"A casa non s'arriva mai, ma dove confluiscono vie amiche, il mondo per un istante sembra casa nostra" (H.Hesse)

martedì 19 giugno 2012

Compreso nel ruolo – Le melanzane del testimone


Quasi mai capita di sceglierlo per caso.
Si ponderano preventivamente e con molta attenzione il contesto e le affinità.
I motivi veri e quelli solo formali.
Nel mio caso la scelta dei testimoni di nozze è stata istintiva, per niente ponderata e assolutamente naturale.
Del tipo che potevano essere solo quelli e non altri a salire con me sull’altare quel giorno lì.
E mentre mio marito si beava della presenza scenica di una cara amica di famiglia e soprattutto della più bella e più simpatica (in una parola: Divina!) delle sue cugine, io ero intenta a tenere a bada quelle simpatiche canaglie, per l’occasione travestiti da ometti, di mio fratello e di uno dei miei tanti cugini.
Sì perché essendo mio padre l’ultimo di una serie molto lunga di fratelli e  sorelle io di cugini ne ho proprio tanti, sparsi per l’Italia e alcuni dei quali non vedo nemmeno più da tanto tempo.
Ma lui, il tizio in questione, più che un “semplice” cugino è un fratello acquisito, un’anima bella con la quale abbiamo anche dei trascorsi di vita sotto lo stesso tetto e che è stato pefino il mio professore di italiano alle medie nelle lande deserte dell’Arabia Saudita, giusto qualche vita fa.
Quando, fresco di laurea e catapultato in una realtà decisamente fuori dal comune, cercava di sdrammatizzare in ogni modo per esempio chiamando me e le mie compagne alla lavagna e rubandoci mollettoni, fermagli, cerchietti dai capelli mentre eravamo impegnate in un’interrogazione alla lavagna, magari di analisi grammaticale dove a un certo punto i ruoli fra chi dovesse chiedere e chi rispondere, finivano inevitabilmente per confondersi un pochetto...
Capirete bene come il rapporto col tizio in questione sia tutt’altro che superficiale e semplice da liquidare in due parole.
Allertato sulla questione matrimonio con quasi un anno di anticipo, è arrivato a destinazione due giorni prima dell’evento, potendo così assolvere anche a una delle tante operazioni che competono a un bravo testimone, come quella, per esempio, di aiutare la sera prima a riempire i coni di riso
Ma ha avuto anche dei meritati momenti di svago in cui ha potuto approfondire gli eventi che si andavano profilando all’orizzonte
E dopo aver preso confidenza con la solennità del momento, si è dedicato a grandi momenti di baldoria pre e post evento addirittura con una gara di bevute in cui, con la complicità di amici veneti (ben più preparati) si sono lanciati lui e mio fratello, i miei testimoni…..
Ma per fortuna io di questo ho avuto notizia solo a matrimonio avvenuto, illudendomi che bastasse vigilare attentamente su ogni loro azione, come la firma apposta sul registro, per tenerli a bada e andare sul sicuro…
Il fatto poi che il prete, durante la cerimonia, ci abbia convocati tutti, sposi e testimoni, sull’altare per recitare il Padre Nostro tenendoci per mano e che loro abbiano mosso solo le labbra senza proferire alcun suono perché non si ricordavano le parole (!!!) è solo uno dei tanti dettagli dei quali pure ho avuto notizia solo in un secondo momento….
Tra  i doveri di un bravo testimone tuttavia c’è anche quello di venire incontro alle piccole manie (o alle grandi ossessioni) della sposa che in quei giorni, oltre che completamente annebbiata, potrebbe essere più intrattabile del solito e lui, devo dire, in questo è stato bravissimo (anche se la questione era sicuramente solo frutto del caso!), facendo spuntare fuori dal suo minuscolo bagaglio ben 2 camicie fra le quali scegliere quella mattina!
Ed eccoci qua, fuori dalla chiesa, a cose ormai avvenute, intenti a confrontare la perfetta sintonia di tonalità fra i nostri due rosa…che se l'avessimo fatto di proposito non ci saremmo mai riusciti!
(non deve averla pensata così mia zia, nonché sua madre che ci guardava con uno sguardo fra il rassegnato e lo schifato ritenendo quello magari un dettaglio davvero di poco conto…).
Tutto ciò avveniva ormai quasi 3 anni fa, periodo di tempo in cui siamo riusciti a vederci, causa lontananza e impegni reciproci, solo una volta, ma la frittata ormai è fatta e lui, insieme a quell’altro scapestrato di suo cugino, 
è indelebilmente e per tutta la vita, il mio amatissimo testimone pasticcione!

@@@@@@@@@
La ricetta di queste melanzane è sua. Scapolo impenitente e cuoco per necessità inventa piattini succulenti di cui poi condivide la riuscita svelandone la ricetta!
Sono davvero buone, gustose e facili da realizzare.
Tanto che l’ultima volta è stato l’amato consorte a realizzarle, più che per scelta, sempre per la questione ormai nota di doverlo tenere impegnato quando è in corso l’allestimento di una cena…
Ma gli sono venute proprio bene e quindi da oggi se ne occuperà sempre lui!
Provatele nelle due versioni con origano e con il basilico…meritano entrambe.
Ingredienti
Melanzane viola abbastanza grandi da poterne ricavare belle fettine
Pomodori rossi maturi (ho usato indifferentemente dei ciliegini o quelli a grappolo)
Pangrattato
Olio extravergine d’oliva
Sale grosso
Sale fino
Pepe
Origano
Basilico

Procedimento
Lavate le melanzane, asciugatele e tagliatele a fette spesse un dito, quindi mettetele in uno scolapasta a strati intervallati da manciate di sale grosso con un peso sopra (una pentola riempita d’acqua magari) e lasciatele lì almeno una mezz’oretta perché perdano il liquido amarognolo.
Nel frattempo tagliate i pomodori a dadini e predisponete: un piatto con dell’olio extravergine d’oliva , un vassoio con del pangrattato, una teglia rivestita di carta forno accendendo pure questo a 180°.
Asciugate le melanzane con della carta assorbente e passate ogni fetta velocemente nell’olio e subito dopo nel pangrattato premendo delicatamente per farlo aderire bene.
È fondamentale che il passaggio nell’olio sia rapido altrimenti tenderanno ad assorbirne troppo.
Disponete a mano a mano le fette sulla teglia quindi adagiate sopra a ognuna una cucchiaiata di pomodorini. Salate, pepate, sfregatevi sopra dell’origano o completate con foglie di basilico, un giro d’olio a filo e in forno per una mezz’oretta con gli ultimi 5 minuti in funzione grill.

17 commenti:

  1. Ma grazie!!! tu con questo post.. con il racconto dei tuoi testimoni (che simpatica canaglia quel cugino lì).. ci hai fatto vedere qualcosa del giorno (credo) più importante della tua vita!! e che bella eri (sei!)!!!!! che abito favoloso.. che colore stupendo.. mi piace!!!!!!! Ottime le melanzane.. ma scusami sai se passano in 2° piano.. ma insomma.. 3 anni son importantissimi! smackkkkkkkkkkk buona giornata :-)

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    1. Grazie a te Claudietta bella di tutti i cimplimenti!!! ma 3 anni devono ancora compiersi, eh? l'anniversario sarà a luglio (col fresco..)!!!
      Quanto al colore del vestito, sono proprio contenta che ti piaccia!!!! l'ho voluto così a tutti i costi nonostante la sarta continuasse a ripetermi (fino all'ultimo!) che correvo il serio rischio di sembrare un fior di fragola...ma a parte il fatto che a me l'abito piaceva esattamente così a prescindere dalle associazioni mentali più ovvie (che comunque nell'afa di quel giorno sarebbero state anche in tema!), ma l'altra questione era che dovevo assolutamente mediare tra il mio proposito di avere un abito rosa e il desiderio di mio marito che mi presentassi con un abito color bianco latte, manco avorio! Ho trovato questo compromesso progettandolo in modo che alla fine l'abito fosse "anche un po'" bianco...
      Tanti baciotti buona giornata!

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  2. Ma che bella famiglia e che splendida sposa.
    Di sicuro non potevi scegliete meglio come testimone di nozze.
    Complimenti alla ricetta di tuo cugino e al marito chef che ha eseguito il piatto.
    Un abbraccio.

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    1. Grazie annamarina! Sì in effetti la scelta non poteva
      che essere assolutamente azzeccata con quei due tipi lì!
      Ti abbraccio anche io, buona giornata!

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  3. Amo le melanzane! E questa è un'ottima variante!

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  4. Risposte
    1. Ma che? I testimoni o i melanzani?
      Anvedi chi c'è!!!
      e che non te li mando un sacco di baci pure da qui??

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  5. troppo simpatico questo resoconto della "peste" del tuo testimone, sei bellissima! Ottima ricetta con le melanzane, la proverò, un abbraccio SILVIA

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    1. Grazie silvietta allora poi fammi sapere se ti sono piaciute!
      Pure io devo andare da Eataly..intanto corro a leggermi il tuo resoconto!!
      Baci, buona giornata!

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  6. Ma che bella che eri, quel vestito è meraviglioso e dire che io non sono di gusti facili per gli abiti da sposa. Bel peperino il tuo testimone ma ce lo vedo adatto a te :) E se la cava alla grande ai fornelli, queste melanzane me le sto gia pregustando, devono essere proprio appetitose ^_^ Un baciotto, buona giornata

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  7. io guardo il risutato magnifiche le melanzane e tanti auguri alla nuova coppia

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  8. Hai mai pensato di scrivere un libro? :) Hai un piacevole modo di raccontare e raccontarti, soprattutto quando si tratta di aneddoti della tua vita e di persone che l'hanno attraversata (e l'attraversano ancora!!). Nella mia "breve" vita (so giovine, sa!) ho fatto da testimone una sola volta ed è stata emozionate, un momento in cui ho condiviso qualcosa di veramente importante.

    ...Ma sai che quelle melanzane hanno un aspetto davvero gustoso? Voglio proprio seguire la ricettazza del tuo testimone pasticcione!!!!

    Un abbraccio grande :)

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  9. Una volta tanto che i single non si trattano male.. :-)

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  10. ahaaaaaaaaaaaaaaaa!!! stavo per "cazziarti" perchè non mi avevi invitata al matrimonio (bello l'abito rosa!) poi ho letto tre anni fa! beh! allora!!! come potevi! ps. la ricetta mi piace e me la prendo. baci

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  11. Ho letto tutto il post con vero piacere.
    Un abbraccio.

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  12. Mi hai fatto morire dal ridere!!! Primo: tuo marito merita una medaglia per queste splendide melanzane; secondo: metto la firma per poter conoscere il testimone, troppo simpatico ;-))

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