"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

giovedì 8 dicembre 2011

E’ sbocciato il Natale nella nostra casetta!! – Pepparkakor: biscotti (maschi, femmine, casette, cuori, stelle, orsetti e ippopotami) speziati


La perfetta atmosfera natalizia, per me, dovrebbe prevedere almeno 70-80 cm di neve, i vetri appannati su cui fare un cerchio col gomito per poter guardare fuori (rimanendo al calduccio), tante lucine di candele (anche sui davanzali interni delle finestre), un plaid sulle ginocchia, una tazza di cioccolata fumante in una mano e un bel libro di quelli avvincenti e possibilmente un po’ strappalacrime nell’altra. Perché anche la commozione, almeno entro certi limiti, fa tanto Natale!
Ricordo un’amica di qualche tempo fa che una sera, dopo aver espresso tutta la sua gioia per l’arrivo del Natale, mi rivelò, con una punta di malizia e un’aria molto circospetta, la sua abitudine più segreta e inconfessabile di questo periodo: “il pomeriggio, appena torno dal lavoro, mi infilo una tutona felpata e i calzettoni di lana, mi preparo un tè e il plaid, metto su un filmone che narri una storia bella e tragica di Natale,  stacco pure il telefono, e fino alle 7 passate me ne sto lì a guardarmelo e a….. piangere liberamente!!”.
Ecco…ricordo anche di essere rimasta un po’ perplessa di fronte all’ardire della confessione e subito dopo di aver rivolto un pensiero di solidarietà al compagno di vita costretto, ogni sera fino all’arrivo della Befana, ad assistere al ripetersi di una scena di questo genere…se il tizio avesse deciso di punto in bianco di non rincasare affatto avrebbe avuto tutta la mia comprensione.
Tornando all’atmosfera natalizia, certo, ci aggiungerei: tanti regali sotto l’alberello da rigirare e soppesare ogni giorno fino a quello designato per l’apertura, profumi sparsi di resina e di mandarini, un caminetto scoppiettante (che faccia la grazia di alimentarsi da sé e non costringa ad acrobazie con gli alari per far prendere anche il ciocco più restio, perché in una situazione ideale funzionerebbe così!) e lui, il calendario dell’avvento in bella mostra.
Non sarebbero poi tutte richieste strampalate queste….peccato che il clima qua sia ancora tendente alla mezza stagione con punte di umidità da serra tropicale, che il camino sia stato occupato dal presepe e quindi non possiamo accenderlo  almeno fino al 7 gennaio, che la cioccolata calda ingrassi e che il tempo per starsene acciambellati sul divano sotto un plaid sia scalzato dalla frenesia di uscire per riuscire a fare tutti i regali giusto in tempo (o almeno partorire una vaga idea in merito).
 Ma è proprio in casi come questi che tornano molto utili qualità come: una massiccia dose di fantasia, tanta capacità di immedesimazione e una sufficiente disposizione d’animo per ricrearsi, almeno in testa, tutto ciò di cui sopra.
E poi, per il resto, l’alberello c’è, completo di oggetti/personaggi "vecchi"


E nuovi

 (regalo di amici russi ricevuto a maggio!)
Quel capolavoro di ingegneria edile (perché la capanna dei pastori se l’è costruita da sé), elettrica (perché il cielo è fatto di tante lucine blu!) e idraulica (perchè prevede anche una fontanella di acqua corrente!), che è il presepe fatto da lui, pure
(e la mia amica americana sarà molto felice di sapere che per la neve continuiamo a  usare quei bellissimi cornetti di maizena che abbiamo trovato dentro al suo pacco lo scorso Natale…alcuni li ho sciolti sotto l’acqua come mi aveva suggerito di fare lei precisando che “non sono di polistirolo, ma assolutamente biodegradabili!!”, la maggior parte, esaurito il giochetto divertente che volevo assolutamente provare, me li sono tenuti per farne montagne di neve intorno alla capanna e fra i pastori)
Le pigne di Arcinazzo, con altre piccole dorate, sono al loro posto
Le candele non mancano,
la catena di pupazzetti di neve nemmeno
Svariati Babbi Natale penzolanti sono stati sistemati
I cuoricini (anche loro aerei) pure
…non è una perfetta atmosfera natalizia anche questa?!
Ah no, manca il capolavoro di mamma commissionatole quest’estate (perché amo organizzarmi, fantozzianamente, per tempo..) con la richiesta di consegna entro l’8 dicembre (perché sono anche molto rompiscatole, me ne rendo conto..).
Ieri al telefono mi ha confessato di non riuscire a fare in tempo e che le mancano ancora 10-15 centimetri…ma sta per arrivare.
Non vedo l’ora!! Sarà bellissimo (A).
Sulla rivelazione dell’oggetto misterioso vi rimando ai prossimi giorni, intanto...
Buone Feste!!!!

@@@@@@@@@@@@
In questo periodo sul web (ma anche nelle riviste di cucina) impazzano questi biscottini nordici che fanno tanto Natale e dunque naturalmente non pubblico niente di originale né di nuovo. Ci tenevo tuttavia a condividerli per tutta una serie di ragioni tra cui:
a) ho comprato appositamente gli stampini per farli (da stipare poi, ovviamente, nel già straripante armadietto dietro il camino…) e già solo questo imponeva l’obbligo di provarli subito;
b) ho impiegato un’intera giornata a realizzarli tutti (e un’altra a decorarli,più svariate altre ore a impacchettarli per poterli regalare la sera della Vigilia..) coinvolgendo nell’impresa perfino, suo malgrado, l’uomo di casa;
c) che sarebbe poi la ragione principale: mi piacciono troppo per tenerli nascosti e archiviati nella cartella del pc fino a quando non mi coglierà l’uzzo di rifarli!
Perché sì, in realtà questi risalgono all’anno scorso, quando ancora non avevo un blog, ma partecipavo solo al Giornale e siccome mi piaceva averli anche qua...mi sono limitata a traslocarli, corredandoli di tutte le loro foto.
Non credo che quest’anno mi tornerà la voglia di cimentarmi, anche perché vorrei fare altro e il tempo è moooolto tiranno: ridendo e scherzando siamo già a metà mese!
Ho tratto questa ricetta dal volume “Spezie” de “I grandi libri degli ingredienti” del Corriere della sera, con una significativa e importantissima variazione: ridurre il cucchiaio di chiodi di garofano in polvere a 1 cucchiaino, pena il ritrovarsi la lingua anestetizzata al primo assaggio! Quanto ai colori per vivacizzare la glassa io mi sono arrangiata con quello che avevo in casa: alchermes per il rosa-fucsia, succo di mirtilli per il viola, un pizzico di curcuma in polvere per il giallo e naturalmente cacao per il marrone. Come suggeriva la ricetta ho lasciato riposare l’impasto una notte in frigo, ma tenete presente che più lo si lascia lì, più le spezie diventeranno pungenti.
E siccome mi sono trovata con una palla enorme e infinita di impasto e la voglia di sperimentare ogni forma possibile e immaginabile, mi sono divertita a fare non solo omini ma anche femminucce di panpepato, 
avendo cura di variare abiti e accessori! 
Più animali, cuoricini, stelline, orsetti e tutto quello che gli stampini a disposizione consentivano di fare!








Per finire, ovviamente con le casette e qualche alberello…..




























Ingredienti (per una “carrettata” di biscottini…)
700 g di farina
300 g di zucchero (non meglio specificato, ma la prossima volta utilizzerò metà semolato metà di canna)
50 ml di melassa (io ho usato miele scuro)
100 ml di acqua
200 gr di burro
2 cucchiai di cannella in polvere
1 cucchiaio di zenzero in polvere
1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
2 cucchiaini di semi di cardamomo tritati
2 cucchiaini di bicarbonato
 
Procedimento
Portate a ebollizione l’acqua con dentro lo zucchero e il miele. Disponete il burro e tutte le spezie (setacciate per evitare che formino grumi) in una terrina piuttosto capiente e versatevi sopra il liquido bollente, mescolando per far sciogliere e amalgamate per bene il tutto.
Setacciate la farina insieme al bicarbonato e amalgamatela al composto liquido lavorandolo fino a ricavarne un panetto morbido e liscio da lasciar riposare in frigo, coperto da pellicola, per una notte.
Accendete il forno a 180°, prendete piccole porzioni di pasta (perché è piuttosto dura da lavorare) e stendetele con il matterello ritagliando delle sagome con le formine, quindi disponetele su una teglia ricoperta di carta forno e fate cuocere per 5-6 minuti (stando molto attenti alla cottura del proprio forno perché bruciano in un attimo!).
Una volta freddi decorate i biscotti a piacere. 

Con questa ricetta partecipo al Contest del blog Baci di zucchero


8 commenti:

  1. Complimentoni,cara!Che bella decorazione!I tuoi biscotti sono molto carini!Un bacio!

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  2. Con l'atmosfera romanticona che hai descritto potrei innamorarmi anch'io del periodo natalizio. E forse potrei anche apprezzare i 70cm di neve a dispetto del mio essere freddolosa se non dovessi uscire di casa!
    Almeno con la fantasia tutto si può e anche sognare ad occhi aperti regala un'emozione.
    Bellissimi i tuoi bsciottini decorati. Adoro i pepparkakor, li ho fatti anch'io ieri ma le mie decorazioni sono moooooooooolto minimal! Sono un distastro con la glassa :))
    Un bacione, buon we

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  3. Posso dire soltanto: WOW! Ti voglio bene Luna!!
    XOXOXO Bella

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  4. Sono un disastro! Bevo il tè a qualunque latitudine, in tutte le stagioni, indipendentemente dal clima e alla giusta temperatura di infusione.
    Tendo ad essere freddolosa, quindi, il plaid sul divano da novembre a marzo è fisso.
    Non ho il camino e non mi piace vedere la televisione. Potrò mai festeggiare il Natale? Ma si, cucinando, facendo la cioccolata calda che farà ingrassare, ma una volta all'anno uno strappetto si DEVE fare.
    Poi solo a vedere i tuoi golosi e bellissimi biscotti mi sento già proiettata nel Natale.
    E a proposito di atmosfera natalizia, la bellissima foto dell'header è stata scattata a New York?
    Un bacione e buon fine settimana

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  5. LENIA: grazie mille, amica mia! E tu sei sempre tanto gentile!!! Baci da qui a lì!!

    FEDERICA: non dirlo a me! Io mi sono limitata a mettere insieme un po' di zucchero a velo, qualche goccia di liquido colorato e oplà! L'ho chiamata glassa!! Se mi legge un maestro pasticciere (ma non mi leggerà...) potrebbe avere un sussulto...ma senza pretese di perfezione mi sono molto divertita! E poi questi biscottini secondo me sono carini (e buoni!!) a prescindere, anche con decorazioni minimal!
    E per tutto il resto: la fantasia aiuta sempre, in ogni frangente e situazione...e siccome non costa niente, vale la pena attingerne a pienissime mani!!
    Tanti baciotti cara Fede, e buon fine settimana
    a te

    BELLA: ADESSO l'atmosfera è veramente perfetta: Ieri ci è arrivato il tuo biglietto con il cd...fabio ne ha scorso velocemente i titoli dicendo : "non vedo l'ora di ascoltarlo"!!!
    ....e infatti ora è lì che va a tutto volume per la gioia anche dei vicini (ma è troppo bello!!!!)
    Grazie infinite, sei sempre meravigliosamente dolce e cara! E sull'albero c'è più di una cosa che ci fa pensare a te! Ti vogliamo bene. XOXOXOXOXO

    GIOVANNA: ogni cosa che ti fa stare bene è adattissima a "fare Natale", senza regole imposte nè oggetti d'ordinanza! Poi ci sono periodi in cui lo senti di più altri in cui dici "a me non sembra proprio Natale"...questo anche a giorni alterni, come capita a me! (ieri, per esempio, che mi rodeva tanto nè l'alberello nè il presepe, nè tutti gli altri decori sparsi per la casa servivano a proiettarmi nell'atmosfera...ma come dicevo a fede, la fantasia aiuta molto!!
    Carissima Gio, uno dei tuoi magnifici tè e una bella chiacchierata potrebbe fare Natale molto più di un caminetto scoppiettante o di una palla glitterata!
    Quanto alla foto: non è New York ma la magnifica Chicago.................che nostalgia!!
    Tanti bacioni, buon we.

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  6. Pensa che io, per propiziare l'arrivo della neve in città, sono lì che medito di comprare i doposci! Naturalmente non vedo l'ora di vedere l'ultima (ma non la meno importante) decorazione che ti manca, dopo di che penso che traslocherete... :-)) Per Natale, come segnaposto,mi volevo produrre in alberelli di Natale di panpepato decorati da me medesima, quindi evviva la ricetta! Per finire: foto bellissima, quella di Chicago. E scusa questi commenti lunghi!!! Un abbraccio ;-)

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  7. ciao Luna, anche qui l'atmopsfera non è propriamente natalizia. Fa ancora troppo caldo e, se non siamo abituati a vedere la neve, almeno un poco di freddo male non ci starebbe!
    Però direi che la tua atmosfera è perfetta, rilassante e magica... ed anche se il camino non si accenderà ancora per qualche giorno, io la cioccolata calda la voglio lo stesso!
    Mi hai incurisito circa l'oggetto misterioso e "ritardatario"... aspetto di vederlo, intanto mi godo i tuoi "panpepati".
    Un bacio

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  8. FRANCESCA: Francè te possino!! Staglielo anche a dire!!!!! Penso anche io che la casa stia per scoppiare con tutto quello che in questo periodo ho tirato fuori dagli scatoloni di Natale (che per il resto dell'anno stazionano nella cantina dei suoceri..) ma non posso mostrarmi debole: devo tenere un certo contegno e soprattutto ostentare la massima sicurezza davanti a lui chye dice esattamente quello che sostieni tu: "se entra un altro aggeggio usciamo noi!" E io lì a rassicurarlo...poi arrivi tu e mi smonti tutto??!! Tra l'altro, in confidenza...l'oggetto che sta per arrivare è piuttosto...invadente...ingombrante...massiccio direi....insomma: si fa notare. Ma sto facendo finta di niente...
    Quella dei doposci mi piace come rito propiziatorio per il freddo!!
    L'idea degli alberelli segnaposto la trovo troppo carina!!!
    Quanto ai commenti lunghi..te stai a preoccupà?? Avrai notato come sono sintetica nei post e nelle risposte...con me sfondi una porta aperta: più c'è da leggere (e da scrivere) più sono contenta!! tanti baciotti, buona settimana e grazie!!!

    FAUSTIDDA: concordo, almeno un po' di freddo ci vorrebbe!! Per la cioccolata calda, però è sempre l'occasione giusta e quindi passa pure a prendertene una tazza! L'oggetto misterioso spero arrivi questa settimana...o comunque prima della fine delle feste!!
    Bacioni anche a te, buona settimana e grazie!!

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