"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

martedì 20 gennaio 2015

(Quasi) come una Geisha - Crostata “Esotica”


È bello prendersi cura di lui.
Dedicargli attenzioni, gentilezze, piccoli gesti amorevoli.
Ha un che di atavico e rassicurante.
Di quella suddivisione di ruoli che appaga la mia incorreggibile indole vintage.
Certo in questo sono abbastanza fortunata: essendo lui (estremamente) preciso e ordinato non mi tocca per esempio girare per casa raccattando calzini...
che non siano prettamente miei.
Spalmarmi sul pavimento gelido per recuperare ciabatte scagliate sotto il letto (e proprio al suo centro esatto) chissà quando chissà come, che non siano propriamente le mie.
Piegare montagne di magliette e maglioni che s'innalzano nel volgere dei giorni e che non appartengano specificamente a me ( ma non è colpa mia se non so mai esattamente cosa mettere e per decidere mi tocca tirare giù - e prima o poi rimettere anche a posto- mezzo armadio e svariati cassetti);
Riposizionare al dritto felpe con i loro cappucci che non siano quelli che io stessa provvedono ad abbandonare, rovesciati, su ogni tipo di superficie, una volta tornata dalla palestra.
Asciugare laghi d' acqua dopo la doccia che non siano stati originati personalmente dalla mia innata abilità.
Spostare giubbotti che non appartengano a me medesima, perennemente a cavalcioni sullo schienale di una sedia, almeno quando cucino per evitate che prendano odori.
Rimettere al loro posto decine di paia di scarpe ( che non siano un 37 scarso) abbandonate per giorni davanti alla porta d'ingresso fino al punto di ostruire il passaggio.
Ma siccome non si può essere perfetti, io, che ordinata lo sono solo a modo mio( perché tutto è relativo e il concetto di l'ordine non fa certo eccezione) in compenso mi sobbarco di altre, faticosissime incombenze tipo: apparecchiare per la cena già alle nove di mattina per evitare che debba farlo lui quando rincasa (appena un treno prima del mio) sempre alle ore canoniche.
Mettergli in cima alla pila dei pigiami quelli più pesanti sperando gli siano di qualche  ispirazione e non vada puntualmente a pescare quelli più leggeri, sul fondo del cassetto, salvo poi lamentarsi del freddo pungente...
Comprargli stock interi del suo bagnoschiuma preferito appagando così la sua insaziabile passione per le scorte e (in infinitesima parte) la mia insana mania per lo shopping.
Certo va detto che tanta dedizione è ripagata, almeno in parte, da altrettanta gentilezza.
Per esempio è lui che stira, ormai da un paio d anni ( mentre io non so nemmeno più come si sguaini un asse all'uopo destinata.. Ma beatissima ignoranza!).
È lui che nel fine settimana mi prepara la colazione e poi il secondo caffe della mattina e poi quello del dopo pranzo, e ancora quello del pomeriggio.
(ma per il resto della settimana' quando lui è in ufficio me lo faccio da sola, eh?!!!)
Sempre lui che aggiusta tutto ciò che (in maniera assolutamente involontaria e sempre per la grazia che mi è propria e con la quale mi muovo nello spazio) sfascio e distruggo.
Lui che si carica casse d’acqua su per le due rampe di scale e va a fare tutto il resto della spesa " grossa" ( saltellando da un supermercato all’altro inseguendo le offerte) imbustando, caricando, scaricando e mettendo pure tutto a posto nell' unico suo pomeriggio della settimana in cui rincasa prima, pur di tenerci liberi il sabato e la domenica.
E che con l occasione fa un salto pure dalla nostra amica fioraia, per portarmi un piccolo pensiero, almeno ogni 15 giorni.
Variando pure sul tema.
Perchè mica si possono "pensare" sempre, unicamente, una rosa rossa e un girasole.
Ma è perché apprezzo e non do per scontato tutto questo, che io ricambio a mia volta con altre premure ancora.
Per esempio preparandogli amorevolmente il pranzo da portarsi per i 3 giorni alla settimana nei quali non è "a vitto".
Pranzi salutistici e molto bilanciati.
Mica improvvisati e raffazzonati.
Mettendoci tutta la premura e l impegno.
Tutto l'amore e la dedizione.
Compreso quello di ricordargli, con dolcezza e un bigliettino trasudante infinita pazienza e inequivocabile tenerezza, di prendere anche il portaprapranzo quando al mattino apre il frigo per afferrare, ancora dormiente, la bottiglia del latte....


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Ero curiosa di provare la crema frangipane, mangiata un’unica volta a Parigi dentro un dolce buonissimo. A frenarmi la presenza di burro e quella sua peculiarità di non essere propriamente una crema leggera. Poi, mentre sfoglio distrattamente un numero molto vecchio di Cucina Moderna, la folgorazione. 

Una foto allettante, l’idea di mettere delle banane al rum sulla superficie di una crostata e l’attenuante concessa al panetto di burro richiesto dalla crema: una frolla all’olio, come naturale compensazione.
Lì la farcitura prevedeva un preparato pronto di crema frangipane, io ho preso la ricetta su giallozafferano, aggiungendoci di mio due cucchiai di rum, per ammorbidirla un po’ visto che era molto densa e perché i liquori nei dolci mi piacciono troppo.

Certo non si può dire che sia un dolcetto leggero da potersene concedere addirittura due fette, ma alla fine nemmeno così tremendamente peccaminoso. 

Buona è buonissima: in particolare la consistenza di quella frolla di farro.
Volendo si può preparare la crema e versarla cruda sul guscio di frolla per cuocere tutto insieme in forno. Io ho preferito fare un passaggio alla volta e cuocerla a parte per poi comporre il dolce solo all’ultimo.


Crostata di farro all’olio con crema frangipane e banane caramellate al rum

Ingredienti (per uno stampo di 24 cm)

Per la frolla
150 gr di farina di farro
100 gr di farina 00
100 gr di zucchero
80 gr di olio extravergine d’oliva delicato
1 limone bio
2 tuorli
5 cucchiai di Martini (o Marsala, o grappa, o altro liquore)
¾ di cucchiaino di lievito

Per la crema frangipane
150 gr di farina di mandorle
120 gr di zucchero
120 gr di burro
2 uova
2 cucchiai di rum

Per la copertura
2 banane verdi
2 cucchiai di zucchero di canna
1 limone
1 bicchierino abbondante di rum


Procedimento
Preparare prima la frolla setacciando in una ciotola le due farine e il lievito. Unire lo zucchero, la scorza di limone grattugiata, le uova, l’olio e il liquore freddo (ho usato il Martini perché era l’unico che avessi in frigo, ma va bene anche il limoncello, per dire) e lavorare velocemente fino a formare un panetto da ricoprire con pellicola e far riposare in frigo una ventina di minuti.


Nel frattempo dedicarsi alla crema: montare con lo sbattitore elettrico il burro con lo zucchero; unire un uovo alla volta aspettando che il primo sia ben amalgamato, quindi unire la farina di mandorle e cuocere su fuoco basso, continuando a mescolare, fino a quando non si sarà rappresa e avrà iniziato a bollire (la consistenza sarà quella di una crema pasticciera molto densa e un po’ più grumosa). Fuori dal fuoco unire i due cucchiai di rum e lasciare raffreddare.


Riprendere il panetto dal frigo e metterlo fra due fogli di carta forno per stenderlo con il matterello (o con un po’ di pazienza stenderlo a mano direttamente nello stampo), sistemarlo nello stampo, rialzandolo di un cm sui bordi, bucherellare con i rebbi di una forchetta, coprire con carta forno e una manciata di legumi secchi e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 25 minuti.


Quando la crostata sarà fredda, toglierla dallo stampo e riempirla con la crema.

Tagliare a rondelle le banane e cospargerle di succo di limone. 

Fare sciogliere lo zucchero in una padella, 

aggiungere le banane e il rum e cuocere per un paio di minuti mescolando con delicatezza, 

quindi sistemarle subito, ancora calde, sulla crostata.





10 commenti:

  1. Già il fatto di leggerti sempre volentieri allieta i miei passaggi da te...poi mi proponi questa meraviglia e mi fai svenire! Oltretutto sono alle prese con l'ennesima dieta (quasi) ferrea e la fame si fa sentire parecchio.....
    Un bacio :)

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    1. Grazia tatiana! annaggia ste diete. ma tu fai così: ponitela come premio per il primo obiettivo raggiunto!! Una piccola gratificazione che magari ti fa affrontare meglio le rinunce.
      dai coraggio: faccio il tifo per te e ti mando un bacione grandissimo!!

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  2. Premetto con il dirti che di invidio spudoratamente..di uomini come il tuo hanno buttato lo stampo troppo tempo fa sigh sigh...so che non è in prestito o tantomeno in vendita quindi mi rassegno e..ti invidio nuovamente!
    Meno male che questa ricetta me la posso replicare (senza invidiarti ri-nuovamente..), ho tutto in casa e una voglia tremenda di dolce..probabilmente dovuta all'INVIDIA!!!
    ahahah..buona serata <3

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    1. ...è perchè conosci da poco il mio blog consu, altrimenti sapresti anche tutti risvolti della medaglia (che non manco mai di raccontare!!) del mio invidiabile consorte. che non cambierei mai con nessuno, indendiamoci, ma che di difetti ne ha....uhhhhhh se ne ha!!!
      ed è il protagonista (involontario e quasi inconsapevole) di più o meno tutte le "cronache dalla casetta"!!!!
      e dopo questa smitizzazione spero che la voglia di replicare il dolce ti rimanga lo stesso!!!!
      Bacioni grandissimi<3<3<3

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  3. O_O non ciposso credere... per laprima parte delpost.. hai descritto ciò che faccio io con le cose sparse di Riccardo..è praticamente identico al tuo uomo!!!!!!!! Tranne che Ric non stira.. grrrrrrrrrrrr.. ma si fa perdobare cucinando una favola! Però dai.. siamo fortunate.. :-D.... Mi piace un sacco questa crostata.. ma come cavolo faccio a fare una crema frangipane senza burro! sigh.. per questo mai potrò farla.. baci e buona giornata :-)

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    1. Ehhh lo so claudiè, io infatti ci ho mezzo tanto a provarla proprio per via del burro. però mi pare di aver letto una ricetta di crema frangipane all'olio...certo non sarà la stessa cosa, però magari, si può tentare..
      poi, per ciò che riguarda l'omo...ehm...chi fa le cose sopra descritte (tipo calzini/scarpe/maglioni lasciati in giro per casa ecc)...non è lui.....sono io!
      non so se lui si definisca fortunato....io sì però dai, pure con tutti i suoi (altri) difetti!!!
      tanti bacioni a te!!!! <3<3<3

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  4. Carissima hai trovato una perla non lasciarla scappare....meravigliosa questa torta da provare....un pò dolce per me ma diro alla figlia di farla ed io una fettina solo. Buona serata

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    1. sì beh la quantità di zucchero, tra base e crema è già notevole, se poi calcoli anche quella delle banane caramellate...però magari potresti omettere quelle e gustarti solo la frolla con la crema frangipane.
      Un bacione grandissimo edvige, salutami sempre maritozzo!

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  5. Bellissima, è da provare sicuramente ... ma devo aspettare i nipotini quando arrivano da Londra.
    Grazie cara, buona serata
    Mandi

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  6. Mi piace tantissimo la frangipane e anch'io l'ho scoperta da poco. Con le banane dev'essere taaaanto dolce.

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