Un filare di vite scalda il cuore solo a guardarlo.
Segna confini, segue leggero la linea del terreno, dona
promesse.
Da mangiare subito o da trasformare in vino.
Perché mica solo l’uva da tavola si mangia e io quei chicchi
tondi, tutti semi che tolti quelli non rimaneva praticamente niente, da piccola
li divoravo.
Perché erano dolcissimi e dorati.
Ma soprattutto perché non c’era di meglio che andare lì,
staccare e mangiare.
L’uva sa di coccole, di primi camini scoppiettanti e di
cantina.
L’odore inconfondibile del mosto e le nuvole di moscerini
nell’aria durante tutto il periodo della vendemmia.
Fa bene a tante cose, ma fa bene soprattutto all’anima.
Mangiata o bevuta, che sia.
Bianca, nera o rosata che la si scelga.
Allora per potenziarne l’effetto coccola io ci ho fatto
addirittura una torta!
Rustica, poco dolce e che sa di autunno e di colori caldi.
Rimane morbidissima e umida al punto giusto, quello cioè in
cui assaporarla è un vero piacere e non una lotta all’ultima fatica o colpo
secco sullo sterno per deglutirla.
Ricorda una torta allo yogurt per la consistenza, ma ha il
colore e il sapore delicato dell’uva.
Io me ne sono innamorata, lo confesso.
….E buona vendemmia!
@@@@@@@@
Ingredienti (per
uno stampo tondo da 24 cm )
500 gr di uva nera
200 gr di farina 00
3 uova piccole
100 gr di zucchero di canna + 2 cucchiai per la superficie
100 ml di olio di semi
100 ml di marsala semisecco
½ bustina di lievito vanigliato
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
Procedimento
Staccare gli acini di uva dai grappoli, lavarli, asciugarli,
tagliarli a metà ed eliminare i semi, quindi metterli a bagno in una ciotola
con il marsala per almeno mezz’ora (ma io ce li ho tenuti tranquillamente anche
un paio d’ore…).
Preriscaldare il forno a 180°, sbattere le uova con lo
zucchero e il pizzico di sale.
Unire l’olio versandolo a filo e continuando a mescolare,
quindi la farina setacciata con il lievito e la vanillina. Abbandonare le
fruste elettriche e armarsi di un cucchiaio di legno per incorporare
nell’impasto gli acini d’uva marinati, compreso tutto il liquido.
Versare il tutto nello stampo oliato e infarinato, spolverizzare
la superficie con il restante zucchero di canna e cuocere per 35-40 minuti,
affidandosi come sempre alla prova stecchino.
Per il resto del menu a base di uva, qualora ve lo foste perso:
Fusilli con uva e salsiccia, di Federica
Tranci di salmone all'uva nera e pepe verde, di Marzia
Che bella e buona!! qui lúva nn sa di niente :(
RispondiEliminaAnnaggia Nadia. Beh lì si trova di tutto, ma poi certo bisogna vedere soprattutto le verdure e la frutta che sapore hanno una volta che riescono ad arrivare fin lì... Te ne mando una fetta virtuale, insieme a un bacione grandissimo!!
EliminaMeraviglioso e super coccoloso! autunnale e profumato! sei bravissima Luna! una conclusione perfetta per il ns menù!
RispondiEliminaPoi il marsala lo adoro, l'ho infilato pure nella marmellata di prugne che ho postato giorni fà! ...siamo sintonizzate! :)
baci
Davvero?! Allora devo correre a vedere, anche io adoro il marsala, sia nei dolci, per quel profumo coccoloso, sia sulle tradizionali scaloppine( vecchio ma intramontabile piatto!).
EliminaGrazie mille Terry, ti mando tanti baci!!!
Che spettacolo!!!! ecco io l'uva preferisco berla! :-).. ahimè non mi piace tanto da mangiare così come frutto.. però nei dolci.. il discorso cambia!!! Buona settimana :-)
RispondiEliminaPensa che io invece non l'avevo mai provata nei dolci..un po' perchè la frutta cotta non mi piace tanto. Io invece non sono una grande"bevitrice", anzi mi definirei quasi astemia...però l'uiva da mangiare mi piace tantissimo, potrei farne scorpacciate!!
EliminaGrazie claudietta bacioni!
anche tu immersa nei colori, profumi e atmosfere della vendemmia!
RispondiEliminala torta è perfetta per concludere in bellezza una giornata trascorsa in vigna
e cantina...la proverò!!!
tantiiiii tanti baciiiiiiii
Eh chiarè, magari....purtroppo la foto risale a ben 4 anni fa, ora quella vigna non c'è più e a breve non ci sarà nemmeno più quella casa ( che è/era dei miei suoceri).
EliminaMa la vita è fatta così: le cose girano, vengono, vanno....guaridamo avanti! In ogni caso sì: una pausa-torta dopo una giornata di vendemmia ci sta proprio bene!!
Tanti baci a te chiaretta mia!!
mi sembra di non aver mai preparato una torta con l'uva, mi sa che è arrivato il momento di farlo...un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaVai: buttati silviè! Abbracci forti a te, buon fine settimana!!
EliminaChe buona che deve essere questa torta, morbida e succosa. Brava e belle foto.
RispondiElimina