (pur trovandola innegabilmente romantica e molto graziosa).
Quell’impressione di pace e assoluta armonia che invece mi ha suscitato il più ruspante e austero Brühl.
Dove le cartoline per la collezione di mamma ho dovuto andarle a cercare all’ufficio del turismo perchè non ho trovato nemmeno un negozietto di souvenir o altro che le vendesse.
E questo è stato per me motivo di innamoramento folle e istantaneo.
Una cittadina che basta a se stessa e non cerca notorietà, che sta quasi appartata ma contiene al suo interno ottimi motivi per decidere di farci un salto, prima o poi.
A cominciare dall’Augustusburg 

quel castello che, insieme all’annesso casino di caccia Falkenlust sono siti Unesco, appartenuti a Clemente Augusto di Wittelsbach, arcivescovo di Colonia (visite guidate a orario).
Certo d’inverno non è possibile apprezzarne appieno i giardini, 


ma quello che ci ha stupiti (a parte i colori crema e vagamente azzurrino dell’edificio) è la perfetta armonia con tutto il circondario.

Si scende dal treno e, lasciandosi il bosco alle spalle, ci si trova direttamente sul viale di ghiaia che porta allo scalone della villa. Ci si gira attoprno e si esce dalla parte opposta direttamente sulla strada cittadina. Nessun muro di cinta, nessun cancello; si continua a camminare, ammirando col naso all’insù architettura e natura, passato e presente, senza soluzione di continuità.

Per poi ritrovarsi in un piccolo salotto fatto di piazzette, viali lastricati e vicoli nascosti.

Dove sorgono il centro commerciale Kaufhof e il supermercato Rewe ma anche fiabeschi negozietti di dolciumi e piccole botteghe artigiane.
Smisurate pasticcerie e minuscoli caffè.

E il nuovo museo d’avanguardia interamente dedicato a Max Ernst.
Tutto insieme, tutto perfettamente integrato e senza contrasti stridenti.
Anche qui case colorate 

e giochi per bambini in legno dipinto a mano.

Fontane arzigogolate e personaggi vari che animano panchine

 e tratti di strada.

Palazzi di merletto

E panetterie dai profumi travolgenti.

Il ritorno a Colonia è a malincuore e una volta di più ci troviamo a pensare che, averlo saputo, avremmo scelto di alloggiare qua, anziché in una grande città.
Per la sua pace, per la calma che vi regna, per il fatto di essere un piccolo scrigno, poco conosciuto, di bellezza e tranquillità.
Anche se proprio alle sue porte, incredibile ma vero, sorge Phantasialand, il parco di divertimenti a tema più visitato d’Europa, che registra ogni anno quasi 2 milioni di visitatori…


7 commenti:

  1. Bella e come dici tu conquista. Eh si il pane nella varie forme composizioni abbinamenti ecc. è un culto sia per i tedeschi che austriaci. Grazie della condivisione aufwiedersehen.
    Buona fine settimana.

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    1. Mamma mia, quelle panetterie edvige.....io poi adoro il pane nero, di segale! per non parlare di tutti i dolci: c'è veramente l'imbarazzo della scelta.
      Grazie a te bella mia, baci grandi

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  2. quanto siamo simili signora mia, pure io ci farei un giretto per godermi la tranquillità. Ogni tuo racconto è un piccolo viaggio che faccio anch'io.

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    1. io con me ti porterei veramente però, mica solo vrtualmente!
      <3 tanti baci

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  3. ehi ma hai scovato un tesorino nascosto!!!

    che bello!!!

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    1. non lo conoscevo e sono contenta di averlo scovato. difficile pure trovare notizie dettagliate in internet: non dicono granché, ma è un posto davvero bellissimo!

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  4. Incantata anche da questo reportage... da una parte di Germania che ancora non conosco ma che è nella wish list di mio marito, quindi faccio tesoro di ogni informazione!
    Un bacio :)

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